5 
 
Introduzione 
 
Pinhua Baojian è un romanzo di tarda epoca Qing, esattamente del 1849. 
È un‟opera che ha avuto poca fortuna: dopo aver goduto di buona 
popolarità nella seconda metà del diciannovesimo secolo, scomparve 
totalmente nel ventesimo secolo. Ciò può essere dovuto alla censura,  causata 
dalle tematiche omosessuali trattate al suo interno. 
L‟opera fornisce una visione generale della vita condotta dai vari tipi di 
giovani attori e dai loro mecenati nella Pechino dei primi anni del diciottesimo 
secolo. In particolare narra le vicende che riguardano un gruppo di attori che 
intrattengono relazioni amorose con un gruppo di giovani letterati, tracciando 
un‟intrigante quadro della vita nei circoli alla moda della capitale nella prima 
metà dell'Ottocento. 
 Questa tesi è il frutto di un lavoro di ricerca  cominciato l‟anno scorso 
prima di partire per Pechino. 
Una volta stabilita la tematica della tesi, mi sono subito dedicata alla ricerca 
del materiale. Questa è stata forse l‟impresa più difficile e il lavoro più duro da 
affrontare. 
Ho riscontrato non poche difficoltà nella reperibilità delle fonti. Essendo 
stata rivalutata da poco, Pinhua Baojian è un‟opera ancora in fase di studio e a 
partire dagli ultimi anni un numero sempre maggiore di ricercatori ha mostrato 
il proprio interesse nei riguardi di questo romanzo. 
Al giorno d‟oggi, non esiste ancora uno studio specifico sull‟opera; vari 
autori  ne parlano in articoli spesso di lunghezza ridotta e in maniera 
superficiale, andando ad evidenziare poche tematiche ricorrenti. 
Anche per la traduzione, la situazione è analoga: si trova qualche passo 
tradotto in inglese, ma nulla di più.
6 
 
In occasione di una conferenza tenutasi il 16-17 maggio 2008 a Stanford dal 
titolo “Le Unioni in Cina e il Desiderio Omosessuale” vengono presentati i 
primi studi sull‟opera. Fra questi risultano i contributi di  due studiosi, 
Giovanni Vitiello e Andrea Goldmann, che hanno concentrato i loro lavori su 
questo romanzo.  
Il professor Giovanni Vitiello ha dedicato gran parte del suo libro “The 
Libertine's Friend: Homosexuality and Masculinity in Late Imperial China” a 
Pinhua Baojian, peccato che il libro uscirà il primo maggio e io non ho avuto 
la possibilità di prenderne visione; Andrea Goldmann, invece, si sta dedicando 
alla traduzione dell‟opera in inglese. Questo sarebbe un primo tentativo di 
traduzione integrale in una lingua europea. 
Per quanto riguarda il mio lavoro, ho potuto usufruire di diversi mezzi: 
grazie al mio viaggio a Pechino, ho potuto visitare la Biblioteca Nazionale di 
Pechino zhongguo guojia tushuguan ( 中 国 国 家 图 书 馆 ) dove ho potuto 
reperire l‟opera originale. 
L‟edizione di riferimento è quella del 1989, in due tomi, ma ho avuto la 
possibilità di consultare e sfogliare in loco l‟edizione del 1983 e guardare le 
foto dell‟edizione del 1908. 
Sempre presso la Biblioteca Nazionale ho avuto la possibilità di consultare 
una tesi relativa a Pinhua Baojian dal titolo “Pinhua Baojian” zhong de shi-yu 
jiao wang zhuangkuang chutan 《 品 花 宝 鉴 》 中 的 士 优 交 往 状 况 初 探 
(„Pinhua Baojian‟ analisi delle relazioni tra letterati e attori); grazie  ad 
internet sono riuscita a trovare e contattare l'autrice della ricerca,  Shi Wenfei, 
che si è mostrata molto disponibile ad aiutarmi,pur essendo in Giappone per 
motivi di studio.
7 
 
Al mio ritorno in Italia ho continuato le mie ricerche; di grande aiuto e 
fondamentali sono state le Biblioteche, in particolare quella del nostro 
Dipartimento dell‟ex-Facoltà di Studi Orientali e la Biblioteca Nazionale. 
Utilissimo è stato il database della Sapienza che mi ha permesso di accedere 
gratuitamente a JSTOR e di usufruire di articoli essenziali per il mio lavoro; 
per ultimo ma per importanza, cito anche il database in lingua cinese presente 
nella nostra biblioteca CNKY, da cui ho potuto ricavare diversi articoli molto 
interessanti. 
La ricerca delle fonti è stato un compito estremamente difficile. Gli studi 
sono scarsi e le informazioni frammentarie per cui ho riscontrato non poche 
difficoltà nell‟elaborare i dati da analizzare. 
Proprio per questo motivo, ho dovuto semplificare e limitare la mia 
attenzione su un  solo un aspetto e su un solo personaggio dell‟opera. 
Per quanto riguarda il lavoro ho seguito uno schema specifico in tre capitoli: 
nel primo capitolo introduco una breve storia degli attori contestualizzata nel 
periodo storico e poi focalizzo l‟attenzione sull‟opera, concentrando 
l‟attenzione su un personaggio in particolare. 
Il secondo capitolo è più lungo e un po‟ più articolato per la varietà e la 
quantità di informazioni contenute: inizio con il presentare l‟autore e l‟opera, 
una breve esposizione della trama e un‟analisi degli elementi linguistici 
dell‟opera. 
Il terzo capitolo è il più complesso: si tratta della traduzione di due dei 
sessanta capitoli del romanzo. Per la traduzione ho usato diversi dizionari 
come Hanyu dacidian 汉语大词 典, il Concise 英汉汉 英词典 , lo Hanying 
Cidian (Commercial Press) 汉英 词典, supporti elettronici come Wenlin 文林 
e dizionari disponibili online come Handian 汉典 disponibile al sito 
http://www.zdic.net/.
8 
 
Capitolo 1 
 
I. Il ruolo degli attori  
Gli attori nella storia e la loro classificazione. 
 
Il fulcro dell‟azione in Pinhua Baojian è legato al teatro e all‟opera di 
Pechino jingqu 京 曲, un misto di musica, rappresentazioni e parole. Il teatro 
nel periodo tardo Qing era un luogo legato ai passatempi, ai piaceri in cui la 
gente si conosceva a vicenda e passava il tempo bevendo, mangiando, 
giocando e ovviamente ammirando le rappresentazioni degli attori. 
1
 
Nel periodo Ming-Qing la grandezza delle troupe teatrali dipendeva per la 
maggior parte delle volte dalla disponibilità finanziaria di coloro che tenevano 
le redini dell‟associazione.
2
  
I personaggi standardizzati sono una caratteristica dell'opera cinese; ad ogni 
ruolo corrispondeva uno stile di recitazione, di canto e declamazione, un tipo 
di voce e di trucco, dei movimenti precisi e un costume particolare. 
Quattro erano i ruoli principali:  
 Sheng 生, il personaggio maschile; 
 Dan 但, il personaggio femminile; 
 Jing 淨, il personaggio dal viso dipinto;  
 Chou 丑, il personaggio con il ruolo del buffone; 
                                                 
1
 Goldstein Joshua, Mei Lanfang and the Nationalization of Peking Opera (1912-1930), 1999 
pp. 387-388. 
2 
Dai Lianbin, Li Mengrui‟s private troupe and its spectators, Nankai University, 
1992, p. 78.
9 
 
    
Ruolo maschile          Ruolo femminile       Ruolo viso dipinto     Ruolo del buffone 
(jing)                           (dan)                          (jing)                        (chou) 
 
 Qui poniamo la nostra attenzione sul ruolo del Dan 但. La tradizione del dan 
ha radici nelle musiche e danze tradizionali ed è probabilmente datato ai 
primordi della dinastia Han (206 a.C-209 d.C.). 
Soffermandoci su questo personaggio, non possiamo non fare riferimento alle 
sottocategorie del Dan; vediamole di seguito: 
 
 laodan 老 但, il ruolo della donna anziana;  
 wudan 武 但, il ruolo della donna combattente;  
 daomadan 刀马 但, il ruolo della donna nelle arti marziali; 
 qingyi 青衣, ruolo della donna virtuosa, donna modesta e gentile, 
che canta con un tono alto e indossa abiti semplici ma raffinati; 
 huadan 花 但, donna vivace e maliziosa, concubina o servetta, è 
vestita con abiti più colorati e cammina con una particolare andatura 
suggestiva.
3
 
 
Sotto i Qing gli huadan furono interdetti a causa del loro aspetto molto 
provocante, invece i  qinyi furono tollerati.
4
  
                                                 
3
 Goldstein, Mei Lanfang and the Nationalization of Peking Opera, p. 394.
10 
 
A questo proposito possiamo ricordare il caso di Wei Changsheng, 
conosciuto come Wei San, che è l‟attore più famoso del periodo Qing ad 
interpretare ruoli femminili, in particolare huadan. Questi non solo era solito 
imbellettarsi e acconciarsi i capelli, ma aveva anche appreso a recitare come le 
donne nonché la tecnica del “piede falso”, il cosiddetto caiqiao 踩跷 che 
consisteva nel simulare la camminata femminile con i piedi fasciati, 
ancheggiando e muovendosi in modo provocante. Questa era una pratica 
molto popolare, considerata estremamente sensuale e quindi ne fu proibita la 
rappresentazione.
5
 
In generale, ruoli come laodan e wudan non erano considerati pericolosi e 
sovversivi, al contrario di quanto si pensava riguardo alle rappresentazioni 
messe in scena da donne reali. Ciò era dovuto al fatto che la dottrina 
confuciana poneva enfasi sulla segregazione femminile per preservare la 
gerarchia sociale patriarcale e proprio per questo motivo si ricorre alla 
rappresentazione di ruoli femminili da parte di giovani attori; una pratica con 
una lunga tradizione e che abbiamo qui semplificato in poche righe.
 6
 
Infatti Jiao Xun (1763-1820), un letterato di epoca Qing, fa notare che in 
epoca Han esistevano già uomini che rappresentavano i ruoli femminili, in 
particolare le prostitute,  jin ü 妓女.
7
 
La lunga tradizione letteraria ci ha tramandato fonti che ci permettono di 
attestare la presenza di questi attori a corte, vedi per esempio il caso di Cao 
Fang (240-254) della dinastia Wei. Questi era solito sollazzarsi e stare in 
compagnia di questi giovanotti, civettando con giochi stuzzicanti; la sua 
                                                                                                                                          
4
 Tian Min, “The Paradox of Sex, Acting, and Perception of Female Impersonation in 
Traditional Chinese Theatre” in Asian Theatre Journal, Vol. 17, No. 1 (Spring, 2000), p. 81. 
5
 Yang Maojian, “Menghua Suobu”, in Qingdai Yandu Liyuan Shiliao , vol. 2., 1965, p. 719. 
6
 Min, The Paradox of Sex, Acting, and Perception of Female Impersonation in Traditional 
Chinese Theatre, cit., p. 81. 
7 
Xun Jiao, “Ju Shuo”, in Zhongguo Gudian Xiqu LunzhuJichen, 1959 vol. 8, p. 91.
11 
 
eccessiva smodatezza imbarazzava i passanti. Preso dai vizi e dalla lussuria, 
dimenticando i doveri imperiali, l‟imperatore fu detronizzato a soli 23 anni. 
 L‟imperatore Xuan Di (578-579), della dinastia dei Zhou Settentrionali 
(557-581), ordinò ai più bei giovanotti della città di cantare e ballare per la 
corte imperiale.
8
   
E ancora, sotto la dinastia Sui (589-617) con l‟imperatore Yang Di (605-
616) fu ordinato che dal 1 al 15 febbraio, periodo in cui si teneva il pagamento 
dei tributi da parte dei principi stranieri all‟Imperatore, i ragazzi truccati e 
vestiti da donne con fiori e gioielli dovevano rallegrare la città.
9
  
Invece nel 661, sotto la dinastia Tang, l‟imperatore vietò alle donne di  
partecipare alle rappresentazioni teatrali. Ne seguì la segregazione degli attori, 
delle cantanti e delle danzatrici a corte.
10
  
L‟imperatore Xuan Zong (712-756) è ricordato per la creazione del Liyuan
梨园 e del Yichunyuan 宜春院, luoghi dediti al piacere e al sollazzo: 
all‟interno del primo si trovavano solo attori di sesso maschile probabilmente 
travestiti con ruoli femminili, nel secondo si trovavano solo cantanti e 
danzatrici di sesso femminile. Fuori dalla corte le rappresentazioni erano 
parecchie, con molti ruoli riservati agli attori travestiti. Funge da 
testimonianza una rappresentazione di un canto popolare chiamato 
Tayaoniang 踏摇 娘. A questo canto prendevano parte solo attori travestiti che 
raffigurano ruoli femminili. È tipico di questa esibizione la scena in cui la 
moglie (sempre un attore che rappresentava il ruolo femminile) si lagnava 
                                                 
8 
Wang Guowei, “Guju Jiaose Kao (Studies in the Role Types of Old Dram)”,  in a Wang 
Guowei Xiqu Lunwen Ji (Collection of Wang Guowei's Works on Xiqu), Beijing, Zhongguo 
Xiju Chubanshe, 1984, p. 190. 
9
 Ibid., p. 190. 
10 
Ibid., p. 199.
12 
 
delle continue aggressioni del marito ubriaco, cantando e muovendosi in modo 
sincopato e accompagnata dal pubblico che rispondeva in coro.
11
 
Continuando il nostro excursus, ci fermiamo alle dinastie Song (960-1276) 
e Jin (1115-1234). Gli zaju 杂剧 di questo periodo ci forniscono materiale di 
estrema importanza: elencano titoli di opere perdute e nomi di attori che 
rappresentavano ruoli femminili; una grande testimonianza di un periodo di 
vivace produzione.
12
 
Facendo un passo avanti con gli Yuan (1276-1367) e il trionfo militare dei 
Mongoli sul territorio cinese, la società basa le proprie radici sul 
confucianesimo e su tutte le sue dottrine morali, sociali e culturali. Adesso 
sono le donne a dominare la scena, piuttosto che gli uomini.
13
 
Dalla dinastia Jin agli Yuan il ruolo dei dan è stato ricoperto da prostitute e 
solo quando queste non erano disponibili, in casi eccezionali erano i ragazzi a 
fungere come alternativa occupando il posto vacante.
14
 
Sotto la dinastia Ming (1367-1643), con la restaurazione dell‟etica sociale 
Confuciana, alle donne fu vietato danzare e cantare e quindi gli attori travestiti 
ritornarono alla ribalta. 
 Con la dinastia Qing (1644-1911) l‟imperatore Qianlong nel 1772 
riconfermò il precedente divieto alle donne e gli attori continuarono a 
predominare sulla scena.
15
 
                                                 
11 
Cui Lingqin, “Jiaofang Ji (Stories of the Theatre)”, in Zhongguo Xiqu Yanjiuyuan, 
Zhongguo Gudian Xiqu LunzhuJichen (Collection of China's Classic Works on Xiqu), vol. 1. 
Beijing: Zhongguo Xiju Chubanshe, 1959, p. 18. 
12 
Qian Nanyang, “Zhang Xie Zhuangyuan (Scholar Zhang Xie)” , in Yongle Dadian Xiwen 
Sanzhong Jiaozhu (Three Plays in the Yongle Records), Beijing: Zhonghua Shuju 1979, p. 
160. 
13
 Tian,The Paradox of Sex, Acting, and Perception of Female Impersonation, p. 80. 
14 
Shen Defu, “Guqu Zayan (Miscellaneous Remarks on Music)”, in Zhongguo Gudian Xiqu 
Lunzhu Jichen, vol. 4, 1959, p. 216. 
15
 Tian,The Paradox of Sex, Acting, and Perception of Female Impersonation, p. 80.
13 
 
Il teatro tradizionale cinese durante il periodo Qing è stato attaccato ed 
assediato dalla corruzione morale e spesso veniva associato a bordelli, case di 
piacere. 
Coloro che partecipavano non potevano non essere coinvolti in giri di 
prostituzione. L‟ansia per paura di un possibile coinvolgimento in questo 
circolo vizioso di corruzione morale e sociale, portò il governo Qing a vietare 
ai sudditi di nazionalità mancese di partecipare a queste rappresentazioni per 
mantenere intatta la loro superiorità fisica e morale. Gli attori erano tollerati 
solo come alternativa alla sostituzione delle donne, ma quando anche questi 
ultimi furono considerati immorali, furono interdetti  ugualmente dalla 
società.
16
   
Cercando di combattere la prostituzione l‟imperatore Shunzi (1644-1661) 
proclamò il divieto di frequentare le attrici e donne legate alle case di piacere 
agevolando l‟ascesa dei travestiti.
17
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                 
16 
Zhang Cixi, “Beijing Liyuan Zhanggu Changbian (Historical Records of the 
Beijing Theatre)”, in Qingdai Yandu Liyuan Shiliao, vol. 3., 1965, p. 1621-1623. 
17
 Halicka, Portraits romanesques des acteurs et des amateurs.Le Précieux miroir du 
classement des fleurs de Chen Sen, p. 1.
14 
 
La selezione degli attori. 
 
La selezione dei dan avveniva in base alle caratteristiche fisiche; i ragazzi 
dovevano essere particolarmente belli, femminei e avere abilità canore. 
Questa selezione divenne un procedimento talmente comune, tanto che fu 
necessario istituzionalizzare le associazioni che si occupassero di questa 
pratica; la Fulianchen 富连成
18
ne è un esempio.  
Ritornando alla selezione dei ragazzi, questi dovevano avere un‟età che 
oscillava dai sei agli undici anni al massimo; il reclutamento per il ruolo di 
dan veniva effettuato in base ad una serie di criteri, primo fra tutti come 
possiamo ben intuire ed abbiamo già accennato, l‟aspetto, poi la voce e il 
temperamento. 
Colui il quale possedeva tutte quante le caratteristiche incarnava in sé 
l‟eccellenza dell‟essere umano, incantevole d‟aspetto fisico e con ottime 
qualità artistiche, seyi jujia 色艺俱 佳.
19
 
Durante il periodo Qing si stabilizza la pratica della vendita e dell‟acquisto 
di attori, il “traffico di donne”. 
 Tale definizione non si riferiva al sesso della persona scambiata ma alla 
posizione sociale che la persona in questione avrebbe ricoperto. L‟oggetto di 
scambio, quindi, è l‟uomo “femminilizzato” .
20
 
Questi commerci partivano dal Sud, città come Suzhou, Guangzhou, 
Yangzhou erano i maggiori centri della vendita di questi ragazzini.
21
 
                                                 
18 
La Fulianchen 富 连成 era una scuola che formava e selezionava i ragazzi,  fondata nel 
1904 e rimase in vita fino al 1948. 
19 
Tang Botao, “Fuliancheng Sanshinian Shi (A Thirty-Year History of the Fuliancheng)”, in 
Liu Shaotang and Sen Weichuang, (Series of Sources of Peking Theatre), vol. 1 Taipei, 
Zhuanji Wenxue Chubanshe, p. 168. 
20 
Strathern Marilyn, The Gender of the Gift., Berkeley and Los Angeles, University of 
California Press, 1988, XI.
 
21
 Volpp Sophie, “The Literary Circulation of Actors in Seventeenth-Century China”, in The 
Journal of Asian Studies, Vol. 61, No. 3 (Aug., 2002), p. 949.
15 
 
La circolazione di questi “beni di lusso” serviva a creare una rete di scambi 
commerciali, così come avveniva per le ceramiche, i rotoli e i bronzi antichi.
22
  
Questa pratica trova testimonianza anche nell‟opera esaminata infatti al 
capitolo 2 leggiamo: 
 
京 里有 个 什 么四 大 名 班 ,请 了 一 个教 师 到 苏 州买 了 十 个孩 子 , 都 不过
十四 、 五 岁 , 还 有 十 二 、 三 岁 的 , 用 两 个 太 平 船 , 由 水 路 进 京 。 我 从 家
乡 起 身 时 , 先 搭 了 个 客 货 船 , 到 了 扬 州 , 在 一 个 店 里 遇 见 了 这 位 李 世
兄 , 因 车 价 过 贵 , 想 趁 个 便 船 从 水 路 来 , 遂 遇 见 了 这 两 个 戏 子 船 在 扬
州。 那 个 教 师 姓 叶 ,叫茂林 , 是 苏 州 人 , 从 前 在 过 秦 淮 河 卞 家 河 房 里 教
过 曲 子 , 我 认 得 他 ,承 他 好 意 , 就 叫 我 们 搭 他 的 船 进 京 。 在 运 河 里 粮 船
拥挤,就 走了四 个多 月 ,见他 们天天 的学 戏,倒也 听会了 许多 。
23
 
 
Nella capitale ci sono 4 famosi uffici che delegano un 
maestro ad andare a Suzhou
24 
e comprare dei ragazzi di 
età non superiore ai quattordici-quindici anni, ma anche 
qualche dodicenne-tredicenne; con grandi imbarcazioni a 
due piani, partono alla volta della capitale via mare. 
Io quando lasciai il mio paese natio, prima viaggiai su 
una nave merci che trasportava uomini poi, raggiunta 
Yangzhou
25
 mi fermai in una locanda  dove ebbi il piacere 
di incontrare il maestro Li il quale, a causa del rincaro dei 
prezzi del trasporto con le carrozze, aveva preferito 
viaggiare via mare e lì, durante il viaggio in nave verso 
                                                 
22
 Ibid., p. 949. 
23
 Il testo di riferimento è stato estratto dal secondo capitolo; per il testo in lingua cinese vedi  
pagina 86, per la traduzione in italiano vedi le pagine 129-130. 
24
 Suzhou è una città cinese che si trova nella provincia del Jiangsu , lungo la riva del Fiume 
Azzurro e sulle sponde del lago Taihu. 
25
 Yangzhou è una città cinese della provincia del Jiangsu.
16 
 
Yangzhou insieme, avevamo incontrato due attori. Questo 
maestro il cui nome è Ye Maolin, 
26 
originario di Suzhou, 
una volta stava attraversando il fiume Qinhuai 
27 
grosso e 
impetuoso e proprio lì, si apprestava ad insegnava i 
trucchi del teatro. Si,si!Lo riconosco! 
È proprio lui. Abbiamo viaggiato insieme sulla stessa 
nave alla volta della capitale. 
Nel Grande Canale 
28
 le navi che trasportano il grano 
erano affollatissime, la gente stava compressa. 
Viaggiammo per più di 4 mesi e vedevo giorno per giorno 
questi attori studiare recitazione; non c‟ero solo io ad 
osservare, ogni giorno erano tantissimi i visitatori 
incuriositi. 
 
 
Una volta che l‟affare era concluso, il nome del ragazzo veniva registrato su 
contratto che sanciva la sua appartenenza ufficiale al maestro, al quale non 
solo doveva obbedire, ma anche versare il reddito ricevuto dalla sua attività. 
Una volta concluso il contratto, i giovani potevano cominciare a lavorare per 
conto proprio.
29
  
                                                 
26
 Capo della compagnia teatrale.  
27
 Fiume che attraversa Nanjing, sul corso inferiore dello Yangzi, una volta centro nevralgico 
dei commerci. 
28
 Il Gran Canale della Cina, conosciuto anche come Gran Canale Jing-Hang e Canale 
Imperiale, è il canale o fiume artificiale più lungo del mondo. Ci vollero sei anni per 
costruire il canale, unendo canali preesistenti che si trovarono nel corso dell'opera e 
collegando il Fiume Giallo, il Haihe, il Huai He, il Chang Jiang (conosciuto anche come 
Fiume Azzurro o Yangzi) e il Qiantangjiang. Il Gran Canale inizia a Pechino e finisce a sud 
di Hangzhou (Zhejiang). La sua lunghezza totale è di 1.794 chilometri e, oltre a Pechino, 
passa per Tianjin, Hebei, Shandong, Jiangsu e Zhejiang. Dopo aver lasciato Hangzhou, il 
canale passa attorno al lago Tai, dirigendosi fino alla città di Suzhou. 
29 
Volpp, The Literary Circulation of Actors in Seventeenth-Century China, p. 949.
17 
 
Questi attori venivano comprati inizialmente in qualità di musicisti e poi 
solo in un secondo momento inseriti nelle troupe teatrali o nella peggiore delle 
ipotesi, assunti da famiglie facoltose come servi per assolvere compiti inferiori, 
servi addestrati al meglio per relazionarsi con gente altolocata.
30
 
Ed è soprattutto nel lasso di tempo che va dal periodo Jiajing (1522-1566) 
al periodo Wanli (1573-1620) che si diffonde tra i membri della gentry la 
pratica di possedere troupe di attori in casa e in tale contesto gli attori si 
esibivano nelle loro rappresentazioni.
31
 
Per quanto riguarda questa categoria di ragazzi, ovvero coloro che venivano 
venduti alle famiglie, venivano suddivisi e classificati in base al ruolo svolto; 
vediamolo in dettaglio: 
 jia yue  家 乐, musicisti di famiglia.  
 jia you 家优, attori di casa.  
 jia ling 家伶, attori di casa. 
 jia tong 家僮, servitori. 
 sheng ji 声妓, intrattenitori. 
 si er 厮佴, servi. 
32
 
 
 
Ritornando a parlare degli attori non si può non notare che la loro carriera 
non era particolarmente lunga, cominciava abbiamo detto dagli undici - tredici 
anni e terminava nel momento in cui il ragazzo cominciava ad assumere le 
fattezze mascoline.
33
 
                                                 
30
 Ibid., p. 961. 
31
 Ibid., p. 961. 
32
 Ibid., p. 961. 
33
 Wu Cuncun, Homoerotic Sensibilities in Late Imperial China, Routledge, 2004, p. 153.
18 
 
Ma la vita dell‟attore non era così facile. Innanzitutto questi ragazzi 
venivano strappati dalle famiglie per poche monete e inseriti in una realtà che 
molto probabilmente non amavano. 
Il loro compito principale si svolgeva durante la messa in scena delle 
rappresentazioni teatrali, ma non finiva lì. Come noto, la realtà teatrale era 
strettamente legata al mondo della prostituzione. 
 L‟attore era quindi considerato come un essere appartenente ai margini 
della società.
34
 
Come conseguenza, tutte le norme riguardanti castità e matrimonio, le 
consuetudini, i diritti dell‟essere umano non venivano prese in considerazione 
nei loro riguardi.
35
  
Furono applicate delle leggi che sancivano il divieto di partecipazione alle  
selezioni per gli esami imperiali per tutti coloro che appartenevano allo status 
di yuehu, ma questa restrizione non riguardava i singoli ma coinvolgeva anche 
i discendenti di questo gruppo. Oltre a ciò, fu stabilito il divieto di matrimoni 
tra classi miste.
36
 
Si narra che un ufficiale prese come moglie e concubina un‟intrattenitrice, 
una donna appartenente allo yuehu. L‟uomo ricevette come punizione sessanta 
colpi di bastone pesante e la coppia fu destinata al divorzio; se al posto 
dell‟ufficiale ci fosse stato un figlio o un nipote, gli sarebbe toccata la stessa 
sorte.
37
 
È emblematico anche l‟evento accaduto nello Shaanxi nel 1824, in cui due 
attori furono violentati; anche se non c‟erano le prove che in precedenza le 
vittime avessero avuto rapporti con altri uomini, il governatore sostenne che 
                                                 
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 Per essere più precisi possiamo affermare che gli attori facevano parte degli yuehu 乐户 
„famiglie musicali‟, uno strato che includeva musicisti, prostitute e intrattenitori . 
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Sommer Matthew, Sex, Law, and Society in Late Imperial China, Stanford University 
Press 2000, pp. 212-213. 
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 Volpp, The Literary Circulation of Actors in Seventeenth-Century China, p. 961. 
37
 Sommer, Sex, Law, and Society in Late Imperial China, p. 129.