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INTRODUZIONE 
  Vladimir Semenovič Vysockij è stato una figura veramente 
significativa per la generazione degli anni „60-„80. La sua immensa 
fama è legata non soltanto al suo straordinario talento di cantautore, 
ma, soprattutto, al fatto che egli divenne la voce dei suoi 
contemporanei, che incarnò liricamente sia la coscienza corale della 
Russia intera, sia l‟esistenza di ogni singolo cittadino russo e la sua 
opposizione energica alla vita di quegli anni difficili.  
L‟estetica della canzone d‟autore russa vede in Vysockij il suo 
interprete più geniale. In lui si combinano ecletticamente le qualità più 
disparate: talento poetico, una mente acuta, talento recitativo, la voce 
dal caratteristico timbro rauco e molte altre ancora, tutte qualità che 
gli permisero di conferire alla canzone d‟autore un carattere 
completamente rinnovato. Si dedicò alla composizione di canzoni e 
poesie ispirate alla tradizione nazionale russa, come anche al rock, alla 
cultura dei bassifondi e alla romanza zigana. 
Tuttavia, ciò che preme sottolineare in questo contesto è la sua 
abilità nell‟arricchire la lingua poetica, racchiudendo in essa gli stili 
più vari e, soprattutto, portando avanti una vera e propria rivoluzione; 
abile nel manipolare la lingua russa, egli conduce un‟opera di 
rinnovamento in quell‟ambito linguistico che, tradizionalmente,
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racchiude in sé la storia dei valori e delle attività di un popolo: la 
fraseologia. I fraseologismi, com‟è noto, rappresentano delle 
combinazioni di parole caratterizzate da livelli variabili di ristrettezza 
e di idiomaticità. La maggior parte di essi ha origini antichissime e 
rappresenta il sintomo di una fase intermedia dello sviluppo della 
lingua, considerando che molti dei significati veicolati dai 
fraseologismi appaiono inspiegabili alla luce del moderno stadio di 
sviluppo della lingua stessa. Essi, perciò, rappresentano lo specchio 
linguistico delle attività e degli usi delle generazioni precedenti.  
In questo senso, appare molto interessante il rinnovamento 
linguistico operato dall‟autore: attraverso vari procedimenti, egli 
modifica il patrimonio fraseologico della lingua russa, spinto da 
motivi di diversa natura; la prima motivazione è di carattere 
prettamente linguistico: il poeta intende personalizzare il repertorio 
fraseologico della propria lingua al fine di renderlo maggiormente 
espressivo e di raggiungere scopi pragmatici ben determinati, come si 
avrà modo di vedere nelle pagine seguenti. La seconda motivazione è 
di carattere generale ed è rintracciabile sia nei tratti peculiari del 
genere della canzone d’autore sia nella concezione della vita propria 
del poeta: il senso di ribellione e di protesta che caratterizza i bardi del 
XX secolo, e in particolare il bardo Vysockij, si concreta tanto in una
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condotta di vita tutt‟altro che edificante, quanto nello sfruttamento e 
nella manipolazione dei mezzi espressivi offerti dalla lingua russa.  
Il presente lavoro è organizzato nel modo seguente: nel primo 
capitolo si affronta il tema della canzone d’autore russa; ci si sofferma 
in particolare sulla genesi storica del genere, sull‟individuazione delle 
principali caratteristiche estetiche e dell‟ambito sociale e politico nel 
quale esso si diffonde e sulle modalità di diffusione e di trasmissione 
delle canzoni messe in atto dagli interpreti e dal pubblico di 
ascoltatori. 
Seguirà un secondo paragrafo contenente alcuni cenni alla vita e 
all‟attività di Vladimir Vysockij, con particolare attenzione alle 
tematiche affrontate nelle poesie e nelle canzoni nel corso della sua 
attività ventennale. 
Il secondo capitolo è incentrato sul concetto di fraseologismo. A 
un primo paragrafo, riguardante la definizione del termine e 
l‟individuazione dei tratti che caratterizzano questa tipologia 
linguistica, segue un secondo, in cui si descrive il patrimonio 
fraseologico della lingua russa: all‟inizio del paragrafo i costrutti 
fraseologici sono classificati in base alla loro origine, mentre nella 
parte finale ci si sofferma sulle classificazioni tipologiche delle
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combinazioni lessicali operate da Ch. Bally e, in seguito, da V.V. 
Vinogradov.   
Il terzo e ultimo capitolo contiene l‟analisi dell‟attività poetica 
di Vladimir Vysockij, intrapresa sulla base delle procedure 
d‟introduzione nel testo dei fraseologismi e dei procedimenti di 
modificazione. A un‟introduzione sul ruolo della fraseologia nella 
produzione poetica vysockijana, seguono una serie di paragrafi, in cui 
il repertorio fraseologico vysockijano è classificato e analizzato. La 
classificazione è operata sulla base di un criterio preciso: la natura 
delle modifiche introdotte dall‟autore. La prima delle procedure di 
modifica consiste nell‟alterazione della forma del fraseologismo, 
alterazione che non ne compromette il contenuto semantico; la 
seconda procedura consiste nella creazione di nuovi costrutti 
fraseologici sulla base di altri esistenti; la terza procedura può essere 
definita come “scomposizione” o “rielaborazione” dei fraseologismi, 
che si esplica in modi diversi: attraverso una manipolazione semantica 
che porta al sovrapporsi dei significati metaforico e diretto; attraverso 
l‟utilizzo della forma fraseologica che veicola un significato non 
fraseologico; in altri casi si attua una rievocazione del fraseologismo o 
una sua interpretazione, entrambe realizzate attraverso l‟inserimento 
nel testo poetico di singoli componenti del fraseologismo.
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In appendice è inserito un glossario contenente i fraseologismi 
tratti dalle composizioni vysockijane e la loro versione d‟uso comune 
fra i parlanti. 
Il presente lavoro ha come punto di partenza l‟individuazione e 
l‟analisi dei costrutti fraseologici all‟interno di un corpus di poesie e 
di canzoni del repertorio vysockijano. 
 Gli obiettivi posti sono i seguenti: individuare determinate 
procedure di modifica dei fraseologismi; evidenziare il loro carattere 
sistematico (non occasionale); rilevare il raggiungimento di scopi 
pragmatici differenti secondo il metodo di alterazione del 
fraseologismo utilizzato.  
I risultati ottenuti in seguito alla ricerca e all‟analisi dei costrutti 
fraseologici all‟interno della produzione di Vladimir Vysockij 
possono essere così sintetizzati: i costrutti fraseologici sono, per loro 
natura, delle combinazioni lessicali portatrici di significati codificati 
dalla tradizione, che vanno interpretati tenendo conto della 
dimensione diacronica del sistema linguistico, vale a dire 
dell‟evoluzione della lingua stessa, affinché la loro interpretazione 
risulti trasparente. Essi sono, inoltre, possono essere paragonati a dei 
pacchetti linguistici, pronti all‟uso, che assicurano precisione e 
colorito all‟espressione dei concetti. Perciò, le loro caratteristiche
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principali potrebbero essere l‟espressività e l‟esattezza di esposizione. 
Tuttavia, il poeta-cantante Vysockij ha ritenuto necessario adeguare e 
piegare alle proprie esigenze espressive il repertorio fraseologico della 
lingua russa. In tutti i casi analizzati è stato evidenziato che la 
modifica dei costrutti fraseologici due scopi ben precisi: in primo 
luogo, essa fa sì che la loro presenza all‟interno del testo poetico sia 
perfettamente motivata; in altre parole, attraverso i procedimenti di 
modifica, il poeta giustifica pienamente l‟impiego dei costrutti 
adeguandoli al contesto poetico; in secondo luogo, l‟alterazione dei 
fraseologismi porta a un incremento della portata espressiva dei 
costrutti, incremento che può concretizzarsi nella creazione di un 
effetto - sorpresa nel lettore / ascoltatore; nella realizzazione di effetti 
comici, tragici o ironici; nei giochi di parole, basati spesso 
sull‟assonanza dei termini. Inoltre, attraverso la modifica delle forme 
linguistiche, l‟autore stabilisce con il lettore una relazione di assoluta 
complicità, che pone il lettore nelle condizioni di comprendere 
qualunque impiego insolito del codice linguistico.
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CAPITOLO 1 
LA CANZONE D’AUTORE RUSSA E LA FIGURA DI 
VLADIMIR S. VYSOCKIJ 
 
1.1. La canzone d’autore russa 
La canzone d’autore (avtorskaja pesnja o bardovskaja pesnja) è 
un genere moderno di poesia orale, più precisamente cantata, diffusosi 
in Russia tra gli anni ‟50 e „60 del XX secolo negli ambienti della 
cultura informale degli studenti e dei giovani intellettuali.         
Una definizione del concetto di canzone d’autore, che possa 
servire da punto di partenza teorico e metodologico, è stata elaborata 
da I. A. Sokolova:  
[…] La canzone d‟autore è quel tipo di canzone nata tra gli 
intellettuali nel corso del cosiddetto “disgelo” ponendosi chiaramente 
in contrasto con canzoni d‟altro genere. In questo tipo di attività 
un‟unica persona racchiude in sé (di regola) le figure dell‟autore della 
melodia, dell‟autore dei versi, dell‟interprete e dell‟accompagnatore. 
Per questo appaiono dominanti il testo poetico e, soggetti a esso, il 
testo musicale e le modalità di esecuzione. Importanti caratteristiche 
aggiuntive sono un incipit personale, una propria tradizione originale, 
l‟estetica, la stilistica e la poetica della canzone d‟autore
1
. 
  
   Individuiamo in questa definizione una serie di momenti 
chiave: in primo luogo, l‟indicazione dei condizionamenti storico-
                                                           
1
 Sokolova, I. A., Avtorskaja pjesnja: ot fol’klora k poezii, Moskva, GKZM, V. S. Vysockogo, 2002, p. 52.
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sociali, letterari e culturali sullo sviluppo della canzone d’autore; in 
secondo luogo, l‟utilizzo di linee di demarcazione tra la canzone 
d’autore e i fenomeni poetici tipologicamente affini, come 
l‟estradnaja pesnja
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 e la poesia di massa; in terzo luogo, la specificità 
del carattere “sintetico” dell‟attività del cantautore; in quarto luogo, 
l‟individuazione dei tratti caratteristici della poetica e della lingua dei 
testi d‟autore, generati non solo dall‟irripetibile individualità creativa 
dell‟artista, ma anche dalle peculiarità tipologiche del pubblico e del 
contesto in cui essa prende vita.  
In realtà, le origini della canzone d‟autore sono individuabili, 
seppur con qualche riserva, nei canti epici antichi, che implicavano 
l‟unicità dell‟“autorialità”, l‟interpretazione e l‟accompagnamento 
musicale con strumenti a corda, elemento che permise al verso poetico 
di diventare “cantabile” e che diede l‟avvio a un eventuale 
coinvolgimento degli ascoltatori.  
A tal proposito appare interessante l‟ipotesi avanzata da O. J. 
Šilina
3
, la quale fornisce un confronto tra la poesia dei moderni 
cantanti - poeti e gli skomorochi
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, la cui peculiarità risiedeva nel 
                                                           
2
 Estradnaja pesnja: l‟espressione deriva da estrade, termine francese con cui in Russia si 
definisce il “teatro di varietà”. 
3
 Šilina, O. J., Čelovek v poetičeskom mire Vladimira Vysockogo. //Mir Vysockogo: Issledovanija i 
materialy, Moskva, 1999. 
4
 Il termine skomoroch designa il menestrello professionista dell‟antica Rus‟ di Kiev e di Mosca, la 
cui presenza appare già attestata nei documenti dell‟XI secolo. Il suo ruolo era legato alla