2
Introduction 
 
 
The training's job discussed in this thesis consists in the assembling and 
measurement of the electrical parameters of a prototype of a microstrip array of 
aperture-coupled patches for UMTS Base Stations, operating in the three bands 
UMTS I, ISM and UMTS II. Such antenna comes from a project developed by the 
collaboration between the Department of Information Engineering of the 
University of Pisa and Selenia Mobile S.P.A. The prototypes (two, as we are 
going to see) have been realized following the plan’s datas came from the 
Laboratory of Electromagnetism of the University of Pisa, with Prof. Ing. Paolo 
Nepa as supervisor.  
 
In particular, the job I have executed has been the following:  
 assembling the two prototypes of the antenna 
 updating and integrating of new ruotines in the control software for the 
measurement’s instrumentation (developed in LabVIEW) 
 doing measurements on the antenna ("S" parameters, radiation patterns 
and gain)  
 
All the job has been carried out like an activity of training in the company RTW 
Ride The Wave S.r.l, of Navacchio (Pisa), reference Ing Andreina Armogida. 
RTW is a private Company, spin-off of the University of Pisa, operating in the 
area of electromagnetics engineering, planning, measuring and testing of antennas 
and others components operating at microwaves frequencies. 
 
The thesis developes the folowing subjects: 
 
 Description about the antenna  prototype 
 Description about measurement sites 
 Used instrumentation 
 Used Software (LabVIEW) 
 Measurements 
 Conclusions 
 Appendix: Short introduction to “Smart Antenna” 
 
List of the acronyms used in the text: 
 
 AUT  Antenna Under test 
 DUT  Device Under test  
 PCB  Printed Circuit Board 
 RL  Return Loss 
 VNA  Vector Network Analyzer 
 UMTS  Universal Mobile Telecommunication Systems 
 ISM  IndustryScientific and Medical 
 3
1 Descrizione dell’antenna 
 
 
1.1 Introduzione [1] [6] 
 
L’antenna in questione è un Array 4x4 in microstriscia, in doppia polarizzazione   
- 45° / + 45°, che funziona nelle tre bande operative UMTS I, ISM e UMTS II (nel 
grafico sottostante di Figura 1 si possono vedere le bande in cui viene utilizzata). 
 
 Figura 1 – Bande frequenziali dell’antenna 
 
Sono stati assemblati due prototipi: entrambi si basano su un identico circuito di 
distribuzione del segnale, realizzato in microstriscia su una struttura multistrato. Il 
primo prototipo (Tipo I) riproduce esattamente i dati di progetto forniti 
dall’Università di Pisa, il secondo prototipo (Tipo II) è frutto dell’attività di 
ottimizzazione del primo mediante misure al banco e presenta alcune variazioni 
che consentono di migliorare le prestazioni complessive dell’antenna nelle tre 
bande operative. Nel capitolo 5 è spiegata anche la procedura utilizzata per 
ottenere il prototipo ottimizzato. 
 
 
1.2 Descrizione 
 
L’antenna è costituita essenzialmente da tre componenti: 
 Il circuito stampato (PCB) a tre livelli di metallizzazione (una per ciascun 
lato del PCB più una interna), sul quale è presente la microstriscia per 
l’alimentazione degli elementi radianti 
 Gli elementi radianti, ovvero i patch metallici sospesi sul lato superiore del 
PCB 
 Il piano metallico sul lato inferiore del PCB 
 
L’array è costituito da 4 colonne spaziate di d
H
= 85 mm, ciascuna delle quali è 
costituita di 4 elementi radianti allineati in verticale con spaziatura d
V
= 105 mm e 
alimentati in parallelo mediante una rete a  microstriscia. L’elemento radiante è 
costituito da due patch quadrati in configurazione “stacked” (cioè uno sopra 
l’altro) e ruotati di 45° rispetto alla direzione d’allineamento. L’antenna opera in 
polarizzazione doppia -45°/+45° rispetto alla verticale e presenta in totale 8 porte, 
2 per colonna. Gli elementi sono alimentati in microstriscia tramite una rete di 
distribuzione del segnale su una struttura a doppio strato.  
Up-link
1.920 2.690 
GHz
UMTS I UMTS II ISM
1.980 
Down-link
2.110 2.170 2.400 2.485 
Up-link Down-link
2.500 2.570 2.620 
 4
In Figura 2 è schematizzato il modello dell’array, dove sono state evidenziate 
colonne e polarizzazioni. 
 
 
Figura 2 – Schema dell’array 4x4 in doppia polarizzazione    
 
Per riferirsi alle diverse porte si farà uso della notazione definita di seguito. Come 
illustrato in Figura 2, le colonne vengono identificate con le lettere A, B, C e D a 
partire dalla prima di sinistra e procedendo verso destra. Ciascuna colonna ha due 
porte di ingresso, una per polarizzazione, di cui si indica con “porta 1” quella 
relativa alla polarizzazione “E-45°” e con “porta 2” quella relativa alla 
polarizzazione “E+45°”. Per indicare una porta di ingresso si farà riferimento alla 
polarizzazione (1 o 2) e alla lettera che identifica la colonna (A, B, C o D), p.es. la 
porta “Input 2C” indica la porta in polarizzazione E+45° sulla colonna C.  
Colonna A Colonna B Colonna C Colonna D 
V
H
E+45°E-45°
E  45° E +45° 
Input 1B 
(E  45°) 
Input 2C 
(E +45°) 
Input 1C 
(E  45°) 
Input 2D 
(E +45°) 
Input 1D 
(E  45°) 
d
H 
= 85 mm
Input 2A 
(E +45°) 
Input 1A 
(E  45°) 
Input 2B 
(E +45°)
d
V 
= 105 mm
 5
1.2.1 Caratterizzazione del singolo elemento radiante 
 
L’elemento singolo dell’antenna è costituito da una microstriscia su entrambi i lati 
del layer PCB e l’elemento radiante consiste in una coppia di patch quadrati in 
alluminio sospesi “in aria” sopra la microstriscia (configurazione stacked). Il 
substrato per la microstriscia è stato scelto di materiale Arlon AD 300 che 
possiede una costante dielettrica relativa Η
r
=3.  
I due patch sono alimentati elettromagneticamente con una tecnica di 
accoppiamento ad apertura che verrà ora descritta. Le linee di alimentazione in 
microstriscia presenti sui due lati del PCB, sono rispettivamente le fonti per i due 
tipi di polarizzazioni ortogonali, una alimenta la polarizzazione a –45°, l’altra la 
polarizzazione a +45°. All’interno del piano del PCB sul quale sono stampate le 
microstrisce, è presente una terza metallizzazione interna (piano di massa) nella 
quale sono presenti due aperture ortogonali, posizionate proprio nel punto in cui 
verranno posizionati i patch, ognuna delle aperture caratterizza una delle due 
polarizzazioni. Le linee di alimentazione in microstriscia sono quindi accoppiate 
al patch tramite queste due fessure incrociate aperte sul piano di massa compreso 
tra i due substrati. 
La sezione verticale del singolo elemento è riportata in Figura 3, questa è valida 
per entrambi i prototipi e le grandezze che caratterizzano la struttura dell’antenna 
sono indicate in Tabella 1, dove L1 e L2 sono rispettivamente le dimensioni del 
patch 1 che lavora alle frequenze più basse e del patch 2 che lavora a quelle più 
alte, mentre H1 e H2 sono le altezze degli spessori in polistirene che serviranno 
per distanziare i patch, mentre D è la distanza dal piano metallico. 
 
  Figura 3 – Struttura verticale del singolo elemento 
 
 
Il primo prototipo, nel seguito indicato con “Prototipo I”, è stato costruito sulla 
base delle specifiche di progetto dell’università di Pisa, mentre il secondo, 
indicato con “Prototipo II”, è una versione in cui sono stati fatti variare e poi 
ottimizzati alcuni parametri al banco di misure al fine di migliorare le prestazioni 
1 oz. copper (Line 2) 
31 mils  AD300  
1 oz.copper (Ground plane + Slots)  
1 oz. copper (Line 1)  
H
1
 
31 mils  AD300  
D 
Metallic plate 
1 mm Aluminium  (Patch 2)  
Air gap 2  
L
1
L
2
1 mm Aluminium  (Patch 1)  
Air gap 1 
H
2
 
PCB 
 6
di Return Loss sulle colonne. I parametri che sono stati modificati, indicati in 
rosso in Figura 3, sono: 
- la distanza tra il circuito stampato e il piano metallico posteriore, D;  
- la dimensione del lato del patch2, L2; 
- la distanza verticale tra il patch 1 e il patch 2 (air gap 2), H2. 
I valori dei parametri H1 e L1 sono rimasti inalterati nelle due soluzioni. 
 
I valori dei parametri che caratterizzano i due prototipi sono riportati in Tabella 1, 
dove le variazioni apportate nel Prototipo II rispetto al Prototipo I vengono 
evidenziate in rosso.  
 
D 
(mm) 
H
1
 
(mm) 
L
1
 
(mm) 
H
2
 
(mm) 
L
2
 
(mm) 
PROTOTIPO I 5.4 13 51 18 31 
PROTOTIPO II 4.2 13 51 10 45 
 
Tabella 1 - Parametri geometrici dei due prototipi 
 
 
Di seguito si può vedere anche la Figura 4 che mostra una sezione del singolo 
elemento visto dall’alto: si identificano le aperture sul piano di metallizzazione 
interno del substrato e il suo modo di accoppiamento con le due linee in 
microstriscia. 
 
 
 
 
Figura 4 – Geometria dell’antenna vista dall’alto 
Line 1 (Pol -45 deg) 
Line 2 (Pol -45 deg) 
 7
E’ interessante notare che questo tipo di doppia polarizzazione a  ±45°,  ha uno 
scopo preciso: in questa struttura, polarizzazioni inclinate a ±45°, sono preferite a 
polarizzazioni verticale/orizzontale perché formano diagrammi di irradiazione 
identici e sono ugualmente sensibili a segnali in polarizzazione orizzontale o 
verticale. 
 
1.2.2 Circuito stampato di alimentazione 
 
Il circuito stampato di alimentazione è realizzato su laminato Arlon AD300 di 
spessore 3,1 mm a doppio strato e come abbiamo appena visto, contiene tre livelli 
di metallizzazione, realizzati con il metodo della fotoincisione. Nella 
metallizzazione centrale che costituisce il piano di massa, è stato inciso un array 
di 4 x 4 fessure a croce, ruotate di 45° rispetto alle direzioni di allineamento e ai 
bordi del circuito, che irradiano i campi a ±45°, proprio perché suono ruotati 
rispetto al verticale di ±45°.  
Il circuito stampato ha dimensioni 392 x 429 mm ed è riportato in Figura 5, 
completo dei connettori SMA sulle porte di ingresso. 
Per poter connettere in maniera corretta gli adattatori SMA sulle 8 linee a 
microstriscia di ingresso è stato necessario portare sulla superficie del circuito il 
riferimento di massa dal livello di metallizzazione interna, non direttamente 
accessibile. In prossimità del bordo inferiore del circuito ed in corrispondenza 
delle linee a microstriscia, su entrambe le facce del circuito sono stati realizzati 
dei pads di rame con dei fori metallizzati che realizzano il collegamento elettrico 
tra il piano di massa interno e i pads stessi, come illustrato in Figura 6. Su questi 
pads sono stati fissati i connettori SMA, come risulta in Figura 5,  saldando il 
conduttore centrale alla microstriscia e quello esterno al pad.  
Sono stati utilizzati adattatori SMA da pannello con 50 : d’impedenza e garantiti 
fino ai 18GHz.  
 
 
     
Figura 5 - PCB per array 4x4 con connettori SMA 
 8
       
 
 
Figura 6 – Pad con fori metallizzati per l’inserimento dei connettori SMA 
 
 
1.3 Assemblaggio dell’antenna 
 
Per ciascuno dei due prototipi, al di sopra del circuito stampato e in 
corrispondenza delle fessure a croce, sono stati posti 16 stack di  due patch in 
alluminio di spessore 1 mm (sono stati fissati con del nastro biadesivo sul PCB). I 
due patch dello stack sono stati assemblati utilizzando degli spessori in 
polistirene espanso, di altezza tale da realizzare l’air gap richiesto. Il polistirene è 
stato scelto in quanto ha un Η
r
 #1, così da fare in modo che gli spessori venissero 
visti come aria dagli elementi radianti, per non andare ad interferire con le 
specifiche di progetto. Lo stack di patch si differenzia nei due prototipi. Le 
dimensioni dei patches e l’altezza degli spessori in polistirene dei due stack sono 
elencati in Tabella 1 e illustrati in Figura 7 
 
 
 
       (1-a)                    (2-a) 
 
 9
 
 
     (1-b)         (2-b) 
(1-a) Vista dall’alto prot. Tipo I  (1-b) Vista di lato prot. Tipo I 
(2-a) Vista dall’alto prot. Tipo II  (2-b) Vista di lato prot. Tipo II 
Figura 7 – Assemblaggio dei prototipi, dettagli sui patch 
 
Come illustrato in Figura 8, mediante viti e distanziali in teflon il  circuito 
stampato è stato fissato al di sopra di una piastra di alluminio delle stesse 
dimensioni  del circuito stampato e con uno spessore di 3mm. La distanza tra il 
circuito stampato e la piastra è D=5.4 mm per il Prototipo I e D=4.2 mm per il 
Prototipo II.  
Tale piano è servito anche per fissare l’antenna al palo del posizionatore in camera 
anecoica. 
 
 
 
Figura 8 - Assemblaggio del piano metallico 
Viti e distanziali in Teflon
D 
 10
In Figura 9 e Figura 10 sono riportate le foto dei due prototipi assemblati nella 
loro versione definitiva. 
 
 
 
Figura 9 - Versione finale dell’antenna - Prototipo Tipo I  
 
 
 
 
Figura 10 -Versione finale dell’antenna - Prototipo Tipo II