Joshi no tamashii - Lo spirito delle donne

A questo punto, vorrei analizzare la parte spirituale di tali romanzi dividendoli in due categorie: quelli che hanno ancora come tema principale l'amore romantico e quelli che, invece, trattano altri temi, come l'amicizia e la gravidanza, oppure esplorano l'amore da un diverso punto di vista, ad esempio rivelando i sentimenti delle donne tradite o amanti di uomini sposati, rivelando in questo senso la maturità dell'autrice. Nella prima categoria inserirei due romanzi Niji (虹, Arcobaleno, 2003), e Hagoromo (ハゴロモ, L'abito di piume, 2005); nella seconda categoria metterei invece Furin to Nanbei (不倫と南米, La piccola ombra, 2002), Chiechan to watashi (チエちゃんと私, Chie-chan e io, 2008) e Iruka (イルカ, Delfini, 2010).
La mia analisi partirà dall'opera Arcobaleno, la cui premessa sembra identica a quelle dei precedenti romanzi: una ragazza rimasta orfana e in cerca di amore.
Eiko, la protagonista, da piccola rimase sola con la mamma e la nonna, dal momento che il padre scappò di casa con un'altra donna, ma la sua vera solitudine arrivò quando morirono la nonna e la madre, a distanza di poco tempo l'una dall'altra. Il proprietario del ristorante in cui lavorava, l'Arcobaleno, le propose, dato il momento per lei difficile, di lasciare momentaneamente da parte il suo lavoro di cameriera di sala, troppo stancante, per dare una mano alla moglie di lui, che era in dolce attesa ed aveva bisogno di aiuto nei lavori domestici e per prendersi cura del cane e del gatto.
Eiko accettò, ma fin da subito si rese conto che la situazione era più complicata ed impegnativa di quanto sembrasse: la moglie del proprietario era una donna molto superficiale ed attaccata ai soldi e non si curava né del giardino né dei suoi animali. Eiko prese dunque la palla al balzo e decise di riversare le sue attenzioni sulle piante, che iniziarono a crescere rigogliose, e sui due animali di casa, che si affezionarono a lei percependo i suoi buoni sentimenti.
“In principio, viste le mie condizioni psicologiche, pensavo di provare empatia per gli animali e le piante di quella casa soltanto perché mi immedesimavo con il loro senso di abbandono.
Invece poco per volta mi ero accorta che le cose non stavano affatto così. Loro erano molto più forti di me e ardevano di vitalità. […] al pensiero della quantità enorme di energia che ogni giorno ricevevo da loro, mi sentivo perfino in colpa a prendere lo stipendio.”
Come si può capire leggendo queste righe, la natura è un elemento fondamentale in questo romanzo per la rinascita sentimentale e spirituale della protagonista. Tanto che, quando la moglie del proprietario decise di sbarazzarsi del cane, dato che quando sarebbe nato il bambino non avrebbe avuto più tempo di occuparsene, Eiko si recò al negozio di animali dove la signora lo aveva portato e lo comprò lei stessa. E proprio lì incontrò il proprietario dell'Arcobaleno, venuto anche lui a riprendersi il cane a cui era molto legato, e scoprì che in entrambi stava crescendo un sentimento che andava ben al di là del semplice rapporto professionale.