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Le comunicazioni informatiche e le potenzialità di sviluppo delle aree decentrate: il caso della provincia di Sondrio

L’idea di sviluppare una tesi sulle nuove frontiere della comunicazione e di quanto queste influiscano sulla società, sull’economia e sulla nostra vita quotidiana, nasce quasi tre anni or sono.
In questo periodo ho consultato pubblicazioni, estratti di convegni, articoli di quotidiani e di settimanali e la cosa che più mi ha colpito è stato l’accorgermi che fino a quattro o cinque anni fa la tecnologia Internet era conosciuta solo in ambienti esclusivi quali i centri di ricerca e le università. Solamente alcune riviste specializzate nel campo informatico ipotizzavano un’esplosione del fenomeno Internet nella seconda parte degli anni novanta, ma senza immaginare lo sviluppo rapido e la diffusione a tappeto degli ultimi anni.
Il bisogno di nuovi mezzi di comunicazione si pensava potesse essere soddisfatto dalle reti dedicate, dalle reti geografiche WAN (wide area network), dalle reti “amatoriali” BBS (bulletin board system), ecc.… ma in pochi anni Internet si è imposta all’attenzione mondiale come lo strumento comunicativo universale.
Ed è proprio la tecnologia legata al mondo di Internet che viene trattata nella prima parte di questo lavoro: dalla nascita, alla sua rapidissima diffusione che vi è stata nel corso di questo decennio.
Nel primo capitolo si parla del grande cambiamento che vi è stato negli ultimi due decenni; il passaggio dalla tecnologia analogica al digitale e degli importanti strumenti messi a disposizione da quest’ultima.
Il grande sviluppo che ha avuto la multimedialità, ovvero la comunicazione che si avvale di una molteplicità di linguaggi per trasmettere il medesimo messaggio, dovuto principalmente all’avvento del computer, oggetto multimediale per eccellenza, in quanto è in grado di veicolare testi scritti, discorsi orali, musica, immagini fotografiche o animate, disegni ed altro ancora.
Vengono presentate quelle che negli anni ’80 avrebbero dovuto essere le reti informatiche del futuro, il cui sviluppo è stato però rallentato o completamente bloccato da Internet.
Della rete di reti si parla nel secondo capitolo. Dalla nascita di Arpanet nel ’69, fino alle attuali autostrade informatiche.
Viene presentata la tecnologia che ha permesso una così rapida diffusione: la commutazione a pacchetto, che consiste nell’inviare le informazioni in piccoli blocchi, che viaggiano nella rete in modo del tutto autonomo, fino al raggiungimento della destinazione; due protocolli unificati di trasmissione definiscono come suddividere i dati, come e dove instradarli e come ricomporli una volta giunti a destinazione, il TCP/IP.
Il DNS, l’enorme database che gestisce tutti i nomi e gli indirizzi, il linguaggio ipertestuale, che permette i collegamenti (o rimandi) fra i documenti.
Nel terzo capitolo vengono presentati tutta una serie di servizi messi a disposizione da Internet, suddivisi fra quelli possibili utilizzando appositi software, e quelli “interni” alla rete. Fra i primi ricordiamo il World Wide Web, lo strumento che consente la “navigazione”, l’E-mail, che permette lo scambio della posta elettronica, l’FTP, il protocollo di trasmissione dei files, l’IRC, il programma che permette la conversazione, in diretta fra più persone, attraverso la tastiera, le News, raccolte in Newsgroup, riguardanti i più svariati argomenti,che vengono scambiate fra i “naviganti”.
Fra i servizi offerti direttamente da Internet ricordiamo i motori e le directory di ricerca, i servizi di E-mail e di home page gratuiti. Vengono inoltre presentati i servizi “italiani”.
Un pò come il quotidiano locale, magari deboluccio nell'informarci sul resto del mondo, ma insostituibile per sapere quello che succede in città, i motori e le directory di ricerca italiani sono in grado di dedicare maggior attenzione alla realtà (virtuale) nazionale lasciando le ricerche globali ai giganti della ricerca.
Nella parte centrale del mio lavoro cercherò di mettere in evidenza alcuni aspetti, a mio avviso, molto rilevanti delle nuove tecnologie di comunicazione informatica; quelli che io definisco come aspetti territoriali, ovvero gli strumenti che permettono di superare le barriere imposte dallo spazio, al movimento di persone, allo scambio di beni, servizi ed informazioni, gli strumenti che favoriscono lo sviluppo delle aree decentrate.
Dopo aver analizzato gli strumenti offerti dalle N.T.I., ho affrontato le loro applicazioni; il telelavoro, le reti civiche, la Pubblica Amministrazione in rete.
Il quarto capitolo è dedicato al fenomeno del telelavoro, ovvero l’attività lavorativa svolta da una persona in un luogo remoto e indipendente dalla localizzazione del datore di lavoro o del committente e che prevede, per il suo svolgimento, l’utilizzo di mezzi informatici.

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Introduzione e considerazioni di sintesi 11

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Informazioni tesi

  Autore: Claudio Bormolini
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1997-98
  Università: Politecnico di Milano
  Facoltà: Architettura
  Corso: Architettura
  Relatore: Flavio Boscacci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 232

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Parole chiave

aree decentrate
internet
reti informatiche
reti telematiche
sondrio
telecomunicazioni
telelavoro

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