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INTRODUZIONE 
 
L‟economia mondiale sta mutando i suoi equilibri e i paesi che fino a pochi anni fa erano chiamati 
emergenti stanno sempre più avvicinandosi agli stati definiti sviluppati, tra questi paesi primeggia la 
Repubblica Popolare Cinese. 
Questa nazione che ha accresciuto i suoi indici economici in modo esponenziale negli ultimi venti anni, 
è riuscita anche ad ospitare l‟evento sportivo più seguito e più importante al mondo: i Giochi Olimpici. 
Forse fino a pochi anni fa nessuno avrebbe mai pensato che la fiamma olimpica potesse accendersi in 
Cina a causa della sua arretratezza economica, della sua chiusura al mondo esterno, del suo clima 
politico poco collaborativo e dell‟esistenza della censura, l‟interesse è quindi nato per cercare di 
comprendere come questo sia stato possibile, in che modo Pechino sia riuscita a battere città come 
Parigi o Toronto nell‟assegnazione olimpica. 
Il percorso di studi che ho seguito in questi anni mi ha consentito di approfondire materie aziendali, 
economiche e insegnamenti di natura geografica. Ho avuto quindi l‟opportunità di studiare a lungo, e 
sotto diversi profili la Cina, tanto da volere tentare di analizzare questo paese anche rispetto ad un 
evento sportivo - i Giochi Olimpici - che ha avuto rilevanza economica, politica, sociale e turistica per 
l‟intero mondo cinese. 
Prima di procedere alla disanima di questo tema, nel capitolo 1 ho preso in esame il movimento 
olimpico moderno, per cercare di chiarire come sia nato e quale filosofia vi sia alla sua base, passando 
poi in rassegna gli organi da cui è composto per comprendere la sua organizzazione. Particolare 
attenzione è stata posta all‟analisi dello Statuto Olimpico, per capire ed illustrare le procedure di 
elezione necessarie per la scelta della città in cui vengono ospitati i Giochi. 
Nella parte finale del primo capitolo notevole attenzione viene posta all‟esposizione del modo in cui il 
Movimento Olimpico riesce a finanziarsi per realizzare ogni due anni un evento sportivo di tale portata, 
elementi importanti di questa illustrazione sono stati i documenti ed i progetti del marketing olimpico. 
Nel secondo capitolo si sono fornite alcune informazioni e dati rilevanti sullo sviluppo dell‟economia 
cinese, sulla sua crescita ed in particolare sulla sua apertura al mondo, con l‟intento di cogliere come i 
mutamenti socio-economici hanno favorito la proposta di candidatura. 
Sono state analizzate la crescita economica e le riforme adottate dal paese sul piano industriale, 
finanziario e del commercio con l‟estero, illustrando il modo in cui la Cina ha modificato, e sta ancora 
modificando, la propria economia e il proprio sistema politico. Nel testo emergono le considerazioni 
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del premio nobel per l‟economia Stiglitz, espresse nel suo libro “Globalization and Its Discontents”, 
sulle modalità intraprese dalla Cina per il passaggio da un‟economia pianificata ad un‟economia di 
mercato. Stiglitz si dichiara contrario alla terapia d‟urto, considerata dal Fondo Monetario 
Internazionale più efficiente nel lungo periodo, che avrebbe permesso una liberalizzazione del mercato 
ed un‟apertura al resto del mondo rapida ma problematica soprattutto nel breve periodo; l‟economista 
propende, invece, per un atteggiamento più graduale, come quello che la Cina ha intrapreso, questo 
avrebbe permesso al paese di riuscire ad ottenere vantaggi sia nel breve che nel lungo periodo, avendo 
la possibilità di controllare meglio le situazioni di criticità che via via sarebbero potute emergere, come 
ad esempio l‟inflazione. 
Pechino, nella sua storia recente, ha partecipato due volte alla procedura di selezione per aggiudicarsi la 
possibilità di ospitare i Giochi Olimpici, la prima volta nel 1993 per le Olimpiadi 2000, ospitate poi da 
Sydney, e successivamente nel 2001 per le Olimpiadi 2008. Nel terzo capitolo sono state analizzate le 
fasi di selezione che Pechino ha dovuto affrontare nel 2001, ed i progetti di investimento che aveva 
dichiarato di voler realizzare. 
L‟analisi del budget inserito nell‟offerta olimpica ha mostrato la grande attenzione che la città cinese ha 
dovuto porre per la problematica dell‟inquinamento ambientale cittadino e per la risoluzione dei 
problemi di trasporto, collegati alla possibile congestione del traffico, nell‟area del circuito olimpico. 
Nella parte finale di questo lavoro sono stati analizzati i due documenti redatti dalle Commissioni di 
Valutazione del Comitato Olimpico Internazionale: il “Report IOC Enquiry Commission for the Games 
of the XXVII Olympiad 2000” e il “Report of the IOC Evaluation Commission for the Games of the 
XXIX Olympiad in 2008”. In questo modo è stato possibile comprendere i punti di forza e di debolezza 
delle due rispettive offerte olimpiche cinesi. Dall‟analisi emerge come nel 1993 Pechino non fosse 
ancora pronta a mostrarsi al mondo e ad accogliere i Giochi Olimpici. Nel periodo trascorso tra il ‟93 
ed il 2001 la Cina ha incrementato ulteriormente il proprio sviluppo economico e la propria apertura nei 
confronti dell‟occidente, ma soprattutto è riuscita a migliorare la propria prospettiva, riuscendo ad 
entrare nell‟ottica delle esigenze del Comitato Olimpico Internazionale, cercando di soddisfarne al 
meglio le richieste. L‟IOC richiede, alle città in gara, molti sforzi, su vari fronti: a livello economico 
prima di tutto, ma anche a livello di sicurezza, di attenzione per l‟ambiente e cerca di premiare e 
selezionare quei paesi che dimostrano di possedere un eccellente sistema organizzativo. Il Comitato, 
forse un po‟ tra le righe, richiede anche che le città concentrino le proprie attenzioni sugli atleti che, 
provenendo da tutte le parti del mondo, in quelle due settimane, dovrebbero sentirsi come a casa 
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propria, ricevendo un‟adeguata accoglienza e riuscendo così a dare il meglio di sé per rappresentare il 
proprio paese natale. 
Pechino è riuscita a migliorare quei progetti che non erano stati accettati dalla Commissione del 1993 
ed è anche riuscita ad accettare che il mondo entrasse sul suo territorio, accogliendolo al meglio. 
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1.IL MOVIMENTO OLIMPICO MODERNO 
 
1.1 LA NASCITA DEL MOVIMENTO OLIMPICO MODERNO 
Quando Pierre de Coubertin annunciò a Parigi, in una sera d‟inverno del 1892, l‟imminente 
reintroduzione dei Giochi Olimpici, tutti i presenti applaudirono ma nessuno poteva immaginare i 
numerosi progetti necessari per far rivivere gli antichi Giochi, per nominare un comitato incaricato di 
organizzarli e per creare un movimento olimpico internazionale.  
Il Comitato Olimpico Internazionale (Comitè International Olympique, CIO o International Olympic 
Committee, IOC) è nato il 23 giugno 1894; la prima olimpiade moderna si è tenuta ad Atene a partire 
dal 6 aprile 1896, a decorrere da questa data i Giochi si sono svolti ogni quattro anni nel rispetto del 
concetto che collega al termine Olimpiadi un periodo di quattro anni che inizia con l‟apertura dei 
Giochi Olimpici e termina con la cerimonia di apertura dei Giochi successivi; infine il Movimento 
Olimpico è nato forse proprio in quella notte del 1892 e ha continuato a crescere ininterrottamente fino 
ad oggi. (IOC, 2000a) 
Le Olimpiadi si basano sull‟idea di uguaglianza che trae origine dalla pratica sportiva, rappresentano 
una filosofia di vita che esalta ed unisce, in un insieme bilanciato, le qualità del corpo, della volontà e 
della mente. (IOC, 2007a) 
Il Movimento Olimpico è definito come il movimento guidato dal Comitato Olimpico Internazionale e 
rappresentato dai Giochi Olimpici, dalle organizzazioni, dagli atleti e dalle altre persone che accettano 
l‟autorità dello statuto olimpico. Il suo obiettivo ufficiale è quello di contribuire alla costruzione di un 
mondo migliore educando i giovani attraverso la pratica sportiva senza discriminazioni di nessun tipo, 
in uno spirito di amicizia, solidarietà e di gioco leale per la realizzazione di un mondo di pace. (IOC, 
2007a) 
Le tre maggiori organizzazioni che formano il Movimento Olimpico sono il Comitato Olimpico 
Internazionale, le Federazioni Internazionali (International Federation, IFs) e i Comitati Olimpici 
Nazionali (National Olympic Committee, NOCs), in aggiunta a queste, il Comitato Organizzatore dei 
Giochi Olimpici (Organising Committee of the Olympic Games, OCOG). 
Il Movimento è però formato anche dalle associazioni nazionali, dai club e dalle persone appartenenti 
alle IFs e ai NOCs, in particolare gli atleti, il cui interesse costituisce l‟elemento fondamentale 
dell‟azione del Movimento. (IOC, 2007a) Inoltre, sono incluse altre numerose organizzazioni e 
programmi riconosciuti dall‟IOC: la fondazione Museo Olimpico (Olympic Museum, OM) che svolge il 
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compito di descriverne la storia e lo sviluppo e di creare collegamento tra il movimento, l‟arte e la 
cultura per persone specializzate nell‟ambito sportivo e per il pubblico di tutto il mondo.  
La Fondazione Olimpica (Olympic Foundation, OF) che svolge attività di supporto per il CIO per le 
aree che riguardano la cultura, l‟educazione e lo sport, entrambe queste fondazioni sono previste da un 
provvedimento del Codice Civile Svizzero che ha affidato loro questi compiti attraverso il Comitato 
Olimpico. 
Il programma di Solidarietà Olimpica (Olympic Solidarity, OS) è stato sviluppato in modo congiunto 
dal CIO e dai NOCs, le proposte sono quelle di assistere ai riconoscimenti ufficiali dei NOCs per 
aiutarli a adempiere la loro missione e di inviare gruppi di rappresentanza nazionale alle Olimpiadi 
invernali ed estive per poi promuovere l‟ideologia olimpica nei rispettivi paesi.  
I servizi di telecomunicazione e marketing del CIO (IOC International Television and Marketing 
Services, IOCT & MS) sono stati costituiti dal comitato nel 2005 dopo l‟accentramento della 
responsabilità per le trasmissioni Olimpiche e per il marketing e dopo l‟acquisizione di un‟agenzia, la 
Meridian Management SA, che si occupa del marketing olimpico in esclusiva.  
Il programma che comprende i partner olimpici (The Olympic Partners, TOP) racchiude le 
sponsorizzazioni a livello mondiale gestite dal IOCT & MS; il servizio olimpico di radiotrasmissione 
(Olympic Broadcasting Services SA, OBS) è una società che fornisce tutti i servizi relativi alla 
costituzione e alla gestione della funzione di diffusione informazioni durante i Giochi Olimpici; il 
servizio della diffusione della conoscenza dei Giochi Olimpici (The Olympic Games Knowledge 
Services SA, OGKS) è una società che aiuta il CIO nel trasferimento di conoscenze ed esperienze tra i 
diversi comitati organizzativi olimpici.  
La casa internazionale dello sport (La Maison du Sport International SA, MSI) ha sede a Losanna e si 
tratta di un ufficio di recente costruzione di proprietà della città di Losanna, del Cantone di Valdo e del 
CIO che riesce a portare insieme sotto un unico tetto diversi giocatori provenienti da amministrazioni 
sportive internazionali di tutto il mondo, in particolare da 20 quartieri generali delle IFs e da 10 società 
attive nel campo dello sport.  
Le attività delle organizzazioni e dei programmi citati sono combinate con quelle del Comitato 
Olimpico Internazionale sulla base del fatto che quest‟ultimo possiede quote di maggioranza o di 
controllo nei consigli di amministrazione di ogni organizzazione o programma. (IOC, 2006; 
Theodoraki, 2007)  
I Giochi Olimpici sono competizioni tra singoli atleti o tra squadre e non tra i paesi che vi partecipano, 
questa è sempre stata una delle idee cardine nella mente di Pierre de Coubertin che è riuscito a 
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trasferirla nella competizione olimpica; gli stati hanno il compito di riunire gli atleti designati dai 
rispettivi Comitati Olimpici Nazionali e la cui partecipazione è stata accettata dal Comitato Olimpico 
Internazionale, i partecipanti ai Giochi competono poi sotto la direzione tecnica delle Federazioni 
Sportive Internazionali dello sport per cui gareggiano.  
Lo statuto olimpico indica tra i suoi principi fondamentali la pratica dello sport come diritto umano, ed 
in particolare dice che ogni individuo dovrebbe avere la possibilità di praticare sport, senza 
discriminazioni di nessun tipo e nell‟ideologia dello spirito olimpico, che richiede comprensione 
reciproca in uno spirito amicizia, solidarietà e gioco leale. (IOC, 2007a) 
“Tutti gli sport per tutti; questa è sicuramente una frase che la gente considera, scioccamente, utopia, 
questa prospettiva, però non mi preoccupa, l‟ho ponderata e studiata a lungo e so che è giusta e 
possibile”, questo scriveva Pierre de Coubertin sul Lausanne Gazette il 13 gennaio 1919 ed il futuro gli 
darà ragione. (IOC, 2000a)  
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1.2 IL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE 
La fondazione del Comitato Olimpico Internazionale avvenne il 23 giugno 1894, a conclusione di un 
congresso presso l‟Università Sorbona di Parigi, dove Pierre de Coubertin aveva presentato al pubblico 
la sua idea di utilizzare lo sport come strumento per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli, 
venne qui stabilito che la prima Olimpiade moderna si dovesse tenere ad Atene, l‟antica patria dei 
Giochi, due anni più tardi. 
Nella sua storia il CIO ha visto succedersi otto presidenti: il primo fu il greco Demetrios Vikelas (1894-
1896), seguito poi dal fondatore del movimento Pierre de Coubertin (1896-1925), succeduto dal belga 
Henri de Baillet-Latour (1925-1942), dopo una pausa causata dall‟evento bellico mondiale fu eletto lo 
svedese Sigfrid Edström (1946-1952), lo statunitense Avery Brundage (1952-1972), l‟irlandese Lord 
Killanin (1972-1980) cui seguì lo spagnolo Juan Antonio Samaranch (1980-2001), il presidente che più 
ha influito sulla crescita dei Giochi Olimpici aprendoli, progressivamente, agli sponsor, ai media e agli 
atleti professionisti. Dal 16 luglio 2001 l‟attuale presidente è il belga Jacques Rogge.  
Il presidente viene eletto dai membri dell‟organizzazione con scrutinio segreto, il suo mandato dura 
otto anni e può essere rinnovato solo una volta per altri quattro anni; durante la loro durata in carica 
vengono affiancati da un vice presidente eletto dall‟assemblea, il suo mandato però è limitato a quattro 
anni e, attualmente, il vice presidente del Comitato è il tedesco Thomas Bach eletto nel 2006. (IOC, 
2008a) 
Con sede a Losanna, questa organizzazione internazionale, non governativa e senza scopo di lucro, si 
adopera per dirigere il Movimento Olimpico in accordo con il suo statuto (la codificazione dei 
fondamentali principi, regole e leggi adottate dall‟IOC), governa le organizzazioni e le operazioni del 
Movimento Olimpico e stipula le condizioni per la celebrazione dei Giochi. (IOC, 2007a) 
La sua missione è promuovere l‟ideologia olimpica nel mondo e dirigere il Movimento Olimpico, per 
raggiungere i suoi obiettivi il Comitato incoraggia e supporta: 
- la promozione dell‟etica sportiva e delle donne nello sport a qualsiasi livello,  
- lo sviluppo di tutti gli sport e della competizione,  
- le misure di protezione della salute degli atleti,  
- gli sforzi delle organizzazioni sportive e delle autorità pubbliche nel provvedere al futuro 
sociale e professionale degli atleti, 
- iniziative che uniscano lo sport alla cultura e all‟educazione, le attività dell‟Accademia 
Olimpica Internazionale (IAO) e delle altre istituzioni che si dedicano all‟educazione olimpica,