Cosa s’intende per marketing delle società sportive 
 
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voce dalla maggior parte  delle società sportive), al 
momento è da ritenersi valida, pur non essendo 
completamente esaustiva. 
Infatti sarebbe riduttivo dire che le società sportive 
sono semplicemente enti senza fini di lucro, non solo 
perché in contrasto con le decine di miliardi che ruotano 
intorno ad esse ogni anno, ma soprattutto perché esistono 
diverse tipologie di tali enti con problemi di mercato che 
variano a seconda dell’attività svolta e delle esigenze dei 
loro beneficiari.  
Tra le diverse classificazioni relativamente alle 
organizzazioni senza fini di lucro, è interessante 
considerare quella degli studiosi Blau e Scott2, che si basa 
sul criterio del beneficiario principale e comprende: 
-  le organizzazioni di servizio non-profit che 
apportano benefici soprattutto ai loro fruitori; 
-  le associazioni di mutuo beneficio di cui 
beneficiano maggiormente i loro membri; 
-  le organizzazioni per il benessere pubblico di cui 
                                                                 
2
 BLAU P.M., SCOTT W.R., Le organizzazioni formali, p. 69. 
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beneficia l’intera società. 
All’interno di ognuna di queste categorie si trovano 
diverse tipologie di organizzazioni appartenenti ai settori 
più disparati come dimostrato dalla tabella 1.1.1.: 
 
È facile rendersi conto come le società sportive 
rientrino nella prima categoria: quella delle organizzazioni 
di servizio non-profit. Questo sia perché i suoi beneficiari 
principali sono i fruitori e cioè gli spettatori, sia perché 
l’offerta centrale è costituita dallo spettacolo sportivo che 
altro non è che un servizio, anche se molto particolare. 
Infatti la sua riuscita è strettamente legata al rendimento 
degli atleti, elemento sul quale si può agire in misura 
TIPOLOGIA BENEFICIARI ESEMPI
Organizzazioni a scopo di lucro I proprietari Ogni impresa di produzione o/e servizi
orientata al profitto ( case automobilistiche,
banche, assicurazioni, ecc.)
Organizzazioni di servizio I fruitori Ospedali, musei, scuole,
organizzazioni sportive, ecc.
Associazioni di mutuo soccorso I membri Partiti politici, sindacati,
comunità religiose, ecc.
Organizzazioni per il Pubblico generico Ministeri, Forze dell'ordine,
benessere pubblico vigili del fuoco, ecc.
Fonte: DIANA C., Il marketing delle società sportive, p . 31.
Tab. 1.1.1.: La classificazione delle organizzazioni
Cosa s’intende per marketing delle società sportive 
 
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limitata, a differenza che nelle altre imprese di servizi, il 
cui personale se preparato e addestrato adeguatamente, 
permette di raggiungere risultati positivi.  
Si potrebbe dire che quelle che Richard Normann 
chiama “personality intensity”3 nelle società sportive è 
presente con maggiore intensità, proprio perché gli atleti, 
anche se ben preparati ed allenati, possono incontrare una 
giornata negativa pregiudicando il risultato finale della gara 
e quindi abbassando la qualità del servizio offerto. 
Conseguenza di tale caratteristica è l’altra anomalia 
che presentano le società sportive e che riguarda la 
mancanza di una vera e propria funzione produttiva, che 
viene sostituita dalla funzione tecnica che ha il compito di 
preparare, allenare e scoprire gli atleti per poi farli 
acquistare. 
Si potrebbe considerare una terza differenza delle 
società sportive rispetto alle tradizionali organizzazioni di 
servizio derivante dal fatto che esse offrono anche prodotti 
                                                                 
3
 NORMANN R., La gestione strategica delle imprese di servizi. Egli ritiene l’attività 
delle aziende di servizi fortemente “personality intensity” nel senso che la qualità fornita 
al cliente è il risultato del modo in cui operano le persone. 
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tangibili, che costituiscono sia un potenziamento 
dell’offerta base come normalmente avviene, sia l’offerta 
primaria come nel caso degli spazi pubblicitari offerti agli 
sponsor. 
Non potendo fare a meno di tener conto di queste 
differenze tra le società sportive e le organizzazioni di 
servizio senza fini di lucro, loro punto di riferimento 
principale, le società sportive possono essere definite 
organizzazioni senza fini di lucro4 di servizi atipiche. 
Accettando come valida questa definizione, si possono 
analizzare i punti principali, in un’ottica di marketing che 
contraddistinguono le organizzazioni di servizio non-profit 
dalle altre tipologie d’impresa. 
L’interesse nei confronti del marketing tra le 
organizzazioni di servizio non-profit, soltanto negli ultimi 
anni è andato crescendo e ciò è dovuto al fatto che molte di 
                                                                 
4
 Il cambiamento della legge n. 91 del 1981 di cui alla nota 1 non ha intaccato tale 
principio che rende in un’ottica di marketing le società sportive assimilabili agli enti 
non-profit sia perché ha riguardato solo le società professionistiche S.p.A., mentre le 
altre sono rimaste sempre non-profit, sia perché i mercati di riferimento sono rimasti 
sempre gli stessi, ovvero i fruitori da una parte e i finanziatori dall’altra. 
L’unica cosa che è cambiata con il fine di lucro è stato un maggior impegno da parte 
degli operatori del settore nel migliorare la gestione delle società, i rapporti con i 
mercati di riferimento e quindi nell’applicare più frequentemente i principi di 
marketing. 
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queste organizzazioni stanno attraversando periodi di 
ristrettezze finanziarie, sia per la diminuzione del numero di 
persone che si avvalgono dei loro servizi, sia per l’inaridirsi 
dei flussi di finanziamento. Questa situazione di necessità ha 
comportato una inversione di tendenza da parte degli operatori 
dei vari settori del non-profit (in primis lo sport) che dopo 
aver criticato il marketing, ritenendolo uno sperpero di denaro 
in contrasto con i valori etico-morali insiti in tale attività, lo 
considerano oggi come la soluzione immediata a tutti i loro 
problemi, senza considerare che solo una azione programmata 
e non improvvisata è in grado di migliorare il soddisfacimento 
dei mercati obiettivo e l’efficacia dei rapporti di scambio. 
Nella speranza che gli sporadici episodi di applicazione 
del marketing diventino sempre più frequenti, analizziamo le 
caratteristiche principali di queste organizzazioni in un’ottica 
di marketing. Queste secondo Lovelock e Weiberg5 possono 
essere racchiuse nei seguenti punti: 
-  mercati differenziati: tali organizzazioni si 
                                                                 
5
 LOVELOCK C., WEIBERG C., Public e non- p rofit Marketing Comes of 
age, Chicago, Review of Marketing 1978, American Marketing Association, 
1978, p. 13. 
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rivolgono a due grandi categorie di pubblico con 
esigenze e bisogni differenti: i destinatari dei 
propri servizi (customers) e coloro che forniscono i 
mezzi finanziari (givers); 
- molteplicità di obiettivi: tali organizzazioni tendono 
a perseguire contemporaneamente una molteplicità di 
obiettivi, piuttosto che unicamente il raggiungimento 
del profitto. Ciò rende più complesso il compito della 
formulazione del piano strategico; 
- controllo dell’opinione pubblica e pressioni 
extraeconomiche: tali organizzazioni sono soggette 
ad uno stretto controllo da parte dell’opinione 
pubblica, in quanto godono di sovvenzioni pubbliche 
e fiscali, altre ad essere gestite, spesso da personaggi 
noti soggetti a loro volta alle pressioni di vari settori 
o gruppi d’interesse. Questi elementi vanno 
considerati durante lo svolgimento di qualsiasi loro 
attività di marketing che viene intrapresa; 
- erogazione di servizi: dal momento che si parla di 
produzione di servizi e non di beni, sarà necessario 
Cosa s’intende per marketing delle società sportive 
 
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applicare le tecniche di marketing proprie dei servizi 
piuttosto che quelle relative ai prodotti, visto che 
esistono sostanziali differenze nella loro realizzazione. 
Infatti riprendendo una definizione di Philip Kotler6, 
un servizio è qualsiasi attività o vantaggio che una parte 
può scambiare con un’altra, la cui natura sia essenzialmente 
intangibile e non implichi la proprietà di alcunché. La sua 
produzione può essere legata o meno ad un prodotto fisico. 
Questo significa che rispetto ai prodotti, i servizi sono 
in primo luogo: 
• intangibili: non possono essere visti, toccati, prima 
dell’acquisto, per cui il fruitore, si troverà in uno 
stato d’incertezza e sarà portato ad individuarne la 
qualità attraverso l’ambiente fisico, il personale, il 
materiale informativo, il prezzo. 
In secondo luogo: 
• inseparabili dalla fonte che li generano; 
• variabili, in quanto dipendono dalla persona che li 
                                                                 
6
 KOTLER P., SCOTT W., Marketing Management, cit. p. 21 e p. 653. 
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fornisce, nonché dal momento e dal luogo in cui 
sono erogati; 
• deperibili nel senso che non possono essere 
immagazzinati.  
Infine secondo le quattro generiche caratteristiche 
precedentemente esaminate, comuni a tutte le 
organizzazioni di servizio non-profit, la relativa 
applicazione delle tecniche di marketing che ne scaturisce 
comporta alcuni adattamenti dovuti alle particolarità del 
settore in cui si opera che nel caso delle società sportive 
sono diverse (come dimostra la tabella 1.1.2.): 
CARATTERISTICHE SOCIETÀ SPORTIVE ORGANIZZAZIONI TRADIZIONALI
Natura dell'attività Non-profit Non-profit
Pubblici differenziati Fruitori e finanziatori Fruitori e donatori
Molteplicità di obiettivi Incremento degli spettatori, ricerca Variabili a seconda del settore
di sponsor, raggiungimento della vittoria
Controllo dell'opinione pubblica Coni, Federazioni, Leghe Enti pubblici, gruppi di interesse, ecc.
Beni offerti Un servizio centrale come lo spettacolo Generalmente un servizio centrale
sportivo associato a prodotti supportato da prodotti o servizi periferici
e servizi periferici e un prodotto
centrale come gli spazi pubblicitari
associato a servizi periferici
Produzione del servizio Funzione tecnica Funzione produttiva
Influenza del personale Alta Media
Fonte: DIANA C., Il marketing delle società sportive , p. 33.
Tab. 1.1.2.: Confronto fra le società sportive e le organizzazioni di servizio tradizionali
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1.2. L’applicazione del marketing nelle società sportive 
Se si eccettua il fenomeno della sponsorizzazione 
sportiva, presente in tutti gli sport da molti anni in modo 
più o meno sviluppato, storicamente la prima disciplina ad 
orientarsi al marketing è stata il basket la cui Lega di serie 
A ha organizzato incontri con gli sponsor ed ha effettuato 
ricerche di mercato sul pubblico presente nei palazzetti. Poi 
è stato il turno della pallavolo con la creazione di un vero e 
proprio ufficio marketing all’interno della Lega e che 
attualmente, dall’esito di una ricerca7, risulta essere lo 
sport maggiormente “marketing-oriented”. 
Infine il calcio, sport nel quale la Juventus, una delle 
prime società sportive ad essere gestita come un’impresa, 
rappresenta un modello da imitare dal punto di vista 
organizzativo. Comunque, ultimamente tutti gli sport hanno 
manifestato una certa sensibilità al marketing, lasciando 
intravedere aspettative incoraggianti, anche se la strada da 
percorrere è ancora lunga, poiché attualmente la maggior 
parte delle operazioni di marketing non va oltre qualche 
                                                                 
7
 AGUIARI R., DIANA C., Il marketing delle società sportive: la ricerca di sponsor, p. 127. 
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attività promozionale o la vendita di gadgets e spazi 
pubblicitari.  
La situazione che emerge è in un certo senso 
contraddittoria perché da una parte le società sportive di 
vertice iniziano ad avere un ufficio o un responsabile 
marketing, dall’altra quelle più piccole operano in maniera 
ancora molto superficiale o artigianale. Inoltre si nota una 
relazione inversamente proporzionale fra il grado di 
popolarità dello sport e l’orientamento al marketing nel 
senso che gli sport con minor afflusso di spettatori sono 
quelli che evidenziano un interesse maggiore per il 
marketing, dimostrando così come non sia un luogo comune 
il fatto che le imprese di servizi non-profit adottino gli 
strumenti di tale disciplina solo quando non ne possono fare 
a meno e mai quando le cose sembrano andare per il 
meglio. 
È invece importante che tutte le società sportive 
prendano atto che, soltanto la realizzazione d’interventi 
programmati può, nel medio e lungo termine, ripagare sia 
dal punto di vista economico che sportivo, superando 
Cosa s’intende per marketing delle società sportive 
 
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l’eventuale preoccupazione iniziale dell’elevato costo degli 
investimenti richiesti da un’adeguata azione di marketing, 
come già dimostrato da imprese di servizi appartenenti ad 
altri settori.  
Ritornando alle quattro caratteristiche esaminate 
prima per le organizzazioni di servizio non-profit, al fine di 
vedere come esse si presentino nel contesto delle società 
sportive per capirne poi le conseguenze in un’ottica di 
marketing, ricordiamo che esse riguardavano8: 
1) i mercati differenziati; 
2) la molteplicità di obiettivi; 
3) il controllo dell’opinione pubblica e le pressioni 
extra-economiche; 
4) l’applicazione delle tecniche di marketing delle 
imprese di servizi.  
Pertanto si avrà la seguente situazione9: 
1) le società sportive si rivolgono principalmente a 
due grandi mercati con esigenze e bisogni diversi: i 
                                                                 
8
 LOVELOCK C., WEIBERG C., op. cit., p. 13. 
9
 DIANA C., Il marketing delle società sportive, p. 35. 
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destinatari delle proprie prestazioni (spettatori, tifosi) e 
quanti forniscono i mezzi finanziari (sponsor, media). Ne 
consegue che le società sportive si trovano ad operare su 
mercati con caratteristiche estremamente differenziate; 
infatti da un lato ci si deve orientare verso un elevato 
quantitativo di persone, dall’altro ci si deve operare con un 
mercato caratterizzato da una domanda espressa non da 
individui ma da aziende, che richiede la logica dei mercati 
“business to business” secondo la quale si dovrebbe 
svolgere un’azione di comarketing fra la domanda e 
l’offerta. 
Queste differenze tra i bisogni dei principali mercati 
di riferimento comporta l’adozione, da parte delle società 
sportive, di un marketing differenziato ripartito in due 
grandi sotto categorie costituite dal marketing rivolto ai 
fruitori e dal marketing rivolto ai finanziatori. Le azioni di 
marketing che ne scaturiranno sia per i fruitori che per i 
finanziatori saranno in linea con il processo di marketing 
management generale, anche se si svilupperanno in 
relazione alle esigenze dei mercati di riferimento. Di 
Cosa s’intende per marketing delle società sportive 
 
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conseguenza le strategie di marketing e i marketing mix per 
i vari fruitori saranno diversi da quelli messi in pratica per 
le varie categorie di finanziatori. In definitiva si potrà 
parlare, di “mass-marketing” nel caso di fruitori essendo 
categorie di pubblico composte da milioni d’individui e, di 
“business-marketing” nel caso di finanziatori, essendo un 
mercato di riferimento più ridotto e composto da enti 
(aziende e emittenti radiotelevisive) che hanno richieste 
ben diverse rispetto a quelle del mercato degli 
spettatori/tifosi come si evince dalla tabella 1.2.3.: 
 
 
Infine, sempre in base alla prima caratteristica delle 
organizzazioni di servizio non-profit relativa ai mercati 
MASS-MARKETING BUSINESS-MARKETING
Principalmente gli spettatori e i tifosi Principalmente gli sponsor, ma anche i
media 
Strategie di marketing rivolte agli Strategie di marketing rivolte agli
spettatori/tifosi sponsor
Strategie di marketing rivolte ai media
Il marketing mix per gli spettatori/tifosi Il marketing mix per gli sponsor
Il marketing mix per i media
Fonte: DIANA C., Il marketing delle società sportive , p. 36.
Tab. 1.2.3.: Il marketing delle società sportive
Mercati obiettivo
Le strategie di marketing
Il marketing mix
Cosa s’intende per marketing delle società sportive 
 
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differenziati, bisogna dire che, oltre a questi mercati, 
esistono altre categorie di soggetti interessanti per le 
società sportive anche se in misura minore rispetto agli 
spettatori e agli sponsor, come le Leghe, le Federazioni, le 
Comunità Locali10; 
2) le società sportive perseguono una molteplicità di 
obiettivi, alcuni di tipo economico ed altri no. La prima 
categoria è composta principalmente dall’incremento degli 
spettatori, tifosi, e dalla ricerca di sponsor che possono 
essere raggiunti programmando e sviluppando precise 
strategie di marketing, a differenza del principale obiettivo 
non economico, il raggiungimento della vittoria, sul quale 
si può agire in misura minore, benché rappresenti un 
notevole supporto per il perseguimento degli altri.  
Questa è una particolarità esclusiva delle società 
sportive di cui si dovrà tener conto nella formazione dei 
piani di marketing, cercando d’instaurare una 
collaborazione proficua tra la funzione marketing e la 
                                                                 
10
 Queste categorie sono definite “pubblici” delle società sportive. Un pubblico 
si differenzia da un mercato perché non ha rapporti di scambio con 
l’organizzazione di riferimento, elemento essenziale per diventare un mercato. 
Cosa s’intende per marketing delle società sportive 
 
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funzione tecnica; 
3) per il giro d’affari che viene mosso dal settore delle 
società sportive è inevitabile che esse ricevano una forte 
pressione da più parti, da parte dello Stato e delle Comunità 
Locali a causa dei rapporti che scaturiscono dalle loro 
interrelazioni e nei quali, a differenza di altri settori, 
l’operatore pubblico risulta ampiamente avvantaggiato. 
Infatti le entrate provenienti dal settore sportivo, nel 
complesso superano di gran lunga i finanziamenti ad esse 
erogati da parte delle istituzioni. Chiaramente ci sono 
organi di controllo prettamente sportivi come il Coni, le 
Leghe e le Federazioni estremamente influenti nelle 
decisioni delle società sportive, volendo poi allargare 
l’orizzonte bisognerebbe considerare anche vari gruppi di 
interesse sensibili alla popolarità dei presidenti o agli 
elevati guadagni degli atleti; 
4) avendo definito le società sportive come imprese 
non-profit di servizi, ci si può avvalere delle tecniche di 
marketing utilizzate dalle imprese di servizi tradizionali 
orientate al profitto.