4 
che permettano di sentirsi vivo. Le fatiche e le 
sofferenze rimangono causa e misura di quanto 
O¶XRPR YHQJD VHJQDWR H PHVVR DOOD SURYD
GDOO¶HVLVWHQ]D 
Alla ILQH GHO YLDJJLR F¶q O¶DUULYR q OD YRORQWj GL
fondare una nuova unione tra il soggetto e il contesto 
abbandonato al momento della partenza.  
 
Assenza di riferimenti 
 
Sembra di essere circondato solo da persone 
sbagliate, di fare esperienze negative, incontri che non 
lasciano nulla se non un senso di pesantezza e di 
inadeguatezza. Nei giorni della fatica sul cammino 
della vita non si hanno grandi riferimenti e si cerca di 
compensare il vuoto.  
/¶XRPR VHPEUD LQFDSDFH GL VIXJJLUe a questo 
tormento; vorrebbe cambiare le cose, ma non si rende 
ancora conto che ciò che deve mutare non è quello 
che si trova intorno a lui, ma deve cambiare quello che 
è dentro di sé. Un proverbio dice che se vuoi 
FRQRVFHUHO¶$PRUHGHYLFRQRVFHUHDQFKHLl Dolore
1
; in 
                                                 
1
 ³(¶FRVuDSSXQWLWDFKHSHQHWUDPROWRYHORFHPHQWH0D7LPRURVDWLKRJLjDYYHUWLWRFKH$PRUHVL
DFFRPSDJQDD'RORUHDOPHQRSHUXQSR¶GLWHPSR6HWXYXRLFRQRVFHUHO¶$PRUHGHYLFRQRVFHUH
anche il DoloUH´LQ++XUQDUG, Piedi di cerva sulle alte vette, Gribaudi, London, 1982, p.20. 
,Q TXHVWR SDVVDJJLR O¶DXWULFH GHOLQHD LQ PRGR QHWWR LO GXDOLVPR GHO FDPPLQR GHOOD YLWD GL RJQL
SHUVRQDO¶DPRUHFRPHFRQGL]LRQHVLQHTXDQRQGHOGRORUHHYLFHYHUVD 
 5 
effetti non esiste una grande vittoria senza una grande 
fatica alle spalle. Più la meta sembra irraggiungibile, 
SL LO JXVWR GHOOD FRQTXLVWD VDUj LQWHQVR DOO¶DUULYR /H
LPSUHVH IDFLOL FRQGXFRQR D XQ¶HVXOWDQ]D PRGHUDWD
ma, quando è in gioco la tua stessa vita, tutta 
O¶HVSHULHQ]DDVVXPHXQWRQRSL LPSRUWDQWHHYLQFHUH
UDSSUHVHQWDDYHUGHWWRVuDOO¶DYYHQWXUDGHOODYLWD
2
 
 
Presa di coscienza 
 
4XDQGR O¶XRPR VHQWH GL DYHU WRFFDWR LO IRQGR
quando proprio si sente spento, quando non è più in 
grado di dare nulla di buono al mondo che lo circonda 
e a se stesso, avviene ciò che può rimetterlo in gioco 
nella grande partita della vita. Il soggetto, ora debole e 
in crisi, ha preso coscienza di stare male e decide di 
mutare questa condizione. In questo momento è già in 
atto dentro il processo di rinascita, si attiva un 
meccanismo di auto difesa che può far reagire. 
/¶DQLPRSHUzqDQFRUDGHEROHLQIDWWLVSHVVRQRQF¶qOD
piena volontà di cambiare, per la paura di soffrire 
nuovamente e ancora di più. Basta un ostacolo 
insignificante per mollare tutto e ritornare sul fondo 
                                                 
2
 ³/DJLRia nasce dal dolore, la gioia è il dolore capovolto, è il dolore sotto nuove spoglie. I cuori 
LQIUDQWLDO]DQRORVJXDUGRHFRPSUHQGRQRTXHVWDqODSURSULDYLWWRULDGHOO¶$PRUH´LQ++XUQDUG Le 
montagne delle spezie, Gribaudi, London, 1984, p. 46. 
 6 
GHOO¶DELVVR FRQ OD FRQYLQ]LRQH GL QRQ SRWHU
raggiungere altro. Proprio questo sentimento di paura 
trattiene incatenata la persona in questa condizione di 
non crescita e di conseguenza di non felicità.  
A questo punto le decisioni che si possono 
prendere sono due: o rimanere spenti e aspettare la 
morte, o accendere la luce sulla propria esistenza e 
ricominciare a camminare. La maggior parte delle 
volte questa non è una decisione razionale, anzi è per 
lo più un desiderio alla vita inconscio che consiglia 
DOO¶XRPR GL QRQ VSUHFDUH WXWWH OH YLWWRULH SUHFHGHQWL
Possono intervenire diversi fattori, diverse motivazioni 
che conducono al movimento di rialzarsi e di riaprire 
gli occhi; a volte un amore cambia totalmente le carte 
LQ WDYROD D YROWH XQ¶HVSHULHQ]D SHUPHWWH OD ULFDULFD
necessaria per rimettersi in corsa, a volte esistono 
delle persone che tifano per la vittoria degli infelici e 
lavorano giorno e notte, anche tutta una vita, per 
salvare una sola anima triste.  
La strada che porta alla felicità e alla realizzazione 
è lunga e faticosa, necessita di sforzi e motivazioni 
ogni istante; nulla è più faticoso di crescere e portare 
avanti le proprie idee e i pensieri del proprio cuore tutti 
i giorni, con tutte le persone che si incontrano, in 
 7 
qualsiasi condizione atmosferica sia fisica che 
spirituale. 
 8 
CAPITOLO 1. IL PRIMO PASSO. 
 
1.1. La metafora di un cammino. 
 
Se si decide di vivere, allora il cammino può 
FRPLQFLDUH1RQHVLVWHXQJLRUQRXQ¶RUDSUHFLVDLQFXL
partire, in cui avviene il cambiamento; esiste un 
PRPHQWRLQFXLODSUHGLVSRVL]LRQHG¶DQLPRSHUPHWWHDO
soggetto in difficoltà di mettersi in movimento.
3
 La 
scelta di fare il primo passo sembra una piccola scelta, 
soprattutto dal punto di vista fisico; in realtà le micro 
scelte sono come dei piccoli passi che messi insieme 
IRUPDQRXQFDPPLQR³OHPLFUR-scelte sono quelle che 
costituiranno una struttura di vita adeguata a garantire 
la coerenza con le decisioni prese a tavolino e che 
FRQVHQWLUDQQR OD UHDOL]]D]LRQH GHL YDORUL VFHOWL´
4
. 
$OO¶LQL]LR DQFRUD SLHQR GL SDXUD O¶XRPR FRQ RFFKL
chiusi, si alza e percorre i primi passi; è come 
imparare nuovamente a camminare, come un bambino 
che passa dalla posizione a gattoni alla posizione 
eretta. Lo stupore di vedere tutto ciò che lo circonda 
                                                 
3
 ³&RVu LQ TXHOO¶RUD RVFXUD FKH SUHFHGH O¶DOED 7LPRURVD VL PLVH LQ FDPPLQR DOOD ULFHUFD GHO
3DVWRUH´ LQ + +XUQDUG Piedi di cerva alle alte vette, cit, p. 36. In questo brano la scrittrice 
evidenzia il fatto che partire è una decisione personale e che ci vuole coraggio per fare il primo 
passo, anche perché è quello più duro e faticoso da fare. 
4
 A. M. Mariani, I giovani adulti, Unicopli, Torino, 1999, p.34. 
 9 
GDXQ¶DOWUDDOWH]]DORSHUYDGHGLXQ¶HQHUJLDGLYLWDFKH
non si può descrivere con termini umani, è lo stupore, 
è la presa di coscienza di avere vinto una tappa 
fondamentale della lunga corsa, è sentimento di libertà 
e di autonomia. Questa decisione rappresenta la 
YLWWRULD VXOO¶HJRLVPR SHUVRQDOH LPSURYYLVDPHQWH XQ
suono ricorda la missione, il tonfo ripetuto del battito 
cardiaco ricorda a chi è in ricerca, un concetto 
importante e fondamentale: è vivo. Può sembrare una 
cosa banale, ma quante poche volte nella nostra 
giornata ripensiamo a quel momento in cui abbiamo 
vinto e abbiamo deciso di vivere. Quel momento così 
lontano in cui eravamo così piccoli, ma così 
determinati da superare milioni di altri spermatozoi e 
UDJJLXQJHUH SHU SULPL O¶RYXOR PDWHUQR H GHFLGHUH GL
vivere.
5
 I numerosi fiumi, le insormontabili montagne, 
le fatiche insopportabili che sembravano infinite, 
KDQQRSRUWDWR O¶XRPRDOODYLWWRULDDOODQDVFLWD2UD OD
persona che raschia il fondo del barile con la sua 
depressione, non ha memoria di questa sua decisione. 
                                                 
5
 ³8Q JLRUQR WL VHL LVFULWWR HG KDL SDUWHFLSDWR DO SL JUDQGH FRQFRUVR GHOPRQGR DOOD SL JUDQGH
corsa di tutti i tempi. Analizza per un momento quali erano le tue possibilità. 0,00000004; non sei 
PDLVWDWRFRVuYLFLQRDOOR]HURLQYLWDWXD´LQ$&XU\Tu sei insostituibile, Italia Nuova, Milano, 2003, 
p.27. Lo psicologo pone il focus della discussione sul fatto che a causa della memoria non ci è 
possibile recuperare quei primi ricordi in cui, ancora nella forma fisica di spermatozoi, abbiamo 
SHUFRUVR LO OXQJR YLDJJLR YHUVR O¶RYXORPDWHUQR /¶DXWRUH VRVWLHQH FKH VLDPRQRL L SULPL YLQFLWRUL
coloro che hanno deciso di nascere sorpassando in velocità tutti gli altri pretendenti nascituri. 
 10 
In realtà abbiamo una grande responsabilità che 
spesso viene dimenticata per comodità o 
semplicemente per cattiveria. Il decidere fa riferimento 
DOO¶DWWR YROLWLYR FKH LPSOLFD OLEHUWj ULIOHVVLRQH H
FRQVLGHUD]LRQH GHJOL HIIHWWL SRVVLELOL GHOO¶D]LRQH
PHQWUH ULILXWD O¶D]LRQHPHFFDQLFDH ODFRHUFL]LRQH/D
decisione è quel momento che sta tra la deliberazione 
HO¶HVHFX]LRQHqXQSURFHVVRGLSHQVLHURFKHDQWLFLSD
O¶D]LRQH IXWXUD q LO SHULRGR GL WHPSR FKH SDVVD
GDOO¶LGHDGLXQDWWRDOODVFHOWDHIIHWWXata.
6
 
 
La chiamata alla vita  
 
Abbiamo detto che, quando il cammino chiama 
O¶XRPR HJOL KD OD SRVVLELOLWj GL GHFLGHUH VH
intraprendere il viaggio o meno; il più delle volte la vita 
decide di prendere il pauroso per mano e lo conduce 
VXO SURSULR FDPPLQR $OO¶LQL]LR VHPEUD XQ¶LPSUHVD
LPSRVVLELOHDOO¶RUL]]RQWHQRQVLYHGRQRSXQWi di ristoro 
o riparo; in lontananza solo alte montagne che 
sembrano impossibili da scalare. La persona che si 
trova ora alla partenza deve avere un sentimento 
profondo di fiducia almeno in colui che ha creato la 
strada che si pone così misteriosa davanti a lui. Si 
                                                 
6
 A. Chionna, Pedagogia della responsabilit , educazione e contesti sociali, La Scuola, Brescia, 2001. 
 11 
susseguono attimi di silenzio in cui è necessario 
cancellare le paure e motivarsi alla spinta in avanti. 
Finalmente il primo passo è compiuto e le carte 
improvvisamente vengono rimescolate. Da questo 
momento in poi il soggetto che ha deciso di rinascere 
non può più fermarsi se il suo desiderio alla vita è più 
forte del desiderio di morte. Subito vorrebbe mutare il 
proprio nome, conoscere cose che prima non 
interessavano, vorrebbe liberare la mente da tutti quei 
SHQVLHUL FKH O¶KDQQR SRUWDWR D FHGHUe sulla via della 
SDXUD O¶DVSLUDQWH QDVFLWXUR LQ TXHVWD IDVH GHO
percorso di ricostruzione del sé, è chiamato solamente 
a camminare senza voltarsi indietro, senza ascoltare 
voci che non siano quelle provenienti dal proprio 
cuore. È importante trovarsi soli davanti a se stessi per 
iniziare a conoscersi e amarsi.
7
 
 
Primi segni di stanchezza 
 
Così deciso percorre i primi chilometri, ma presto 
si stanca e decide di fare una sosta; sa che guardare 
indietro non lo può aiutare, ma, il curioso, girando il 
capo si rende conto che ha percorso veramente poche 
                                                 
7
 ³8QSHOOHJULQDJJLR'DVRORSHUFKpQRQYRJOLRFRPSDJQLDHVLFXUH]]HFhe mi distraggano; sulla 
YLD SRL DFFDGUj TXHO FKH'LR YRUUj´ LQ'*DQGLQL Il portico della gloria, EDB, Bologna, 1996, 
 12 
centinaia di metri dalla partenza e un sentimento di 
DQJRVFLD OR SHUYDGH DO SHQVLHUR GL TXDQWD VWUDGD F¶q
ancora da percorrere. Sconsolato si getta a terra con 
gli occhi chiusi; appena li riapre però può contemplare 
O¶LPPHQVLWjGHOFLHORFKHORVRYUDVWDTXDQWRqJUDQGH
rispetto a un uomo o a una montagna. Il cielo, nel suo 
silenzio parla e trasmette un sentimento di pace e 
WUDQTXLOOLWjWDOHGDIDUPXWDUHO¶DQJRVFLDLQVSHUDQ]DIl 
viaggiatore guardandosi nuovamente indietro riflette 
su quanto è ora più vicino alla meta rispetto a prima, 
sono metri in meno da percorrere e questo lo rende 
più determinato a conquistare la meta.  
,Q TXHVWD WDSSD GHO FDPPLQR SHUVRQDOH GHOO¶XRPR
verso la motivazione alla vita, la sensazione più diffusa 
è un senso di smarrimento nei confronti di un domani 
incerto, misto a una euforia per una nuova avventura 
appena incominciata e tutta da scoprire. 
8
 
 
 
 
 
                                                                                                                                                             
S ,O SHOOHJULQRqFRQVFLRFKH LO FDPPLQRqXQ¶HVSHULHQ]DFKHGHYHFDPELDUH ULPDQHUHVROL
con se stessi è una necessità. 
8
 ³8Q VRJQo che non si realizzerà mai, era tentata di dire a se stessa; ma quando pensava al 
Pastore, il suo cuore batteva ancora più forte e avrebbe voluto precipitarsi alla porta o alla finestra 
SHUYHGHUHVHVWDYDDUULYDQGR´LQ++XUQDUG, Le montagne delle spezie, cit, p.27. In questo dialogo 
interiore viene espressa molto bene la condizione mentale di dover decidere se continuare a 
inseguire i propri sogni o mollare.