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INTRODUZIONE 
 
 
La società odierna tende sempre di più a focalizzarsi 
sulla tecnologia e sull’evoluzione che la sta caratterizzando. 
In questo contesto, le interazioni uomo-macchina sono sempre 
più frequenti, portando le attività umane ad essere 
costantemente coadiuvate da supporti tecnici e informatici. 
Alcuni parlano di “aiuto reciproco”, altri invece considerano 
queste operazioni come una sottomissione che l’uomo sta 
subendo dalla tecnologia da lui inventata. L’unica cosa certa 
è che la nostra realtà stia diventando sempre più 
“informatica”, permeata da computer e da device elettronici; 
questo cambiamento è stato dovuto in gran parte all’avvento 
di Internet alla fine del XX secolo, la cui diffusione ha 
rappresentato una vera rivoluzione tecnologica, dando il via 
ad un percorso di mutamenti e di evoluzioni non solo 
informatici, bensì anche sociali: le culture tendono a 
globalizzarsi, le conoscenze si espandono e i collegamenti tra 
le persone diventano sempre più veloci e intuitivi. Non è un 
caso che venga utilizzato il termine “rete” per indicare 
Internet: si tratta di un’interconnessione globale 
informatica, una struttura onnipresente che collega esperienze 
e conoscenze condivise. 
D’altra parte, come si può riscontrare in ogni fenomeno 
di immense proporzioni e dalla repentina diffusione, il 
problema che si cela dietro la rete è la poca conoscenza che 
l’uomo ha rispetto alla sua struttura e ai suoi elementi. È 
su questo argomento, infatti, che la tesi vede il suo focus, 
un obiettivo puramente divulgativo volto a rendere chiarezza 
su alcuni aspetti che caratterizzano il Web, al fine di 
sviluppare un quadro sintetico e generale sulla natura stessa 
di Internet. 
In ogni capitolo verrà trattato un macro argomento del 
Web, al cui interno vi saranno digressioni e delucidazioni sui 
temi chiave che verranno via via esposti. In questo modo, il 
primo capitolo verterà sulla situazione attuale di Internet 
intesa come rapporto tra diritto all’informazione e privacy, 
sull’analisi dei livelli di censura, sull’analfabetismo
6 
 
informatico e sulle varie scuole di pensiero che trattano la 
natura della rete. 
Nel secondo capitolo l’attenzione si sposterà sulle 
criptovalute, uno strumento di pagamento innovativo che sta 
cercando di affermarsi nel mercato con l’obiettivo di 
sostituire il tradizionale denaro “fisico”. Inizialmente su 
questo argomento verrà posta un’analisi di carattere 
economico, inteso come studio dei dati e delle possibili 
interazioni in termini di mercato; successivamente si tratterà 
il lato giuridico, analizzando la situazione della dottrina a 
livello mondiale. 
L’ultimo capitolo verterà sull’aspetto più misterioso 
della rete, ovvero sul Deep Web. Anche in questo caso si 
partirà da un tema generale (Le dimensioni di Internet) per 
arrivare, successivamente, ad una definizione chiara di ciò 
che rappresenta il Deep Web stesso, con una spiegazione dei 
lati positivi e negativi.  
Essendo una tesi che tratta argomenti diversi, seppur 
intrecciati, si tiene a precisare nuovamente che l’obiettivo 
è e sarà solamente la descrizione di quegli elementi chiave 
che permettono di comprendere la portata dei fenomeni esposti; 
si è voluto procedere in tal senso per evitare tediose 
ridondanze e per rendere “interessanti” quegli aspetti che, 
la maggior parte delle volte, vengono tralasciati o non 
ottengono il merito che dovrebbero. A tal fine sono stati 
adoperati manuali, monografie e saggi, così come articoli di 
riviste, testi e documenti tratti dal Web; dove gli argomenti 
del primo (INTERNET, OGGI) e del secondo capitolo (LE 
CRIPTOVALUTE) presentavano informazioni facilmente 
reperibili, alcune difficoltà sono state riscontrate nella 
descrizione dell’ultima parte (IL DEEP WEB), vista la mancanza 
di fonti certe ed obiettive sull’argomento: in questo caso, è 
stato fatto affidamento sull’esperienza diretta - puramente 
personale - cercando di mantenere un atteggiamento più 
neutrale possibile.
7 
 
1. INTERNET, OGGI 
 
 
1.1 Il diritto all’informazione 
 
Internet è divenuto uno strumento quotidiano sia a scopo 
lavorativo, che a scopo d’intrattenimento, tale da essere 
usufruito dalla maggior parte della popolazione mondiale
1
. È 
talmente diffuso da rappresentare il sistema d’informazione 
più efficace, soprattutto grazie al suo duplice effetto: per 
il soggetto ricevente rappresenta la possibilità di informarsi 
su ciò che succede o che si ritiene interessante e, da parte 
del mittente, riguarda il diritto d’informare i lettori; come 
dice Vittorio Frosini, quando invece parliamo di diritto di 
informarsi sul proprio conto e di poter disporre dei dati 
informatizzati, di cui è in possesso il gestore di un 
elaboratore elettronico, questo diritto si evolve in libertà 
informatica
2
.  
Internet ha così trasformato la concezione di 
informazione, dandone una nuova accezione: la libertà 
informatica viene così intesa come attiva, che non è più solo 
una libertà da – qualche cosa – bensì una libertà di fare 
qualcosa: di avvalersi degli strumenti informatici per fornire 
e ottenere informazioni di ogni genere
3
. 
Si può così constatare che l’informazione si sia talmente 
evoluta da aver raggiunto il suo apice o, più semplicemente, 
sia riuscita nel suo obiettivo di porsi alla portata di tutti: 
dalla mera comunicazione orale tra individui, alla successiva 
scrittura a stampa, oggi siamo giunti ad un sistema globale 
in cui le notizie e le informazioni vengono trasmesse da una 
parte all’altra del pianeta, tagliando e riducendo distanze, 
tempi e intermediari. 
                                                                 
1
 Si calcola che quotidianamente ci sia un traffico di 3.700.000 ca. di internauti; nel 2000 erano appena 
500.000.  Inoltre, la media delle ore passate quotidianamente online si attesta tra le 3 e 5. S. Kemp, 
DIGITAL IN 2017: GLOBAL OVERVIEW, del 24.01.2017, https://wearesocial.com/blog/2017/01/digital-in-
2017-global-overview. 
2
 V. Frosini, Cibernetica diritto e società, Milano, Edizioni di Comunità, 1983, p. 188, dove l’autore identifica 
la libertà informatica come positiva quando un soggetto ha il potere di esercitare un diritto di controllo sui 
dati concernenti la propria persona. 
3
 T. E. Frosini, Libertè, egalitè, Internet, Napoli, Editoriale Scientifica, 2015, p. 24.
8 
 
A volte, però, ottenere le informazioni non è così 
semplice e può diventare anche pericoloso, poiché molti stati 
censurano e bloccano quotidianamente l’accesso ad Internet
4
. 
A riguardo è rilevante il caso cinese del Golden Shield 
Project, un muro virtuale voluto dalla Repubblica Popolare 
Cinese volto ad evitare l’accesso a parte della rete globale, 
tramite l’integrazione di una rete di sorveglianza a tutto 
tondo (riconoscimento vocale e del volto, di informazioni 
bancarie, ecc...) ideato negli anni ’90 ed entrato in funzione 
nel 2006. Ma la Cina non è l’unico stato a contrastare 
l’accesso alla rete, infatti, in una ricerca svolta dalla 
OpenNet Initiative
5
 sui filtri Internet globali troviamo la 
lista dei paesi che ricorrono maggiormente alla censura: 
 
- 1. Corea del Nord: tutti i siti sono sotto il controllo del 
governo e si stima che solo il 4% della popolazione abbia 
accesso ad Internet. 
 
- 2. Birmania: le autorità filtrano le e-mail e bloccano 
l’accesso a siti che contrastano con l’ideologia del 
governo.  
 
- 3. Cuba: l’accesso è ristretto a pochi hotspot
6
 controllati 
dal governo.  
 
- 4. Arabia Saudita: quasi 400.000 siti sono stati oscurati 
perché trattavano argomenti contro il governo o contro la 
religione islamica. 
 
                                                                 
4
 Internet censorship and surveillance by country, 
https://en.wikipedia.org/wiki/Internet_censorship_and_surveillance_by_country (ultima consultazione: 
16.06.2017). 
5
 La OpenNet Initiative è una collaborazione tra la Citizen Lab at the University of Toronto's Munk school of 
global affairs, Harvard University's Berkman centre for Internet & society e la SecDev Group in Ottawa con 
lo scopo di investigare sui filtri Internet che vengono utilizzati globalmente, in https://opennet.net/ (ultima 
consultazione: 01.06/2017).  La Lista dettagliata dei paesi viene ripresa da “Top 10 Internet-censored 
countries”, del 05.02.2014, https://www.usatoday.com/story/news/world/2014/02/05/top-ten-internet-
censors/5222385/. 
6
 Un hotspot (prop. “punto caldo”) è un luogo in cui è presente una connessione ad Internet che può essere 
wireless o via cavo.
9 
 
- 5. Iran: i blogger devono obbligatoriamente registrarsi al 
Ministero delle Arti e della Cultura. 
 
- 6. Cina: con il sopracitato Great FireWall. 
 
- 7. Siria: coloro che macchiano l’unità nazionale vengono 
arrestati. 
 
- 8. Tunisia: tutti gli Internet provider
7
 devono riportare 
gli indirizzi IP
8
 al governo, che successivamente filtra 
tutti i contenuti e monitora le e-mail. 
 
- 9. Vietnam: lo stato blocca tutti i siti che inneggiano 
alla democrazia, ai diritti umani o alla libertà di 
religione.  
 
- 10. Turkmenistan: il governo controlla l’unico Internet 
provider, bloccando molti siti e monitorando le e-mail. 
 
 
Questi stati fanno ricorso alla censura pesante
9
 che 
limita effettivamente l’accesso ad Internet, sia tramite la 
promozione di un unico motore di ricerca nazionalizzato, sia 
mediante il blocco di informazioni e notizie che potrebbero 
mettere in cattiva luce lo stato stesso. Queste azioni non 
sono passate inosservate e hanno portato, nel luglio del 2016, 
ad una misura - non vincolante - delle Nazioni Unite in cui: 
 
(Si) Condanna in modo inequivocabile misure intese a 
prevenire o interrompere intenzionalmente l'accesso o la 
diffusione di informazioni in linea con la violazione della 
                                                                 
7
 L’Internet service provider è il gestore che fornisce l’accesso ad Internet. La responsabilità degli ISP viene 
trattata nella Direttiva del 8 giugno del 2000 (“Direttiva sul commercio elettronico”, 2000/31/CE, 
successivamente recepita dal  D. Lgs. n. 70 del 2003). 
8
 L’indirizzo IP (Internet protocol) è un identificativo numerico che indica l’origine di una connessione: con 
esso si rintraccia un’utenza, una persona fisica o una locazione precisa. 
9
 Con “lieve censura” si intende la cancellazione o la schermatura di siti internet dai contenuti strettamente 
illegali (droga, pedopornografia, armi, ecc…); mentre con “censura pesante” si intende un blocco 
indiscriminato dei siti volto a contrastare la normale e libera fruizione di internet. Per vedere la situazione 
attuale della censura a livello globale vedi 
https://en.wikipedia.org/wiki/Internet_censorship_and_surveillance_by_country.
10 
 
legge internazionale sui diritti umani e si invitano tutti 
gli Stati ad astenersi e cessare tale misura
10
. 
 
Secondo Tommaso E. Frosini: “una nuova cortina di 
informazione sta calando su una parte del mondo, dove i video 
e i blog sono ormai i samizdat dei giorni nostri. Internet 
diventa, quindi, una minaccia al potere assoluto
11
”. 
In Italia, la Dichiarazione dei diritti in Internet, 
promossa all’unanimità il 28 luglio 2015 dalla Camera dei 
Deputati, è mirata a rafforzare la libera fruizione del web
12
. 
Il Governo ha più volte ribadito la volontà dello Stato di 
essere partecipe nel supportare l'iniziativa europea sulla 
nuova governance di Internet
13
 e, nella Dichiarazione, il Web 
viene definito come “uno strumento imprescindibile per 
promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai 
processi democratici e l’uguaglianza sostanziale”. La 
Dichiarazione è composta da 14 articoli che trattano argomenti 
come il diritto all’accesso, alla conoscenza, all’educazione, 
all’oblio, all’inviolabilità dei dispositivi, così come la 
sicurezza e la neutralità della rete, la tutela dei dati 
personali, la protezione dell’anonimato e il ruolo del Governo 
nella rete. 
 
 
                                                                 
10
 A. Blake ,“UN Human Rights Council ‘unequivocally condemns’ internet shutdowns”, del 01/07/2016, 
http://www.washingtontimes.com/news/2016/jul/1/un-human-rights-council-unequivocally-condemns-
int/ 
11
 T. E. Frosini, Libertè, egalitè, internet, cit. pp. 88-89; con samizdat si intende il fenomeno di diffusione 
clandestina di opere, letterarie o saggistiche, al di fuori dell’editoria ufficiale - poiché censurati - tra gli anni 
’50 e ’60 nell’Unione Sovietica. 
12
 Mozione concernente iniziative per la promozione di una carta dei diritti in Internet e per la governance 
della rete, del 28.07.2015, in http://www.camera.it/application/xmanager/projects/ 
leg17/commissione_internet/dichiarazione_dei_diritti_nternet_pubblicata.pdf. 
13
 la governance di Internet è l’azioni di organismi, spesso sovranazionali, che si propongono di stabilire 
regole per la gestione giuridica, amministrativa e tecnica degli aspetti essenziali di Internet.