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INTRODUZIONE
La Borsa Valori è un mercato regolamentato dove vengono
scambiati valori mobiliari e valute estere.
Si tratta di un mercato secondario nel quale vengono trattati
strumenti finanziari già in circolazione.
E’ regolamentato perché sono disciplinate tutte le operazioni
di negoziazione, le modalità, gli operatori, le tipologie
contrattuali.
Compito delle Borse è quello di ricevere gli ordini di
compravendita attenendosi alle modalità presenti per ogni
settore.
L’origine della Borsa viene fatta normalmente risalire al
Collegium Mercatorum ( V secolo a.C.), cioè a un settore del
foro romano dove si svolgeva un’attività per certi versi molto
simile agli odierni scambi di valori mobiliari.
Tuttavia, senza andare troppo indietro nel tempo,sembra che
il termine “BORSA” derivi dal nome di una antica famiglia di
banchieri fiamminghi, i Van De Burse, i quali avevano come
stemma di casato tre borse, ed il curioso marchio era scolpito
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sul frontale del loro palazzo, nel quale si radunavano spesso gli
uomini d’affari del tempo per trattare le lettere di credito.
In origine le Borse erano aperte a chiunque volesse
comprare o vendere; ma ben presto ci si rese conto che, per
rendere eseguibili le contrattazioni, era necessaria
un’organizzazione formale e, di conseguenza, l’accesso e
l’appartenenza alla Borsa, nonché le sue attività, vennero
regolate con apposite norme.
Un fatto è comunque certo: la BORSA è nata e si è
sviluppata con il commercio.
In particolare ricordiamo che la prima Borsa con
caratteristiche abbastanza vicine a quelle odierne è quella di
Anversa, sorta nel 1531.
Quella di Milano, che è sempre stata considerata la più
importante del nostro paese, risale al 1808.
Le altre, invece, sono nate secondo il seguente ordine: 1600
Venezia, 1775 Trieste,1801 Roma, 1810 Napoli, 1850 Torino,
1855 Genova, 1861 Bologna, 1862 Palermo. Oggi tutte queste
borse non sono attive.
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Attualmente nel mondo si contano circa 50 Borse Valori. Fra
le più importanti per capitalizzazione possiamo ricordare:
NYSE; Tokyo Stock Exchange; Nasdaq; London Stock
Exchange; Shangai Stock Exchange; Hong Kong Stock
Exchange; Toronto; Francoforte; Madrid; Milano.
Il presente lavoro è composto da 4 capitoli ognuno dei quali
ha trattato aspetti diversi e particolari della Borsa Valori in
genere e di quella Italiana.
Nella prima parte è stata definita una descrizione generica
riguardante il funzionamento, i prodotti finanziari gestiti, la
normativa applicata, e alcuni dei servizi offerti dal gruppo
Borsa Italiana S.p.A.
Nel secondo capitolo,invece,è stato considerato in modo più
specifico quelli che sono i criteri e le modalità che vengono
utilizzati affinché un determinato strumento finanziario possa
essere ammesso alle negoziazioni in Borsa.
La terza parte, invece, oltre a considerare i diversi mercati (o
comparti) che formano Borsa Italiana;definisce per ciascuno di
essi, i criteri e le diverse modalità di funzionamento.
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Nell’ ultima parte, si è fatto riferimento ai cosiddetti indici di
Borsa considerando, dapprima, gli aspetti generici
dell’argomento, terminando la trattazione, definendo i principali
indici utilizzati da Borsa italiana S.p.A. Inoltre, per ciascun
indice considerato, sono stati elencate le più importanti
caratteristiche.
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CAPITOLO 1
LA BORSA VALORI ITALIANA
1.1 GLI ASPETTI GENERALI
Negli ultimi anni il processo di internazionalizzazione dei
mercati e dei servizi finanziari si è velocizzato molto.
Un importante contributo è stato fornito, nel maggio del 1999,
con l’adozione da parte della Commissione Europea del “Piano
comunitario di azione per i servizi finanziari”(Fsap- Financial
Service Action Plan), diretto a creare, a livello europeo, un
mercato finanziario integrato.
Le modifiche più importanti riguardano l’abolizione
dell’obbligo di concentrazione degli scambi sul mercato di
Borsa ossia la possibilità per gli intermediari di eseguire gli
ordini dei clienti non più solo esclusivamente sui mercati
regolamentati ma anche in altre sedi di negoziazione.
Detto questo è di fondamentale importanza sottolineare ad
oggi il ruolo svolto dalla Borsa Valori.
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In particolare, con il termine BORSA VALORI
1
ci si riferisce
ad un mercato organizzato per la negoziazione di strumenti
finanziari che possono essere rappresentativi di debiti
(obbligazioni) o di quote di capitale di una impresa(azioni) o
semplicemente di titoli di Stato, o ancora, di strumenti derivati
( future, opzioni,warrant ecc.).
Oggi con l’introduzione delle nuove tecnologie telematiche
gran parte degli scambi avvengono, elettronicamente, per cui la
Borsa non viene più considerata come un luogo fisico, ma
bensì un sistema telematico che consente di negoziare titoli in
tempo reale grazie ai terminali degli intermediari distribuiti sul
territorio.
Per monitorare l’andamento del mercato borsistico le singole
piazze finanziarie hanno elaborato degli indici settoriali oppure
tale monitoraggio viene eseguito in base alla capitalizzazione
delle società, i quali sinteticamente esprimono l’andamento
complessivo delle aziende quotate.
La crescita della Borsa valori (mercato al rialzo detto
bull=toro) si accompagna di norma al rafforzamento e crescita
1
M. Gabbrielli – S. De Bruno,Capire la Finanza, Il Sole 24 Ore, Milano 2008, pag. 38
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delle imprese quotate, della struttura produttiva del paese ed al
suo consolidamento dello sviluppo.
Una crescita pronunciata e continuativa in un lasso di tempo
contenuto può dare luogo a fenomeni di sopravvalutazione dei
titoli e alla successiva formazione delle cosiddette bolle
finanziarie
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mentre una sua crisi (mercato al ribasso detto
bear=orso) evidenzia l’esistenza di problemi economici
contingenti o strutturali i quali possono riguardare sia circoscritti
comparti produttivi che l’intero sistema.
Le principali funzioni della Borsa riguardano:
l’allocazione delle risorse,
la trasmissione delle risorse finanziarie dai risparmiatori
agli emittenti dei titoli.
Essa rappresenta il luogo naturale dove si incontrano la
domanda e l’offerta di capitale che si concretizza attraverso lo
scambio dei titoli.
A sostenere lo sviluppo della Borsa contribuiscono gli
intermediari finanziari i quali garantiscono una certa liquidità al
mercato. Questi possono assumere le vesti di semplici
2
F. Cesarini – P. Gualtieri, La Borsa, Il Mulino, Bologna 2007, pag. 8
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mediatori (brokers
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); oppure anche di operatori in proprio
(dealers
4
).
Questi possono sia assistere le imprese per l’accesso al
mercato sia provvedere all’assistenza dei risparmiatori
nell’acquisto dei titoli.
Inoltre gli intermediari finanziari ai fini dello sviluppo del
mercato, possono assumere la veste di investitori istituzionali
5
,
e possono anche essere stessi emittenti di strumenti finanziari
favorendo l’ampliamento del listino di Borsa.
Inoltre la Borsa ha da sempre un ruolo di primo piano nella
struttura dei vari sistemi finanziari e nello sviluppo dei relativi
sistemi economici.
3
IBB (Istituto per l’enciclopedia della Economia e della Borsa ), Roma 2002, pag.412
4
IBB (Istituto per l’enciclopedia della Economia e della Borsa ), Roma 2002, pag. 668
5
M. Onado, Economia e regolamentazione del sistema finanziario, Il Mulino, Bologna 2008, pag.
125
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1.2 GLI STRUMENTI FINANZIARI
Alla quotazione possono essere ammessi varie tipologie di
strumenti finanziari che possono essere emessi da società o
enti nazionali o esteri, ed nonché da Stati o enti sovranazionali.
Tra le principali categorie di prodotti finanziari ammessi alle
quotazioni possiamo ricordarne alcune particolarmente diffuse:
a)strumenti finanziari di base:
ˉ Azioni
ˉ Obbligazioni
b) strumenti finanziari derivati:
ˉ Forward & Futures
ˉ Opzioni
c) strumenti di mercato monetario:
ˉ titoli di Stato: Bot,
d) strumenti di mercato mobiliare:
ˉ Btp indicizzati all’inflazione, Euro Bond, Global
bond ecc…
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1.2.1 Gli strumenti finanziari di base
Tra gli strumenti finanziari di base analizziamo i più
conosciuti:
le azioni
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: sono titoli di credito rappresentativi del capitale
sociale di una società (in particolare S.p.A. o Società in
accomandita per azioni). Il reddito, derivante da un
investimento azionario, può essere prodotto da due diverse
fonti:
. dalla differenza tra il premio incassato e il prezzo pagato
per l’acquisto (capital gain);
. e dall’incasso dei dividendi (ossia gli utili ottenuti e
distribuiti periodicamente ai vari soci).
Le caratteristiche fondamentali di tali prodotti finanziari sono
state individuate dall’art.2354 cc
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da cui è richiesto che venga
indicata:
a) la denominazione, la sede della società e la durata della
società;
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A. Damodaran, Finanza aziendale, Apogeo, Trento 2006, pag. 287
7
Codice Civile, Simone, Titolo V “delle società”, pag. 3041, 2008