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Autismo e arte terapia: un percorso creativo per la crescita e lo sviluppo.

L'arte terapia

L'arte terapia è una forma di psicoterapia che utilizza come strumento principale l'espressione artistica con finalità preventive, riabilitative e terapeutiche. La denominazione della disciplina, composta dai due termini «arte» e «terapia», rimanda, oltre al metodo prevalente utilizzato, anche agli ambiti cui pertiene: «arte», in quanto si ricorre alle modalità espressive proprie dell'ambito artistico e si privilegia la comunicazione non verbale, attraverso l'uso di materiali e tecniche artistici; «terapia», in quanto l'intervento è finalizzato a crescita personale e guarigione.
L'arte terapia utilizza gli strumenti dell'arte come modalità espressive del Sé e delle emozioni, come mediazione della relazione fra paziente e specialista e, infine, come strumenti di costruzione e di organizzazione del mondo interno e delle relazioni con la propria interiorità, con il proprio corpo e con l'Altro. Infatti, la possibilità di esprimersi in una modalità non verbale permette al paziente di far emergere contenuti significativi in modo immediato e di impegnarsi sia a livello cognitivo ed intellettuale sia a livello sensoriale e motorio. Ciò che conta perciò non è il prodotto artistico in sè, quanto il processo creativo grazie al quale è stato realizzato: in questo processo, l'arte terapeuta ha il compito di aiutare il paziente ad imparare a «fare arte», a far uso della creatività per fare esperienza di sé e ad entrare in sintonia con il proprio corpo e con le proprie percezioni. Infatti, attraverso questo percorso si può imparare a riconoscere le sensazioni prodotte dall'incontro con i diversi materiali, sensazioni che vengono organizzate e rielaborate in vista di una migliorata conoscenza del proprio corpo, delle percezioni e dell'attribuzione di significato: questa è una tappa fondamentale per imparare anche a rapportarsi con il mondo, proprio in virtù del fatto che il corpo rappresenta il nostro veicolo di comunicazione con esso.

Il setting dell'arte terapia è chiamato atelier, il laboratorio artistico che assume la funzione di luogo sicuro, di luogo privilegiato del paziente, in cui egli è libero di esprimersi e di stabilire la relazione con il conduttore, un luogo che è allo stesso tempo reale e mentale a cui egli può tornare anche al di fuori dalla seduta ed in cui può abbandonarsi senza mai essere abbandonato. E' un setting molto particolare, affollato di materiali e colori, ove ogni paziente può scegliere i suoi, ovvero quelli che gli
permettono di provare più sensazioni in quel dato momento, pur ricordando che ha la possibilità di esplorarli tutti quanti ogni qualvolta lo desideri: è, insomma, il luogo in cui il paziente può sentirsi protetto, contenuto e libero di esprimersi, tenendo tuttavia sempre a mente che esistono delle regole che aumentano il grado di stabilità e fiducia nella relazione e che consentono al bambino di apprendere e conoscere le regole sociali.

La concezione dell'arte come cura o come mezzo in vista di uno scopo esterno ad essa esiste fin dai tempi più antichi, essa è sempre stata utilizzata come forma di comunicazione, come metodo di guarigione o viatico spirituale: l'arte terapia come oggi la intendiamo, ovvero come disciplina, è tuttavia molto giovane e risale agli anni Sessanta del secolo scorso. In quegli anni fu istituita l'Associazione Britannica degli Arte Terapeuti da artisti e psichiatri che già da molti anni lavoravano negli ospedali psichiatrici: fu allora che si costituirono le prime scuole di formazione in arte terapia che, negli anni seguenti, si sono diffuse anche in America grazie a Edith Kramer, proveniente dall'ambito artistico, e Margaret Naumburg, psichiatra e psicoanalista.
È importante sottolineare che questa disciplina è figlia di ambienti molto differenti tra loro: quello artistico, quello psichiatrico, quello psicodinamico, quello cognitivista, quello della Gestalt, quello dell'analisi transazionale e quello sistemico. Inoltre l'applicazione è possibile a tutte le età, dall'infanzia all'anzianità, e con differenti finalità, terapeutiche, riabilitative, educative, di recupero, di sviluppo di facoltà creative e di sostegno emotivo; in più si rileva che i destinatari possono essere anche e soprattutto coloro che ritrovano maggiori difficoltà espressive nelle terapie «verbali».
L'arte terapia si sviluppa quindi come disciplina terapeutica già nella seconda metà del Novecento, tuttavia la formulazione definitiva del ruolo dell'arte terapeuta, a lungo dibattuta data l'enorme complessità della materia, risale al 2003: l'arte terapeuta deve essere in grado di «facilitare, attraverso l'uso di materiali artistici, in un ambiente protetto, l'auto espressione, la riflessione, il cambiamento e la crescita personale».

Questo brano è tratto dalla tesi:

Autismo e arte terapia: un percorso creativo per la crescita e lo sviluppo.

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Vaudano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Raffaella Ricci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 37

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