5
 
Schema Logico 
 
Di seguito viene illustrato brevemente il contenuto dei capitoli successivi: 
 
La parte iniziale della tesi (primo e secondo capitolo) descrive lo scenario di riferimento che 
ha caratterizzato il lavoro svolto. Per scenario si intende sia  il contesto aziendale di Pirelli  
sia la descrizione dei  concetti generali di business intelligence e Data Warehouse 
propedeutici per la comprensione del lavoro.  
 
La seconda parte della tesi (terzo capitolo) descrive la fase progettuale relativa al progetto 
Pirelli “Extra Europe – Brasil”. In questa fase si mettono in evidenzia: 
l’Enterprise Data Warehouse e il suo nuovo paradigma  
i problemi incontrati e le soluzioni adottate nel corso del progetto  
gli scenari funzionali inerenti 
 
Nell’ultima parte (quarto e quinto capitolo) si affronta la fase sperimentale del lavoro. Per 
condurre un’indagine sperimentale con l’obiettivo di dimostrare le migliorie apportate dal 
nuovo approccio Enterprise Data Warehouse rispetto al tradizionale Data Warehouse si 
realizza in primo luogo un modello di qualità (capitolo 4).  
Utilizzando il modello di qualità realizzato, si analizzano e valutano i processi relativi ai due 
differenti approcci: il DW e l’EDW. Infine si valida la sperimentazione effettuando un’analisi 
comparata dei due approcci basandosi su tutte le misure raccolte. Si mettono in questo 
modo in evidenza le differenze peculiari fra le due soluzioni. 
  CAPITOLO 1
 
 
6
1. SCENARIO DI RIFERIMENTO 
 
Lo scenario multicountry di un’azienda leader nel settore della produzione dei cavi e 
distribuita in 24 paesi, ha evidenti necessità di controllare il proprio business tramite 
strumenti di reportistica evoluta orientati al continuo monitoraggio dei fattori critici di 
successo che caratterizzano il mercato in cui opera. 
In quest’ottica risulta di fondamentale importanza la possibilità di realizzare analisi integrate 
e comparative tra i diversi country.  
Tali analisi coprono il “ciclo di vita”  dell’azienda fornendo lo strumento idoneo al miglior 
monitoraggio di: 
Ciclo Passivo 
Ciclo Attivo 
Produzione 
Gestione Magazzini 
Pianificazione Vendite 
con la  diretta conseguenza di dover:  
gestire un grande volume di dati  
gestire le finestre temporali necessarie alla corretta sincronizzazione dei caricamenti 
tenendo in considerazione anche la tematica dei differenti Fusi Orari 
gestire il deterioramento delle performance in termini di reportistica a fronte dell’incremento 
del volume dei dati 
adottare un modello dati flessibile e adatto a supportare le evoluzioni dei requirement di 
reportistica dettate dal continuo evolversi del Business 
 
Il presente lavoro di tesi si pone l’obbiettivo di affrontare le tematiche che caratterizzano lo 
scenario  descritto con un approccio basato sul modello dati Enterprise  Data WareHouse. 
SCENARIO DI RIFERIMENTO   
 
 
7
1.1. Presentazione dell’azienda 
 
Pirelli & C. fondata nel 1872 a Milano, è la società madre del gruppo Pirelli che controlla le 
azioni in tutto il mondo e garantisce il massimo coordinamento dei vari affiliati in 24 Paesi 
distribuiti in 5 continenti. Il portafoglio di business del Gruppo Pirelli & C. comprende le 
tradizionali attività industriali del gruppo: 
Tyres 
Energy Cables and Systems e Telecom Cables and Systems (trasferiti a Prysmian) 
Real Estate controllata da Pirelli & C. e quotata alla Borsa Italiana dal giugno 2002. 
Pirelli & C. Ambiente  
Pirelli & C. detiene inoltre significative partecipazioni di capitale di altre società. 
 
Figura 1.1 - Didascalia 
Prysmian S.p.a. è la società madre del gruppo che nel 2005 ha acquisito la quota di 
partecipazione e di business della divisione Cavi e Sistemi da Pirelli & C S.p.a.  
Tra i leader mondiali nel settore dei cavi, con un forte posizionamento nei segmenti di 
mercato a più elevato valore aggiunto, il gruppo è attivo nello sviluppo, nella progettazione, 
nella produzione, nella fornitura e nell'installazione di un'ampia gamma di cavi per le più 
varie applicazioni nel settore dell'energia e delle telecomunicazioni. 
Pirelli produce cavi elettrici - da un voltaggio estremamente alto ad uno molto basso, 
sotterranei, sottomarini e per applicazioni aeree - con una vasta gamma di accessori ed è 
leader nei progetti e nei collegamenti interrati e in quelli sottomarini. 
Oltre alla vasta gamma di prodotti standard, Pirelli produce anche prodotti speciali per varie 
applicazioni e con forte specializzazione (resistenza a temperature estremamente alte, 
resistenza al fuoco, resistenza ad agenti chimici e radiazioni nucleari). 
  CAPITOLO 1
 
 
8
1.1.1. La diversificazione in due Business Unit 
 
Con le sue due Business Unit, Cavi e Sistemi Energia (cavi per sottomarini e per la 
trasmissione e distribuzione di energia elettrica) e Cavi e Sistemi Telecom (fibre ottiche e 
cavi per video, voce e trasmissione dati e cavi in rame per le telecomunicazioni), il settore 
cavi del gruppo Pirelli vanta una presenza globale in tutti e cinque i continenti, con 54 
impianti e più di 12000 dipendenti in 20 paesi. L'ampia copertura globale degli impianti di 
Pirelli consente al Gruppo di soddisfare le diverse esigenze dei propri clienti e mercati a 
livello mondiale nel più breve tempo possibile. 
Il settore Cavi e Sistemi Energia produce cavi e componenti che vengono impiegati:  
nella generazione, nel trasporto e nella distribuzione dell'energia elettrica; 
nell'equipaggiamento di macchine, navi, sistemi di sollevamento, materiale rotabile, utensili 
industriali ed elettrodomestici; 
nell'alimentazione e nel controllo di impianti industriali, linee ferroviarie, impianti 
petrolchimici e di estrazione, infrastrutture, piattaforme offshore; 
Energy Cables and Systems 
All'interno del Settore Cavi e Sistemi Energia, Pirelli progetta, sviluppa, produce, distribuisce 
e installa una vasta gamma di cavi per la trasmissione di energia elettrica a bassa, media, 
alta e altissima tensione, per applicazioni terrestri e sottomarine. Le attività del Gruppo nel 
Settore Cavi e Sistemi Energia riguardano tre aree di business: 
Utilities: fornisce i prodotti di questa business unit per gli operatori nel settore della 
trasmissione e distribuzione di energia elettrica in tutto il mondo, da siti di produzione fino 
agli utenti finali; 
Trade and Installers: fornisce cavi elettrici ai grandi distributori locali come grossisti e 
installatori specializzati che operano nel settore edilizio; 
Industrial: basato sulle esigenze specifiche dei clienti che lavorano alla costruzione di 
infrastrutture, impianti industriali e prodotti vari (cavi per le navi, treni, sistemi portuali, 
attrezzature per l'estrazione di petrolio e di perforazione, veicoli a motore). 
Telecom Cables and Systems 
Il Gruppo Pirelli si pone tra i principali produttori al mondo di Fibre Ottiche e Cavi per 
Telecomunicazioni. Grazie alle sue numerose unità produttive in tutto il mondo Pirelli 
fornisce una gamma completa di prodotti all'avanguardia nell'industria delle 
Telecomunicazioni. 
Nella divisione Cavi e Sistemi Telecom, Pirelli progetta, sviluppa, produce e distribuisce fibre 
e cavi ottici per il video, trasmissione dati e voce, e la trasmissione dei segnali di controllo. 
SCENARIO DI RIFERIMENTO   
 
 
9
Produce anche parti ed accessori per collegamenti a banda larga. Pirelli può condurre 
l'intera produzione di cavi in fibra ottica come processo in-house, e può produrre la maggior 
parte delle fibre ottiche necessaria per fabbricare i propri cavi nei suoi stabilimenti di 
Battipaglia in Italia e Sorocaba in Brasile. 
 
1.1.2. L’organizzazione aziendale 
 
Pirelli, dal punto di vista strutturale, si presenta come una società multinazionale, 
profondamente radicata in tutti i mercati locali del mondo dove ha costruito i sui suoi settori 
principali. 
Pirelli può contare su una presenza globale attraverso 54 stabilimenti e oltre 12.000 
dipendenti distribuiti in 24 paesi e 5 continenti. 
L'ampia e diversificata distribuzione geografica dei propri stabilimenti consente a Pirelli di 
rispondere nei tempi più brevi alle diverse richieste ed esigenze del mercato e dei clienti in 
tutto il mondo.  
Nella figura 1.1 sotto riportata si può apprezzare visivamente la presenza globale di Pirelli. 
 
Figura 1.2 – La presenza globale di Pirelli 
  CAPITOLO 1
 
 
10
1.2. Gestione dei dati in Pirelli 
 
Al fine di gestire in modo integrato tutti gli aspetti del Business di cui si occupa, Pirelli si 
avvale di un sistema informativo  integrato (ERP SAP). 
Si ricorda a tale riguardo che un sistema informativo si può definire come:  
quel complesso di elementi che rileva in modo sistematico e organizzato i fenomeni 
economici di interesse dell’azienda, nell’intento di rappresentarli in modo organico, 
utilizzando la tecnologia più appropriata ed applicando logiche e metodi suggeriti, per le 
diverse classi di fenomeni aziendali, delle discipline di economia aziendale (P.F.Camussone 
1998). 
Si riportano in seguito caratteristiche, funzionalià e vantaggi di un generico sistema ERP. 
L’acronimo ERP (Enterprise Resource Planning) è stato coniato agli inizi degli anni Novanta 
dal Gartner Group per indicare una suite di moduli applicativi integrati che supportano 
l’intera gamma dei processi di un’impresa. Oggi, una suite completa comprende decine di 
moduli applicativi. 
Con l’estensione dello schema ERP, le aziende hanno a disposizione una gamma molto 
ampia d’applicazioni informatiche; infatti tali sistemi informatizzano non solo le attività 
aziendali interne di livello operativo e direzionale ma anche le transazioni interaziendali 
verso fornitori e clienti. 
La suite ERP rispecchia una precisa concezione del sistema informativo aziendale, con 
caratteristiche distintive che formano un preciso paradigma funzionale, noto come 
paradigma ERP: 
unicità dell’informazione 
estensione e modularità funzionale 
prescrittività 
In seguito verranno trattate nel dettaglio le componenti del paradigma ERP. 
Unicità dell’informazione 
Gli ERP sono caratterizzati da una base dati unica. Unica fisicamente od unificata attraverso 
un comune repository dei dati e servizi di replica automatica, tale base di dati memorizza i 
dati condivisi ed intorno ad essa ruotano i moduli. La base dati unica è una conquista 
sostanziale degli ERP che ha molti ed importanti vantaggi.  
In primo luogo, l’aggiornamento unificato delle basi dati abilita la sincronizzazione di 
processi gestionali interdipendenti. Per esempio l’arrivo di un materiale al magazzino 
aggiorna la situazione delle scorte, degli ordini ai fornitori e della contabilità dei fornitori, 
dando ai corrispondenti processi un’informazione unica e sincronizzata. Ciò non è possibile 
SCENARIO DI RIFERIMENTO   
 
 
11
nelle tradizionali architetture ad isole, dove le basi dati sono separate e i dati comuni sono 
sincronizzati attraverso periodici processi d’allineamento. 
Nell’architettura ad isole, le informazioni sullo stesso oggetto (cliente, fornitore o materiale) 
sono temporalmente sfasate e ridondanti: il mancato pagamento di un cliente può non 
essere notificato in tempo alla gestione degli ordini, così che la situazione del cliente alla 
gestione degli ordini contrasta con quella della contabilità clienti. 
In secondo luogo, l‘architettura ERP certifica l’informazione e ne garantisce la tracciabilità: 
ogni evento di un processo, per esempio la gestione di un magazzino, è testimoniato da un 
documento, per esempio una bolla di prelievo, che è specificatamente registrato nella base 
dati; ogni evento gestionale si riflette in una variazione di stato della base dati e la 
variazione é certificata da un documento. 
Estensione e modularità 
Grazie all’estensione molto ampia, la suite ERP si propone come soluzione di riferimento per 
il sistema informativo aziendale, nelle sue componenti intra-aziendale, operativa direzionale, 
ed inter-aziendale. 
Tuttavia, l’estensione funzionale sarebbe vana se la suite non fosse composta da moduli 
autosufficienti. Grazie alla modularità, l’azienda può scegliere una strategia 
d’implementazione coerente con la situazione dei sistemi e con il grado di rischio che è in 
grado di sostenere.  
Prescrittività 
I moduli ERP incorporano, in misura significativa, una logica di processo gestionale.  
Per esempio, la transazione di ricevimento dei materiali a magazzino presuppone un ordine 
al fornitore: un materiale non entra in azienda se non è stato ordinato e non può essere 
ordinato se non è stato richiesto da un ente aziendale autorizzato. Il software quindi norma 
il comportamento dell’utente aziendale. 
La prescrittività ha importanti implicazioni. In primo luogo, semplifica l’analisi dei requisiti. 
L’analista, infatti, non deve specificare tutto il processo gestionale e tutto il sistema, ma si 
concentra sulle differenze rispetto al modello standard: definisce il processo ottimale, lo 
incrocia con le funzioni del sistema e sceglie le funzionalità del sistema. 
In secondo luogo, la prescrittività favorisce la standardizzazione dei processi ed uniforma i 
comportamenti, un vantaggio rilevante per le aziende distribuite territorialmente e le 
multinazionali. 
Infine, la prescrittività può favorire una razionalizzazione dei processi, facendo coincidere il 
progetto informatico ERP con un progetto di razionalizzazione organizzativa, meglio noto 
sotto la sigla BPR (Business Process Reengineering). 
  CAPITOLO 1
 
 
12
Tuttavia, la prescrittività comporta anche una certa rigidità, che può rendere gli ERP 
incompatibili con le specificità dell’utente. Infatti, se la razionalizzazione organizzativa 
richiesta è vasta e profonda, il progetto implica un costoso e rischioso intervento sul tessuto 
organizzativo dell’impresa. 
La prescrittività ha importanti implicazioni. In primo luogo, semplifica l’analisi dei requisiti. 
L’analista, infatti, non deve specificare tutto il processo gestionale e tutto il sistema, ma si 
concentra sulle differenze rispetto al modello standard: definisce il processo ottimale, lo 
incrocia con le funzioni del sistema e sceglie le funzionalità del sistema. 
In secondo luogo, la prescrittività favorisce la standardizzazione dei processi ed uniforma i 
comportamenti, un vantaggio rilevante per le aziende distribuite territorialmente e le 
multinazionali. 
Infine, la prescrittività può favorire una razionalizzazione dei processi, facendo coincidere il 
progetto informatico ERP con un progetto di razionalizzazione organizzativa, meglio noto 
sotto la sigla BPR (Business Process Reengineering). 
Tuttavia, la prescrittività comporta anche una certa rigidità, che può rendere gli ERP 
incompatibili con le specificità dell’utente. Infatti, se la razionalizzazione organizzativa 
richiesta è vasta e profonda, il progetto implica un costoso e rischioso intervento sul tessuto 
organizzativo dell’impresa. 
 
In generale, le caratteristiche degli ERP hanno contribuito a una serie di trasformazioni e 
queste trasformazioni, a loro volta, hanno generato, in varia misura, alcuni numerosi 
vantaggi che riguardano i processi gestionali a diversi livelli:  
processi aziendali di livello operativo: cambiamento dei processi che ne migliora l’efficienza 
e l’efficacia. Grazie alla loro prescrittività, gli ERP portano ad un’organizzazione “processiva”, 
più agile e flessibile, non parcellizzata, orientata a dare valore al cliente, con personale 
versatile e polivalente, in grado di svolgere un ampio ventaglio d’attività. 
processi aziendali di livello manageriale. Il contributo degli ERP alla trasformazione dei 
processi direzionali sta appunto nel loro contributo a rendere più efficiente e/o efficace 
l’informazione in input al processo decisionale e/o il processo decisionale stesso. 
processi interaziendali. I moduli che gestiscono le transazioni con fornitori e partner 
permettono di realizzare sistemi inter-organizzativi per la cooperazione fra più aziende 
mediante condivisione d’informazioni (e-procurement), governo di flussi interaziendali di 
fornitura (EDI, sistemi di tracciamento d’ordini e di spedizioni), reti per svolgere un compito 
o servizio comune (pool di manutenzione impianti). 
 
SCENARIO DI RIFERIMENTO   
 
 
13
1.2.1. SAP ERP 
 
Come già anticipato, Pirelli utilizza il sistema ERP fornito da SAP, azienda multinazionale 
europea per la produzione di software.  
SAP è uno dei principali leader mondiali nel settore degli ERP e in generale nelle soluzioni 
Enterprise. Oltre 27.000 aziende, in più di 120 paesi, hanno portato a 91.500 le installazioni 
di software SAP nel mondo, di queste 3.000 in Italia (fonte: Sito Internet SAP Italia). 
Il settore storico e il mercato principale in cui si è mossa l'azienda tedesca è stato sino agli 
inizi degli anni '90 quello degli ERP con l'espansione a livello mondiale del prodotto SAP R/3. 
Con tale sigla si indica l'architettura client-server (composta da tre strati hardware e 
software per servizi di Database, Application e Presentation server) operante in modalità 
real-time. Si riporta in seguito una figura esplicativa dell’Architettura SAP R/3 e dei moduli 
presenti. 
 
Figura 1.3 - The R/3 Integration Model 
La soluzione ERP di SAP mette a disposizione delle aziende una soluzione completa per la 
gestione dei servizi finanziari, di gestione delle risorse umane, operativi e commerciali, in 
quanto offre la flessibilità necessaria a scegliere le funzionalità da implementare e ampliare. 
La soluzione ERP di SAP è divisa in moduli (raggruppati per aree funzionali) che supportano 
le principali funzioni aziendali. Come si può apprezzare dall’immagine sopra riportata, i 
moduli principali di SAP sono: 
FI Financial  
CO Controlling  
MM Material Management  
SD Sales and Distribution  
PP Production and Planning  
PS Project System  
  CAPITOLO 1
 
 
14
PM Plant Management  
HR Human Resource 
Sono presenti inoltre soluzioni verticali (add-on) per vari rami industriali (Industry Solution). 
Tramite la personalizzazione SAP consente una notevole modularità di funzionamento in 
grado di rispondere a esigenze complesse di multinazionali indipendentemente dal settore o 
linea di business e dalla distribuzione geografica (es. specificità delle normative fiscali dei 
Paesi). 
1.2.2. Scenari di Business 
 
Pirelli si avvale di numerosi moduli di SAP a supporto degli svariati Scenari di Business 
imposti dal mercato su cui opera.  
Production Output o versato da Produzione: quantità trasferita in un particolare  
Delivered: la quantità e il valore cumulati degli Item versati alla data “Actual Good Issue 
date” (data di reale uscita merci). 
Inventory Status: l’analisi dello stato dei  ad una data chiave (MRP Date).  
Turnover: la somma di tutti i ricavi provenienti dalle vendite. 
Ordered: somma di tutte le modifiche effettuate su un ordine nel corso del mese. 
Il capitolo III analizza nel dettaglio gli scenari affrontati. 
SCENARIO DI RIFERIMENTO   
 
 
15
1.3. Esigenze di reportistica 
 
Attualmente la realtà Pirelli non prevede ancora un sistema ERP unificato per tutti i country.  
Ogni Paese ha un sistema ERP customizzato sulla base di un Kernel comune a fronte del 
quale sono state implementate le diverse localizzazioni che caratterizzano ogni singolo 
country.  
Per loro natura i sistemi ERP devono offrire elevate performance in fase di scrittura del 
dato, in altri termini il processamento di un ordine di vendita piuttosto che la registrazione 
di un movimento di magazzino deve essere rapida, l’utente del sistema non deve attendere 
un tempo macchina eccessivo nel corso di tali operazioni. 
Per tali motivi il modello dati che supporta i sistemi transazionali è progettato per 
ottimizzare i processi di scrittura nel data base piuttosto che quelli di lettura. 
Da un punto di vista più tecnico la considerazione fatta impatta in modo sensibile sulle 
differenze presenti nell’approccio implementativo dei Data Base transazionali (OLTP: On 
Line Analytical Process) rispetto ai Data Base progettati al fine di supportare elaborazioni 
orientate all’interrogazione massiva della base dati (OLAP: On Line Analytical Process). 
La seguente matrice comparativa illustra le principali differenze fra la strategia OLAP e 
OLTP: 
  CAPITOLO 1
 
 
16
 
Requisiti OLTP OLAP 
Accuratezza sul dettaglio sul consolidato 
Copertura funzionale integrata 
Ampiezza 
temporale 
limitata vasta (serie storiche) 
Aggiornamento immediato giorni / settimane 
Granularità dettagli dettagli e sintesi 
Query ad hoc rare frequenti 
Normalizzazione presente 
assente 
(denormalizzazione) 
Accesso 
in scrittura su un 
singolo elemento 
in lettura su un 
numero enorme di 
dati 
Ottimizzazione per l’aggiornamento 
per accesso a query 
complesse 
 
Figura 1.4 – Matrice comparativa OLTP-OLAP 
Sulla base di quanto detto risulta evidente che il sistema transazionale non supporta in 
modo completo ed efficiente i potenziali fabbisogni di reportistica del management 
aziendale e dei keyUser.  
L’esigenza di trasformare il dato in informazione è giustificata dalla necessità di avere un 
valido supporto nel prendere decisioni. 
Il singolo numero non fornisce indicazioni di sorta, deve poter essere analizzato e 
comparato a seconda delle particolari esigenze di Business. 
La domanda “Come stanno andando le mie vendite?” potrebbe non avere una sola risposta. 
Un singolo Country potrebbe avere un decremento delle vendite anno su anno ma nel 
complesso il gruppo potrebbe avere un incremento delle vendite. In questo caso la 
possibilità di “spaccare” il livello di dettaglio dell’analisi a livello di country permette di 
individuare un anello debole della catena che potrebbe poi essere ulteriormente esploso 
magari a livello di singolo plant produttivo o di categoria merceologica o di gruppo clienti…. 
 
Da un punto di vista generale la reportistica aziendale può essere suddivisa in due categorie  
distinte: 
Reportistica PUSH: rientra in questa categoria la reportistica istituzionale che l’azienda 
decide di mettere a disposizione dei key user. 
SCENARIO DI RIFERIMENTO   
 
 
17
Reportistica PULL: rientra in questa categoria la reportistica definita on demand 
direttamente dai Key User utilizzando gli strumenti evoluti di interrogazione della base dati. 
La figura mostra il ciclo di vita tipico della reportistica. 
 
Figura 1.5 - Ciclo di vita della reportistica 
In una fase iniziale gli utenti utilizzano quasi esclusivamente la reportistica istituzionale 
standard messa a disposizione dell’azienda. Con il procedere del tempo l’utente familiarizza 
gradatamente con l’utilizzo degli strumenti fino ad essere in grado di utilizzare gli strumenti 
evoluti della base dati per usufruire della reportistica on demand, detta appunto reportistica 
PULL. A tendere, quest’ultima categoria di reportistica costituisce la maggioranza dei report 
utlizzati.   
Prendendo ad esempio dei report relativi al Turnover di un’azienda si può notare come 
all’inizio il management utilizzi solo le query standard presenti messe a disposizione. Man 
mano che l’utente diviene in grado di utilizzare al meglio gli strumenti, produce dei report 
on demand per rispondere a delle esigenze personali e non più generali: mettere in 
evidenzia gli indicatori di particolare interesse; limitare il perimetro a delle particolari linee di 
business o tipi di prodotto o ad altre caratteristiche che meglio delimitano il suo campo di 
analisi; esplodere il livello temporale in base alle necessità.  
In quest’ottica è fondamentale per il management aziendale poter disporre di un sistema di 
gestione e analisi delle informazioni che sia in grado di rivelare le relazioni complesse che 
esistono fra i dati fornendo la possibilità di analizzare le informazioni da “punti di vista” 
diversi.    
A questo scopo il Data Warehouse, mediante gli strumenti di reportistica, permette di 
“navigare il dato”.  
Per un manager ad esempio, è possibile analizzare le vendite di un prodotto nell’arco di un 
anno individuando i prodotti venduti maggiormente; è semplice restringere le vendite ad 
una regione o ad una categoria merceologica; “navigando” attraverso gli attributi del 
prodotto egli è capace di risalire alle componenti del prodotto, ai costi di produzione, alla 
categoria merceologica e al business aziendale cui appartiene. 
  CAPITOLO 1
 
 
18
Se il manager ha bisogno, per esempio, di confrontare il fatturato delle differenti Business 
Line di un’azienda, ha a disposizione semplici funzionalità di aggregazione utilizzando gli 
strumenti di reportistica navigabile. 
In pratica avendo a disposizione le informazioni di un intero processo di business, il 
management aziendale ha la possibilità di “navigare” liberamente fra le caratteristiche e 
mettere in evidenza le relazioni complesse che esistono fra i dati, analizzarle ed identificare 
le tendenze. Tutte queste funzionalità sono di supporto al processo decisionale. 
I “punti di vista” possono essere molteplici. Per esempio: 
il manager strategico si concentra su un prodotto, una regione e un periodo 
il manager finanziario esamina la vendita di tutti i prodotti in tutti i negozi relativamente ad 
un periodo. 
il manager di prodotto esamina la vendita  di un prodotto specifico in tutti i periodo e in tutti 
i negozi.  
il manager esamina la vendita  di un prodotto specifico in un periodo specifico in tutti i 
negozi 
Ulteriori approfondimenti e dettagli sulle funzionalità di navigazione di un Data Warehouse 
saranno trattati nel capitolo II. 
 
Un’ esigenza primaria per un corretto utilizzo del Data Warehouse e per poter effettuare su 
di esso analisi significative è quella di uniformare nel Data warehouse tutte le informazioni 
disomogenee presenti nelle varie sorgenti dati. 
 
Figura 1.6 - Macro flusso del processo di omogeneizzazione dei dati nel DW 
Il campo corrispondente al material group, ad esempio, è un alfanumerico che rappresenta 
il gruppo materiale a cui appartiene un determinato materiale. Purtroppo però 
l’appartenenza di un determinato materiale ad un gruppo materiale non è la medesima per 
tutti i sistemi sorgente ma spesso cambia specie se il sistema sorgente è associato ad un 
country differente.