Il ruolo informativo della relazione sulla gestione

Tra le novità da inserire nella relazione sulla gestione, la nuova formulazione dell’art. 2428 del codice civile, richiede che siano forniti «gli indicatori di risultato finanziari e, se del caso, quelli non finanziari pertinenti all’attività specifica della società, comprese le informazioni attinenti all’ambiente e al personale¬. Tali indicatori finanziari e non finanziari, chiamati spesso indicatori di performance, sono costituiti da indici di bilancio e altre informazioni.
Dal bilancio d’esercizio, rappresentante la sintesi dei risultati economici e finanziari ottenuti nel corso dell’esercizio, si può ricavare un insieme di dati espressivi di condizioni parziali o generali di efficienza aziendale che possono aiutare a comprendere meglio la situazione della società e l’andamento ed i risultati della gestione.

Mediante i procedimenti di analisi basati su dati interni aziendali si costruiscono vari rapporti tra le poste dello stato patrimoniale e/o del conto economico (che prendono la denominazione inglese di ratio), adatti a rilevare situazioni ed andamenti della gestione nel tempo. In pratica i ratio sono uno strumento per l’interpretazione del bilancio d’esercizio e costituiscono una base per le valutazioni prospettiche della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di un’azienda Lo scopo dell’analisi ê di valutare l’andamento della redditività e dell’economicità dell’attività aziendale. La possibilità di comparare i ratio nel tempo e nello spazio (cioè rispetto ad altre aziende similari) fornisce, infatti, delle indicazioni utili per individuare i punti di forza o di debolezza dell’impresa e per impostare gli eventuali interventi di correzione.

Il punto di partenza dell’analisi di bilancio (e degli indicatori di performance) è costituito dallo studio del sistema impresa nel caso generale; l’equilibrio economico dell’impresa viene infatti raggiunto quando siano soddisfatte le seguenti condizioni:
I ricavi conseguiti riescono a coprire i costi ed assicurano una congrua remunerazione ai fattori in posizione residuale;
Si raggiunge un’adeguata potenza finanziaria.

(L’equilibrio economico ê differente dall’equilibrio finanziario. Entrambi, uniti all’equilibrio patrimoniale, formano l’equilibrio generale aziendale. L’equilibrio economico si sostanzia nel fatto che l’azienda ê in grado, nel lungo periodo, di realizzare ricavi capaci di remunerare i costi. L’equilibrio finanziario, invece, viene osservato nel breve periodo e si sostanzia in una prevalenza delle entrate sulle uscite. Lo squilibrio finanziario non è patologico, differentemente dallo squilibrio economico).