Capitolo I  Introduzione
 
La competizione tra le imprese ha richiesto l’introduzione di tecniche che 
rispondessero alle nuove esigenze del management, che vedeva ampliate le proprie 
funzioni con l’introduzione di compiti nuovi, quali la necessità di prendere 
decisioni in tempi brevi e l’analisi dell’andamento aziendale. 
La soluzione più adatta consiste nell’utilizzo di un sistema di supporto alle 
decisioni che permette:  
 una visualizzazione delle informazioni in forma sintetica, invece che 
dettagliata, 
 una visualizzazione legata più alla classe concettuale di appartenenza 
che all’area di applicazione. 
Un sistema di supporto alle decisioni consente al decisore di “domare i dati”, 
manipolandoli in base alle proprie necessità al fine di ottenere l’output più idoneo 
al problema da risolvere in qualsiasi momento particolare della vita dell’azienda. 
Capitolo I  Introduzione
 
2 LO SCENARIO 
 
 
Lo scenario che attualmente si presenta è quello di un’economia basata 
fortemente sui dati, dai quali partire per poter scegliere il comportamento strategico 
più efficiente. 
Risulta ovvia l’importanza data a quella che un tempo era considerata una 
“appendice” dell’economia, ma che oggi costituisce una vera e propria industria 
dell’informazione. 
La velocità di spostamento nei trasporti ha influito anche sul settore 
informativo: se nei secoli passati la distanza risultava essere un ostacolo spesso 
insormontabile, già nel secolo scorso tale problema era diventato di secondo piano, 
grazie a mezzi più sofisticati e veloci, ma le informazioni continuavano a viaggiare 
“con la persona”, cioè con i cosiddetti messaggeri. Solo nel nostro secolo i dati 
hanno preso strade autonome, viaggiando attraverso percorsi istituiti dal progresso 
proprio a tale scopo: la trasmissione di informazioni attraverso linee telefoniche ne 
è un esempio plausibile. 
Capitolo I  Introduzione
 
La moderna era tecnologica consente spostamenti istantanei di dati in ogni 
angolo del mondo con velocità sorprendenti e le recenti spedizioni interplanetarie ci 
hanno permesso di assaporare le potenzialità offerte dai sistemi attuali e di 
prevedere un progresso in tal senso. 
Il settore delle telecomunicazioni, grazie all'apporto di strumenti tecnici da 
parte dell'informatica, ha subito una evoluzione che ha comportato la nascita di un 
tipo di trasferimento intelligente delle informazioni, grazie all'applicazione di 
tecnologie legate all'intelligenza artificiale. 
La rapida evoluzione del mercato ha portato le aziende ad adeguarsi sia per 
ciò che riguarda il settore produttivo, sia per quanto concerne il settore della 
ricerca, quello più legato all'industria delle informazioni. 
Tale modifica del modo di gestire i dati in funzione della produzione ha 
introdotto un nuovo tipo di ciclo ricerca-prodotto-mercato (figura 1.1): 
Capitolo I  Introduzione
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La figura illustra come da una ricerca di tipo innovativo (fondata sull'idea e 
sulla creatività) si passi ad una ricerca evolutiva (quella che influenza la 
realizzazione di un nuovo prodotto); la successiva introduzione dello stesso sul 
mercato può comportare alcuni sconvolgimenti sull'equilibrio concorrenziale: tali 
reazioni, opportunamente registrate sotto forma di informazioni di supporto alle 
decisioni, andranno ad influenzare il settore della ricerca, fino a creare un ciclo in 
Figura 1.1 - Ciclo ricerca-prodotto-mercato. 
(Fonte: Cselt) 
Capitolo I  Introduzione
 
cui ciascun passo costituisce sia l'output di un processo precedente, sia l'input per il 
processo successivo. 
Tale processo dimostra la necessità, da parte dell'organo direttivo 
dell'azienda, di mantenersi sempre aggiornato sull'andamento del mercato e sulla 
capacità di gestire in modo adeguato l'enorme flusso di informazioni a disposizione 
del settore. 
La soluzione ideale per tale tipo di problematica è attualmente rappresentata 
dal data warehousing che consente, da un lato, la completa distribuzione delle 
informazioni a tutti i livelli dell'azienda e, dall'altro, l'analisi mirata delle stesse, 
con l'ausilio di strumenti complementari. 
La pianificazione, associata a soluzioni di reporting e di analisi grafica, 
rappresenta sicuramente il collegamento ideale tra i passato economico dell'azienda 
e le sue aspettative future. 
Capitolo I  Introduzione
 
3 SCOPO DEL PRESENTE LAVORO 
 
 
Lo scopo del presente lavoro è quello di introdurre i concetti legati 
all'utilizzo di risorse informative da parte dell'azienda e di presentare una soluzione 
al problema della gestione intelligente dei dati da parte delle cariche direttive 
dell'azienda stessa. 
Esso si articola secondo il seguente schema: 
 una sezione teorica che ha lo scopo di introdurre i concetti di base del 
data warehousing, di individuare le necessità degli utenti finali di un 
sistema di questo tipo e di definire alcune tra le tecniche di analisi 
dinamica dei dati maggiormente utilizzate dal management; 
 una sezione pratica consistente nella costruzione di un cruscotto 
elettronico per la Facoltà di Economia. I dati utilizzati da tale 
applicazione comprendono le risorse statistiche relative alla carriera 
studentesca degli iscritti a tale facoltà e il loro utilizzo dinamico 
Capitolo I  Introduzione
 
consente di visualizzare istantaneamente i dati più significativi, al fine 
di definire una strategia di gestione. 
  
 
 
 
 
 
II. Strumenti per l’archiviazione dei dati 
Capitolo II Strumenti per l’archiviazione dei dati
 
1. La raccolta dei dati 
 
1.2 Introduzione 
 
Il nucleo di ogni sistema di informazioni è costituito dai dati e dai sistemi 
di gestione degli stessi. I dati devono poter essere archiviati e aggiornati in modo 
facile ed accurato e, inoltre, devono poter essere accessibili in qualsiasi 
momento, nella forma richiesta e da più utenti contemporaneamente. 
Per un uso ottimale, i dati devono essere presentati in una forma adatta ad 
ogni processo operazionale, finanziario, di supporto alle decisioni, 
imprenditoriali, ecc.; essi devono, pertanto, essere archiviati in modo efficiente 
(così che il tempo di accesso non sia troppo lungo) e senza ridondanza di 
informazioni (per evitare tempi lunghi in fase di aggiornamento o consultazione). 
I dati sono raccolti ed organizzati in database, diventando informazioni 
strutturate e facilmente utilizzabili. 
All'interno del database, le variabili proprie della vita dell'azienda sono 
rappresentate come oggetti e come eventi. Ad esempio, in un ciclo produttivo, 
nella classe degli oggetti sono incluse le materie prime, i dipendenti, i tipi di 
macchinari, ecc.; alla categoria degli eventi appartiene, invece, il processo 
produttivo di un determinato prodotto, l'organizzazione della forza lavoro 
nell'arco dell'anno, ecc. Per oggetti, quindi, si intendono le realtà tecniche 
proprie del patrimonio aziendale, che entrano, poi, nel processo di costruzione 
degli eventi produttivi. 
Le informazioni, all'interno di un database, possono essere archiviate 
seguendo due approcci differenti: 
 creando archivi separati, utilizzati dai singoli reparti dell'azienda; 
 creando un unico archivio accessibile contemporaneamente da tutti i 
reparti. 
Per comprendere il concetto di database, occorre definire alcune nozioni 
Capitolo II Strumenti per l’archiviazione dei dati
 
fondamentali ad esso legate. 
Un archivio (o file) è una raccolta di informazioni ordinate e referenziate a 
cui ci si riferisce con un nome che le caratterizza; ad esempio, l'archivio 
"macchinari" può contenere tutti i tipi di macchine che operano all'interno 
dell'azienda. 
L’archivio è un insieme di records contenenti le informazioni organizzate 
per campi. Un record che descrive un macchinario può contenere elementi come 
il modello, la marca, il colore, l'anno di acquisto, ecc. Un archivio può contenere 
nessuno, uno o più records. 
I records sono costituiti, a loro volta, da campi. Questi contengono ogni 
singolo attributo dell’informazione (ad esempio colore e data di acquisto sono 
campi che contengono, rispettivamente, un colore ed una data per ciascuno dei 
macchinari che fanno parte dell’archivio). Essi sono organizzati in base a 
caratteristiche particolari, quali la dimensione (la lunghezza viene misurata in 
numeri di cifre per i numeri o di caratteri per le stringhe) e la tipologia delle 
informazioni contenute (numeriche, alfanumeriche, alfabetiche, valori finanziari, 
caselle di controllo, ecc.); ad esempio, se bisogna creare un campo che contenga 
l'anno di acquisto di un macchinario, esso sarà caratterizzato da un limite di 
quattro cifre e dalla possibilità di introdurre solo valori numerici. 
Ciascun record viene identificato con l'ausilio di una chiave, che può 
essere un campo o una combinazione di campi. La chiave che identifica 
univocamente proprio quel record è detta chiave primaria. Nell'esempio 
dell'archivio contenente i macchinari, una chiave generica può essere il colore: in 
fase di ricerca è sufficiente chiedere la visualizzazione di tutti i macchinari rossi 
per ottenere, fra tutti, anche il macchinario da analizzare. La chiave primaria 
potrebbe, invece, essere il "numero di matricola" del macchinario; tale dato crea, 
infatti, una corrispondenza biunivoca tra le informazioni di un record e la sua 
chiave identificativa.  
Nella figura 2.1 è possibile rilevare l’interdipendenza tra archivio, record e 
Capitolo II Strumenti per l’archiviazione dei dati
 
campo, all’interno di un database tradizionale. 
 
 
    
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1.2 Concetti relativi al database 
 
I sistemi destinati al trattamento dei dati sono subordinati ad alcune regole 
concernenti il loro funzionamento e la loro struttura, regole delle quali è 
opportuno fornire una definizione. 
 La duplicazione dei dati; l’uso di dati individuali comporta, per 
l’organizzazione aziendale, il mantenimento di informazioni duplicate. 
Ad esempio, il nome di un fornitore può apparire nell’archivio 
“fornitori” e in quello “debiti”, se l’azienda non ha ancora saldato la 
relativa nota d’acquisto: l’eventuale cancellazione o modifica dei dati 
del fornitore comporta un intervento su numerosi files; 
 L'inconsistenza e integrità dei dati; talora i dati duplicati, utilizzati dai 
diversi settori dell’azienda, possono non avere un analogo significato 
per l’intera organizzazione: ciò dipende dai criteri con cui tali dati 
Figura 2.1 - Organizzazione di un database tradizionale. 
Capitolo II Strumenti per l’archiviazione dei dati
 
vengono raccolti e gestiti nelle due differenti situazioni, nonché dal 
significato ad essi attribuito; 
 Il file Design; è relativamente semplice assicurare, a ciascun utente, una 
struttura dei sistemi di informazioni in linea con le sue necessità; così, 
ciascun sistema di informazioni viene presentato, a chiunque acceda al 
database, nella forma da lui richiesta ed organizzato secondo regole di 
efficienza che caratterizzano l’archiviazione ed i tempi di recupero delle 
informazioni. 
Un software di gestione di database consente di svolgere delle azioni 
all’interno della struttura contenente le informazioni. Le principali azioni sono: 
 creazione di nuove tabelle tramite l'unione con altre tabelle o 
aggiornamento di quelle esistenti; 
 modifica, copia, spostamento, inserimento all’interno di righe e colonne; 
 utilizzo di più tabelle contemporaneamente; 
 selezione di tabelle in base a criteri fissati preventivamente dall’utente; 
 ordinamento di righe e colonne in base al valore in esse contenuto; 
 utilizzo di maschere video per la visualizzazione delle informazioni; 
 utilizzo di procedure informatiche basate su linguaggi che consentono 
l’automatizzazione delle operazioni più comuni e ripetitive. 
 
1.3 Il DBMS 
 
L’utente, una volta costruito il database, ha bisogno di uno strumento che 
gli permetta di gestirlo. Tale strumento è conosciuto con l’acronimo DBMS 
(DataBase Management System o Sistema di Gestione del Database). Il DBMS, 
Capitolo II Strumenti per l’archiviazione dei dati
 
quindi, funziona come collegamento tra l’applicazione fisica e l’utente, 
permettendo a quest’ultimo di effettuare tutte le possibili operazioni legate 
all’uso del database (interrogazione e visualizzazione, aggiornamenti, modifica 
dati, ecc.) e di utilizzare criteri personali, ad esempio per visualizzare le 
informazioni in formati particolari; in tal modo l'utente non deve preoccuparsi di 
conoscere la posizione fisica di ciascuna informazione, il formato di ciascun file 
o la struttura dell’indicizzazione dei dati. 
Il DBMS, inoltre, ha funzioni di sicurezza per ciò che riguarda: 
 l’accesso al motore database: esso deve assicurare che soltanto gli 
utenti autorizzati siano in grado di accedere alle informazioni in esso 
contenute; in più, deve consentire anche un tipo di accesso ristretto, per 
esempio un accesso di sola lettura ai dati, in modo da permettere la 
visualizzazione delle informazioni, ma non la loro modifica; 
 l’integrità dei dati: il DBMS deve assicurare che non ci siano conflitti 
durante l’aggiornamento dei dati; l’accesso in modifica ad un dato 
campo deve essere esclusivo in un dato istante, per cui lo stesso 
processo, avviato contemporaneamente da due utenti, deve essere 
regolato da procedure di attesa.