3
La tesi si articola in tre capitoli. Il primo, dopo aver elencato una serie di numeri che 
danno subito l’idea della grandezza dell’impresa analizzata, presenta una panoramica 
sul mondo delle aste online, dei loro vantaggi, e dei vantaggi offerti da Internet per il 
commercio. Quindi presento la storia della società, dagli inizi allo sviluppo, dei 
personaggi chiave e delle strategie che ne hanno determinato il successo. Questo 
permette di avere una conoscenza del background per poter meglio capire le vicende 
dell’impresa.  
Nel secondo capitolo prendo in considerazione il modello di business di eBay, il suo 
metodo per produrre ricavi, e la grande capacità nel farlo. Quindi, evidenzio le 
principali differenze rispetto ad un modello alternativo, quello di Onsale, un altro sito 
di aste online, e analizzo l’importanza strategica che riveste in questo modello 
l’outsourcing di alcune attività. Analizzo l’aspetto del management, della sua primaria 
importanza per lo sviluppo dell’impresa, delle sue caratteristiche nel mondo online e 
della gestione interna delle risorse umane. Prendo anche in considerazione i principali 
fattori critici di successo dell’impresa. Alla fine considero uno degli aspetti principali 
per il successo di eBay (nonché, ove assente, degli insuccessi di molte imprese online): 
la comunità. Analizzo l’importanza di questa ed i metodi con i quali la società cerca di 
instaurare e rafforzare i valori fondamentali di fiducia e rispetto reciproci negli utenti. 
Infine sottolineo come il senso di comunità sia molto importante anche nel business 
tradizionale. 
Il terzo capitolo è dedicato agli scenari futuri di eBay. Tratto l’aspetto della 
concorrenza da parte di singoli siti e di un nuovo fenomeno: gli aggregatori. Dopo aver 
presentato i principali concorrenti, evidenzio quali siano i fattori che hanno 
determinato il successo di eBay su questi. Esamino i principali fattori di rischio contro 
i quali l’impresa deve sviluppare delle strategie adeguate. Prendo poi in considerazione 
quelle che sono le quattro sfide principali per il futuro di eBay e la sua continua 
crescita: lo sviluppo della capacità del sito, della piattaforma, delle soluzioni per i 
clienti, e la globalizzazione. 
Nello sviluppo del mio lavoro ho cercato di attenermi il più possibile al caso aziendale 
cercando di adattare ad esso le teorie della letteratura. Letteratura che, essendo il 
commercio consumer-to-consumer considerato di nicchia nella globalità dell’e-
commerce (in cui la parte principale è rivestita dal B2B e B2C), non è ancora molto 
 4
sviluppata. Oltre a libri che trattavano dei vari aspetti della new economy, ho studiato 
libri che analizzavano singoli casi di imprese Internet di successo, di strategia 
aziendale, di gestione del personale, nonché mensili e quotidiani. Molto utile è stato 
Internet, al quale mi sono appoggiato per le ricerche di dati e di informazioni, nel 
quale sono presenti molti articoli su eBay, soprattutto in siti americani, essendo una 
società quotata e sempre al centro dell’attenzione dei media. 
Una delle principali fonti Internet è stato proprio il sito di eBay, in cui è raccolta una 
serie ricchissima di informazioni: la storia dell’impresa, i premi ricevuti, i bilanci degli 
anni passati, una raccolta di articoli riguardanti la società, e molto altro. 
 
 5
CAPITOLO PRIMO 
IL FENOMENO EBAY 
 
 
1 IL FENOMENO EBAY 
 
Partito come un business casalingo del fondatore, Pierre Omidyar, l’impresa è ora diventata il 
punto di riferimento mondiale per quanto riguarda il settore delle aste online. La sua crescita è 
stata impressionante a partire dal 1996, anno in cui è stata riorganizzata come società di 
capitali. 
Gli utenti sono cresciuti esponenzialmente, raggiungendo la soglia di 29.7 milioni alla fine del 
primo trimestre 2001, nel quale se ne sono aggiunti più di 7.2 milioni, e aumentando del 
110% rispetto alla fine del primo trimestre 2000. Nel 2000 si sono registrate entrate per 431.4 
milioni di dollari con un aumento del 92% rispetto al 1999. 
Solo nell’ultimo trimestre 2000 sono stati messi in vendita più di 79 milioni di articoli (41 
milioni in più rispetto all’ultimo trimestre 1999), suddivisi in 8000 categorie, per un valore 
complessivo degli oggetti venduti pari a 1.6 milioni di dollari (901 milioni di dollari in più 
rispetto all’ultimo trimestre 1999). In tutto il 2000 sono stati 264.7 milioni gli oggetti messi in 
vendita, per un valore complessivo degli oggetti venduti che supera i 5.4 miliardi di dollari
.
 
 
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
Milioni di 
$
1996 1997 1998 1999 2000
Anni
Ammontare di vendite nel sito 
eBay, 1996-2000
 6
Secondo la Jupiter Comunications
1
, eBay controlla il 94% del mercato delle aste person-to-
person online. In una relazione del 1999 pubblicata dalla Forrester Research
2
, si prevedeva 
che la spesa sui siti di aste person-to-person online raggiungesse la cifra di 6.4 miliardi di 
dollari entro il 2004, cifra che oggi è quasi raggiunta dalla sola eBay. 
eBay non è solo il più grande dei siti di aste online, ma è anche uno dei più piacevoli per i 
consumatori e per le aziende partner. Assieme a “Yahoo!” e “Microsoft Networks”, è stata 
insignita del “Media Matrix / Industry Standard award” come sito “best all around”. È arrivata 
quinta nella classifica globale di tutti i siti in termini di singole visite nell’arco del 1999 e 
prima in termini di “più attraente”.  
Altro dato importante è determinato dalla durata della permanenza sul sito di ogni visitatore: i 
milioni di utenti registrati lo hanno reso il più popolare su Internet in termini di minuti per 
utente.
 
Per quanto concerne l’affluenza al sito, le pagine visitate in un mese superano il 
miliardo e mezzo e, mentre la media del tempo di permanenza di ogni visitatore del sito 
Amazon.com è di 13 minuti al mese, sul sito eBay.com il tempo medio di visita è di 119 
minuti
3
.  
Nella classifica trimestrale pubblicata da “Gomez.com” ha ottenuto il punteggio complessivo 
più alto, piazzandosi al primo posto dal punto di vista di ogni gruppo di utenti: i cacciatori di 
offerte, gli hobbisti, i collezionisti e i venditori. 
 
                                                 
1
 www.jup.com, articolo: Auctions&classified, online forecast, 13 aprile 2000. 
2
 www.forrester.com 
3
 http://pages.ebay.com/community/aboutebay/overview/benchmarks.html 
 7
2. L’ECONOMIA DELLE ASTE ONLINE 
 
I milioni di utenti di eBay non sono altro che una tangibile testimonianza di come Internet 
abbia una volta ancora ridisegnato un modo di fare business, in questo caso antico come 
quello delle vendite all'incanto. Il processo di vendita all’asta riformulato per la rete, non 
soltanto consente di intrattenere e divertire il navigatore, ma permette di raggiungere 
“efficienza economica” attraverso la costituzione di un nuovo mercato, che coinvolge un 
numero sempre maggiore di partecipanti. 
Il Web ha dimostrato di essere il mezzo migliore per fare incontrare acquirenti e venditori e le 
aste hanno un impatto sempre maggiore su diversi aspetti del business online: dal pricing dei 
prodotti, alle contrattazioni con i fornitori, alla liquidazione dell’invenduto. Questi sono 
alcuni esempi dell’esplosione delle vendite online su base di prezzo incerto: 
•  il mercato fortemente frammentato dei prodotti di seconda mano, delle antichità e 
degli oggetti da collezione ha acquistato notevole flessibilità attraverso le aste online, 
ottenendo un flusso di cassa costante e notevoli ritorni grazie all’incremento delle vendite a 
seguito della maggiore visibilità acquisita; 
•  anche il settore della vendita dei beni immobili sta beneficiando del sistema delle aste 
virtuali (soprattutto in America)
4
. La visibilità di un bene è massimizzata raggiungendo 
attraverso il Web un pubblico di milioni di persone; la durata dell’asta, generalmente più 
contenuta rispetto alle procedure ordinarie di vendita, esercita una pressione che fa lievitare il 
prezzo al di là di quanto ci si attenda; 
•  accanto alle forme più tradizionali si assiste alla nascita di nuovi meccanismi come 
l’asta “reverse”. Questo meccanismo di trade su base di prezzo incerto (detto anche “name 
your price” o “demand collection”) si realizza attraverso diverse formule, accomunate dal 
fatto di essere orientate a soddisfare il desiderio dell’acquirente, sia privato sia business, di 
ottenere il prezzo più basso possibile (diversamente dagli altri tipi di asta focalizzati sul 
venditore). In quest’ambito non si può omettere un cenno alle opportunità per 
l’administration-to-business; 
•  per quanto riguarda le aste B2B, sono elevate le aspettative di sviluppo di questo 
settore. Sebbene sia necessario un maggior grado di sofisticazione e un elevato investimento 
iniziale, si può ottenere un consolidamento delle relazioni con i fornitori e clienti.  
                                                 
4
 Negli Stati Uniti il 40% delle compravendite immobiliari avviene attraverso un primo contatto via 
Internet. In Italia il 73% dei naviganti sul Web si dichiara disposta ad acquistare casa via Internet. 
(Dati tratti da: Espansione, giugno 2001, Sperling&Kupfler editori, p.128) 
 8
Attualmente nei marketplace non sono ancora molto sviluppati i sistemi di pricing dinamici, 
ma con la progressiva entrata di operatori in queste piazze si svilupperanno meccanismi di 
contrattazione più flessibili; 
•  sono cresciuti esponenzialmente gli scambi in rete tra aziende altamente specializzate 
come il mercato e-steel, una sorta di Borsa online dell’acciaio. Queste aste a due sensi 
(bilaterali) mettono in contatto acquirenti e venditori che dichiarano rispettivamente il prezzo 
di acquisto (l’offerta) e quello di vendita (prezzo richiesto); come accade nelle borse 
finanziarie, quando si trova un punto di incontro ha luogo la transazione. 
Michael Rappa
5
, professore del corso online di e-business “Managing the digital enterprise”
6
 
dell’università del North Carolina, presentando i modelli di business del Web, considera le 
aste virtuali come una sottocategoria del “Brokerage Model”. I brokers sono coloro che 
costruiscono i mercati mettendo in contatto venditori ed acquirenti in cambio di una 
commissione sulle transazioni effettuate. Infatti, la maggior parte dei siti di aste online si 
propone in veste di intermediario che offre uno spazio in cui domanda e offerta possono 
incontrarsi. 
 
La partecipazione ad un’asta virtuale avviene solitamente a seguito di una registrazione, anche 
se quasi sempre è possibile vedere le contrattazioni in atto senza essere accreditati. A titolo 
esemplificativo riporto lo schema seguente che rappresenta la sequenza di operazioni da 
effettuare per prendere posto nella sala d’asta virtuale (bidding process). 
 
                                                      REGISTER 
                                                   with Onsale 
                                                                Auction 
 
                                                       WIN                                       FIND 
                                                                products                                       a product 
 
 
                                                       RAISE                                            CHECK 
                                                            your bid                                                current bids 
 
 
 
                                                                              place a 
                                                                                BID 
 
FIGURA 1.1: Bidding Process
7
 
                                                 
5
 http://dmoz.org/profiles/mrappa.html 
6
 http://ecommerce.ncsu.edu/topics/ 
7
 Fonte: www.onsale.com 
 9
 
2.1 I modelli di asta virtuale 
 
Le modalità di svolgimento delle cyberaste ripercorrono in parte i meccanismi tradizionali di 
vendita all’incanto. Le formule maggiormente utilizzate possono essere ricondotte alle 
seguenti: 
 
• Asta Inglese: questa modalità si basa sul sistema classico di rilancio successivo del 
prezzo ed è particolarmente adatta alla vendita di libri, oggetti d’antiquariato, 
abbigliamento… 
• Asta Olandese (o Dutch): le aste online così definite non corrispondono al modello 
tradizionale omonimo, in cui il prezzo diminuisce progressivamente. Questa tipologia 
di asta è utilizzata da venditori con molti oggetti identici. Il vincitore paga per ogni 
articolo aggiudicatosi un prezzo pari alla più bassa offerta accettata. Chi ha offerto di 
più ha molte probabilità di aggiudicarsi la quantità richiesta. Ulteriori dubbi possono 
essere risolti con l’esempio seguente: si suppone che un venditore metta all’asta dieci 
penne con un prezzo base di 1.000 lire ciascuna; dieci persone offrono 1.000 lire per 
penna: in questo caso tutti i partecipanti all’asta si aggiudicano una penna a un prezzo 
pari alla propria offerta. Se invece cinque persone offrono 1200 lire per una penna 
cadauno e altri dieci utenti offrono 1.000 lire, l’offerta minima per aggiudicarsi una 
penna sale a 1.200 lire perché la domanda eccede l’offerta. Coloro che hanno fatto 
l’offerta maggiore si aggiudicano l’articolo richiesto, mentre le altre cinque penne 
vanno ai cinque dei dieci che per primi hanno offerto 1.000 lire. 
• Asta Reverse (al contrario): con questa espressione si definiscono diverse modalità 
d’asta accomunate dal fatto di essere focalizzate sull’obiettivo dell’acquirente di 
spuntare il prezzo più basso possibile rispetto al bene o servizio richiesto. Le modalità 
principali si possono distinguere come segue: 
- la tipologia del “prezzo in discesa”: si tratta delle aste online che ripercorrono 
il modello classico di asta Olandese; 
- l’ “e-procurement”: una sorta di Borsa valori virtuale dove domanda e offerta 
delle aziende possono incontrarsi sui migliori livelli (ad esempio un’azienda 
che necessiti di una fornitura presenta una sorta di bando per sollecitare 
l’offerta di uno o più fornitori); 
- “name your price” o “demand collection”: si tratta di richieste di acquisto 
provenienti da privati indirizzate alla generalità dei venditori disposti a fare 
 10
una proposta di vendita a fronte di tale necessità (una sorta di e-procurement 
tra privati). 
 
eBay partecipa al segmento del commercio online basato sulla domanda o sulla 
determinazione dinamica del prezzo, perciò i prezzi delle transazioni sono determinati 
completamente dagli acquirenti. Tale procedimento si discosta dai metodi abituali: di solito i 
venditori prendono le decisioni sul prezzo e gli acquirenti accettano il loro prezzo o cercano 
un’offerta migliore altrove.  
Nel prezzo basato sulla domanda sono i compratori che prendono queste decisioni critiche.  
Portare le aste online è stata un’importante innovazione ed è uno dei più grandi usi della 
tecnologia di Internet, la quale ha facilitato un gran numero di attività commerciali. 
Alcune sono state direttamente trasportate dai modelli offline e non comportano un grande 
valore o convenienza per i consumatori. Ordinare un paio di guanti da un sito specializzato ne 
costituisce un primo esempio. Dal punto di vista del consumatore questo non è né più 
economico, né più conveniente rispetto a comprare lo stesso paio di guanti da un catalogo 
cartaceo chiamando un numero verde. 
Le aste online, all’opposto, hanno creato qualcosa di veramente nuovo. 
Michael May, analista di aste per la Jupiter Comunication, le vede come l’utilizzo ideale di 
Internet come intermediatore. Infatti, in un’intervista ha dichiarato: “Di tutte le cose che puoi 
fare con Internet, questa è una delle più grandi. Le risorse necessarie a lanciare e mantenere 
questo tipo di business, e i rischi associati ad esso, sono minuscoli rispetto ad altre operazioni 
di vendita online. E il costo dei beni venduti è unicamente il costo del trasferire le 
informazioni elettronicamente”. 
 
Molti vedono l’origine del business delle aste online in Priceline.com, che arrivò su Internet 
nel 1995. Priceline creò l’asta “inversa” (vedi par. 1.2.1). Entrambi i soggetti della 
transazione beneficiano di questo sistema: i compratori ottengono un prezzo basso e i 
venditori si disfano di qualcosa che altrimenti finirebbe col non aver più alcun valore. 
Dal momento che oltre 500.000 posti a sedere rimangono liberi ogni giorno sugli aerei e 
migliaia di camere d’albergo non sono occupate ogni notte, ogni vendita che copra il costo dei 
pasti serviti dalle compagnie aeree o il costo della pulizia della stanza, contribuisce ad alzare i 
profitti e vale quindi la pena che sia portata a termine. 
 11
Priceline offre un luogo di ritrovo per un mercato i cui prezzi sono basati sulla domanda, ma 
non è una vera asta nella quale gli acquirenti possono puntare uno contro l’altro. Questo si 
ebbe a partire dal 1995, quando eBay arrivò online e altri siti seguirono subito dopo.