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Luce naturale nell'Architettura - Tra Mediterraneo e Scandinavia

Nella prima parte dell'elaborato di tesi vengono analizzate le differenze peculiari tra la luce nordica e quella mediterranea, attraverso un percorso che dal Sud risale verso il Nord.
Nord e Sud sono termini ben noti. Usandoli non ci si riferisce in genere ai punti cardinali, ma a Paesi con connotazioni e caratteristiche di comune comprensione.
Si va dal Nord al Sud per fare esperienza del sole, del caldo e di tutto quello che appartiene al Sud; si va dal Sud al Nord per…è proprio questo il punto! Cosa ci si aspetta di trovare al Nord? Quando si viene dal Sud, l‛esperienza del Nord è spontanea e immediata. Anche senza sapere il perché, ci si sente circondati da un‛atmosfera diversa; per via della luce, del paesaggio, della vegetazione, oppure degli edifi ci così diversi? Forse di tutto un po‛.
La luce, nel mondo nordico, riveste un ruolo decisivo grazie alla sua capacità di avvolgere ogni cosa in una particolare atmosfera, o meglio, in una varietà di atmosfere diverse.
Quando risaliamo verso il Settentrione, è la luce la prima a comunicarci che non siamo più al Sud. Non c‛è dubbio che pure il Sud abbia un‛atmosfera sua propria, soltanto che è assai più stabile, univoca, determinata dalla luce del sole che riempie lo spazio e aleggia attorno ad ogni cosa.
Quindi non sarebbe pertinente affermare che mobili atmosfere predominano pure al Sud. Quando il sole è al culmine tutto sembra fermarsi, il mondo si fa unitario ed eterno. Qui lo spazio ha grandi estensioni,l‛interezza assolata è tutta omogenea tra l‛orizzonte e la volta celeste: al mattino emerge, si ritira alla sera, ma quando il sole è allo zenith si mostra come realmente è.
Nella seconda parte della tesi vengono analizzate le caratteristiche architettoniche di alcuni esempi di biblioteche del XX secolo;dall‛analisi effettuata emerge il costante impegno dei progettisti nella composizione di forme caratterizzate fortemente dalle condizioni di illuminamento ritenute più idonee.
Negli esempi di biblioteche moderne e contemporanee analizzate, lo studio, ha riguardato gli aspetti tecnologici e quelli più prettamente compositivi e formali, sempre in relazione alla luce.

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ABSTRACT 2 La Luce Naturale nell‛Architettura. Tra Mediterraneo e Scandinavia Stefania SANTOPOLO La luce è l‛elemento fondamentale del pro cesso percettivo delle cose ed è proprio attraverso il fenomeno luminoso che si defi nisce la conoscenza spaziale. Affi nchè la luce possa diventare una componente importante della metodologia progettuale “bisogna pensare a una struttura spaziale e qualitativa della luce, congruente con quella funzionale, percettiva, geometrica e costruttiva dell‛architettura”. Il pro getto architettonico dunque non deve es sere pensato come una sommatoria di pro cedure tecniche progettuali, strutturali e di misurazioni fi siche di natura acustica, luminosa o tecnica affrontate separata mente ma deve essere affrontato come una sintesi progettuale olistica. All‛inter no di un approccio olistico del progetto si dovranno quindi chiarire i parametri che permettono di costruire la luce, aiutando il progettista a compiere scelte progettuali consapevoli dei relativi effetti ambientali. La luce è un fenomeno di natura energetica. Nel corso della storia si è sempre cercato di fornire una spiegazione teorica di un elemento tanto signifi cativo e determinan te. All‛interno del capitolo viene proposto un approfondimento relativo alla teoria della luce e alle grandezze fotometriche che ne defi niscono il fenomeno luminoso, nonché il funzionamento dell‛organo desti nato alla percezione e al rilevamento delle condizioni luminose presenti in un qualsiasi ambiente; questi occhio umano, con la sua struttura biologica e il suo funzionamento. La luce che percepiamo attraverso gli occhi provoca grandi cambiamenti del nostro si stema nervoso, poiché provoca l‛alterazione della produzione di ormoni e dei processi interni biochimici, ciò ha delle conseguen ze non irrilevanti sul nostro stato d‛ani mo e sulla nostra salute. Non è esagerato dunque affermare che la luce costituisce un fattore vitale nel mantenimento della nostra salute. L‛alternarsi di luce e buio infl uenza il cosiddetto “orologio biologico”, attraverso l‛azione di specifi ci ormoni. La luce, attraverso i canali che collegano gli occhi alla porzione involontaria del sistema nervoso, infl uisce sulla secrezione di ormoni da parte delle principali ghiandole endo crine e condiziona tutta l‛attività chimica del corpo umano e quindi la percezione. La luce assume un ruolo primario tra i tanti elementi condizionanti lo stato d‛animo na scosti dall‛inconscio, agendo anche di con seguenza sulla sfera conscia. All‛interno del capitolo viene affrontato il problema dell‛interazione tra i vari stimoli che l‛am biente, che ci circonda, ci propone e le re azioni della persona attraverso il processo percettivo con predisposizione dello sta to emotivo e della recettività sensoriale. Nel capitolo si affronta il tema dell‛uti lizzo della luce naturale in architettura attraverso il corso del tempo e l‛evoluzio ne delle civiltà. Nel 1° libro dell‛Antico Testamento si legge “…Allora Dio disse Fiat Lux e la luce fu…”. La storia del mondo dipende da questa prima fonda mentale antinomia impressa al cosmo tra luce e tenebre, che determina la misura del tempo nell‛alternanza del giorno e del la notte. La preoccupazione per la quali tà degli ambienti nelle costruzioni e per la qualità dell‛illuminazione naturale degli ambienti, ha ricevuto una sistemazione, in termini di strumenti conoscitivi e stru menti di controllo, a partire dalla metà dell‛800, quando venne inquadrato il pro blema degli ambienti malsani creati dalle grandi conurbazioni delle città europee e nordamericane, sviluppatesi a partire dalla fi ne del ‘700. Già in epoca romana il problema dell‛il luminazione degli ambienti fu affrontato sia nei vari trattati d‛architettura che, in qualche modo, nella normativa. Sono del la seconda metà dell‛800 e dei primi anni del ‘900, nei diversi paesi industrializzati, le leggi che prevedono la costituzione di regolamenti di igiene edilizia e urbana e la identifi cazione dello strumento della licen za di abitabilità, che contempla il rispetto di standard d‛illuminazione naturale, so leggiamento e ventilazione.

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Informazioni tesi

  Autore: Stefania Santopolo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Politecnico di Milano
  Facoltà: Architettura
  Corso: Architettura Ambientale
  Relatore: Alessandro Rogora
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 82

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