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Recentemente, in seguito alla crisi internazionale che ha colpito il mercato 
mondiale, alcuni di questi prodotti, specialmente le polizze c.d. Index linked, 
sono diventati famosi per le ingenti perdite economiche arrecate ai loro 
sottoscrittori.  
In questo lavoro cercheremo di analizzare l’evoluzione di tali prodotti fino 
all’attuale contesto economico, con riferimento alla disciplina normativa, alle 
scelte degli organi di vigilanza, al canale bancario e ad alcuni casi 
giurisprudenziali e di attualità. 
Sembra necessario aggiungere che il tema trattato è estremamente attuale e che 
il quadro offerto dalla disciplina normativa è caratterizzato da una tale novità 
che rende qualsiasi panoramica proposta sensibile di variazione nel prossimo 
futuro, come del resto si è modificata e sviluppata durante la stesura di questo 
elaborato. 
Avendo chiare queste premesse indichiamo in modo riassuntivo i contenuti 
della nostra ricerca.   
Nel primo capitolo, senza voler in alcun modo condurre analisi di tipo 
economico, abbiamo fornito una visione d’insieme del mercato assicurativo 
nazionale relativo al ramo vita (settore delle polizze individuali). Con l’aiuto di 
alcune rappresentazioni grafiche sono stati elencati i dati sulla raccolta premi 
relativa ai prodotti finanziari assicurativi complessivamente collocati, 
comparandoli con quelli distribuiti dal canale Bancassicurativo. Tale analisi, 
svolta su dati Ania, ha condotto all’individuazione degli “operatori di sportello” 
come i principali intermediari delle assicurazioni nel ramo Vita. Riferendoci 
all’intermediario Bancassicurativo, abbiamo specificato ulteriormente la 
composizione della raccolta premi fra le varie tipologie di prodotti distribuiti. 
Dopo la drastica contrazione della raccolta avvenuta nel corso del anno 2008, 
sono stati forniti gli atteggiamenti del mercato in base ai dati relativi ai primi 
mesi del 2009. 
Il secondo capitolo fornisce una ricostruzione storico-evolutiva della normativa 
che ha interessato la distribuzione dei prodotti assicurativi con componente 
finanziaria fino al loro riconoscimento nell’ordinamento italiano. Dalle scelte 
iniziali del legislatore comunitario, volte alla creazione di un mercato unico 
  
9
sulle assicurazioni, siamo passati a considerare i primi orientamenti della 
dottrina sulla nascita dei prodotti assicurativi finanziari, comparandoli con le 
scelte del legislatore nazionale in materia di intermediazione finanziaria. È 
seguita inoltre una sistematica analisi delle principali introduzioni normative ad 
opera del legislatore primario e secondario, nelle quali si è cercato di focalizzare 
l’attenzione sia sulle regole che hanno caratterizzano l’attività delle compagnie 
di assicurazione e dei vari intermediari nel collocamento di tali prodotti, sia 
sulle difficoltà di raggiungere l’uniformazione fra le discipline normative. 
Nel terzo capitolo abbiamo esaminato i più recenti sviluppi della disciplina 
sull’intermediazione dei prodotti finanziari assicurativi ad opera delle Autorità 
di settore. Alcuni dei documenti analizzati sono stati sottoposti ad una fase di 
pubblica consultazione che si è conclusa nei primi mesi del 2009. Nelle linee 
conclusive, considerando la particolare complessità della materia, si è voluta 
fornire un’esemplificazione grafica sia dell’evoluzione normativa sia della 
disciplina applicabile ai diversi intermediari.  
Nel quarto capitolo sono state trattate alcune questioni in materia di vigilanza. 
In particolare, oltre alle dovute classificazioni, ci siamo soffermati sull’analisi 
dei disegni di legge volti alla creazione di un unico soggetto deputato alla 
vigilanza, e sulle conseguenze negative che tali spinte innovative hanno 
esercitato sulle Autorità operanti, soprattutto nei confronti dell’Isvap.  
Il quinto capitolo è stato dedicato alle caratteristiche dei prodotti finanziari 
assicurativi. Più specificamente sono state delineate le fasi che hanno 
caratterizzato il passaggio dai classici prodotti sull’assicurazione vita a quelli 
finanziari assicurativi. Inoltre sono precisate alcune delle regole essenziali che 
le compagnie di assicurazione devono rispettare nella creazione di questi 
prodotti, in particolare per i prodotti linked  e i contratti di capitalizzazione. 
Il sesto capitolo introduce il tema relativo alle reti distributive. L’analisi è stata 
condotta in modo principale sull’evoluzione del canale Bancassicurativo, 
osservando il lento iter legislativo che ha portato al riconoscimento di questa 
importante tipologia di intermediazione. Abbiamo dimostrato come, nonostante 
alcuni importanti contribuiti delle Autorità amministrative di settore, il 
collocamento di prodotti assicurativi mediante il canale bancario sia stato 
  
10
regolamentato in modo compiuto da parte del legislatore solo in tempi recenti. 
In seguito sono state esaminate le questioni (anche giurisprudenziali) relative 
alle difficoltà di interpretazione della nuova disciplina normativa che hanno 
fatto inizialmente presupporre un divieto di collaborazione tra intermediari; ed 
inoltre sono state analizzate le finalità che il legislatore ha voluto raggiungere 
limitando la distribuzione ai soli prodotti standardizzati. 
Il settimo capitolo sviluppa i profili di maggiore attualità. Sono state riportate le 
prime sentenze in materia di prodotti finanziari assicurativi. In fase di studio ed 
in corso di stesura dell’elaborato si sono verificati alcuni eventi negativi che 
hanno portato sulle scene odierne le problematiche relative alla collocazione di 
questi prodotti. Questo spiega la redazione di un paragrafo dedicato alle 
“Questioni da risolvere”, e di un ulteriore spazio dedicato ad un’intervista di 
taglio giornalistico al Responsabile per la tutela del risparmio di una delle più 
importanti associazioni dei consumatori, l’Aduc.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
11
CAPITOLO 1 
 
 
IL MERCATO DEI PRODOTTI FINANZIARI ASSICURATIVI  
 
 
 
1.1. Premessa  
 
 
Difficile individuare con certezza la data in cui è possibile seriamente parlare 
di un mercato di prodotti finanziari assicurativi. Di sicuro questi prodotti sono 
da sempre considerati una categoria del settore vita del mercato assicurativo. 
Sono infatti prodotti assicurativi che, nel tempo, si sono evoluti grazie ad un 
considerevole aumento degli elementi strutturali dedicati alle componenti 
finanziarie e di risparmio.  
Una vera e propria definizione di prodotto finanziario assicurativo è stata data 
solo recentemente
1
, e grazie ad essa oggi è possibile ricondurre le polizze 
linked e i contratti di capitalizzazione in un mercato dai contorni definiti.  
Tali prodotti (soprattutto le polizze linked), per la loro natura prevalentemente 
finanziaria, sono stati distribuiti attraverso il canale bancario che, grazie ad 
accordi di c.d. Bancassicurazione
2
, ha potuto disporre di questi prodotti e farli 
conoscere al grande pubblico. 
L’unione determinatasi ha portato al successo sia il canale bancario, divenuto 
in pochi anni il primo intermediario nella distribuzione vita, sia i prodotti 
finanziari assicurativi, che hanno guadagnato una consistente fetta di mercato 
nella raccolta premi ramo vita.  
La bancassicurazione segna il suo ingresso in Italia all’incirca negli anni 
novanta; a partire da questa data infatti le compagnie di assicurazione e le 
                                                 
1
 Il Regolamento Consob n. 16190, art. 83, comma 1, lett. a) include nella definizione di 
“Prodotti finanziari assicurativi” «Le polizze e le operazioni di cui ai rami vita III e V […]» 
che corrispondono alle polizze vita c.d. linked e ai prodotti di capitalizzazione. 
2
 Di Bancassicurazione parleremo più diffusamente nel capitolo VI. Qui è intesa come 
distribuzione di prodotti assicurativi attraverso gli sportelli bancari e postali.  
  
12
banche hanno creato nuovi legami nella speranza, per le prime, di sviluppare le 
vendite e contenere i costi di distribuzione e, per le seconde, di ampliare a 
favore dei clienti la propria gamma di servizi e prodotti ed ottenere ovviamente 
delle provvigioni sulle vendite.  
La scelta dei prodotti si è orientata sul settore vita per due motivi fondamentali: 
innanzitutto tali prodotti, per loro natura, erano maggiormente conciliabili alle 
attività bancarie, si pensi ad esempio alle polizze vita caso morte collegate ad 
un contratto di mutuo, secondariamente erano quelli in cui era riscontrabile una 
valorizzazione della componente di risparmio, da qui l’ulteriore affinità con i 
prodotti ricercati dalla clientela degli istituti di credito. 
Per quanto riguarda il profilo storico-economico, la crescita della quota dei 
bancassicuratori nel mercato vita è passata dall’8% nel 1992 ad oltre il 60% 
nel 2001, mentre alcuni dei prodotti oggetto della nostra analisi, le Unit linked 
e le Index linked, comparendo la prima volta in Italia nel 1995, sono arrivate ad 
ottenere il 45% del comparto vita nel 1998 e addirittura il 70% nel 2000, per 
poi subire una leggera flessione nel 2001 complice l’andamento dei mercati 
azionari influenzato negativamente dal deteriorarsi della congiuntura 
economica internazionale.
3
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                 
3
 Dati forniti da P. AICARDI, M. POMPELLA, Innovazione, strategie ed esperienze nel settore 
assicurativo. Dalla bancassicurazione al «private insurance», Torino, Giappichelli Editore, 
2007, p. 42