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Basilea II: i cambiementi nella valutazione del rischio di credito e l'evoluzione del rapporto banca-impresa

I vantaggi e le applicazioni di un sistema di rating interno

Una delle caratteristiche principali dei sistemi di rating consiste nel fatto che essi rappresentano un evoluzione delle logiche dicotomiche di misurazione e gestione del rischio basate semplicemente sulla distinzione affidabile/non affidabile e posizioni in bonus/anomale. Pertanto un adeguato sistema di rating interno consente alla banca di ottenere rilevanti vantaggi in termini di maggiore razionalità e trasparenza del processo di erogazione e gestione del credito.

Le applicazioni dei rating nell'ambito dei processi di concessione e revisione del credito sono molteplici. In primo luogo i rating incidono su condizioni quali dimensione del credito, richiesta di garanzie, frequenza delle revisioni. Si possono poi individuare altre due fondamentali aree in cui il sistema di rating può generare interessanti ritorni in termini di efficienza ed efficacia del processo decisionale31: il pricing dei crediti e la definizione dei limiti di autonomia per le unità operative decentrate.

All'interno del processo di gestione degli affidamenti il pricing dei crediti rappresenta un passaggio particolarmente delicato, in quanto nelle operazioni di finanziamento vi è una parte di costi, cioè quelli legati all'eventuale insolvenza degli affidati, la cui manifestazione è differita nel tempo rispetto al momento in cui viene incassato il prezzo. Tali costi devono essere incorporati nel pricing tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ogni singola esposizione creditizia. La classificazione dei debitori in classi di rating a cui siano associabili i rispettivi valori circa la perdita attesa consente alla banca proprio di discriminare il livello del prezzo del capitale prestato sulla base della qualità creditizia della controparte. Inoltre la segmentazione della domanda di credito in classi omogenee dal punto di vista del rischio rappresenta un'importante difesa contro i rischi di adverse selection tipici dei contratti di credito: infatti in presenza di un sistema di prezzi non sufficientemente articolato i debitori di migliore qualità preferirebbero rivolgersi presso un'altra banca per vedere riconosciuta la propria affidabilità, mentre i prenditori caratterizzati da un elevato grado di rischio sarebbero indotti a domandare maggiore credito.

Una seconda area applicativa nell'ambito della quale i sistemi di rating interni possono apportare significativi miglioramenti gestionali, riguarda la definizione della struttura organizzativa attraverso cui si articola il processo di erogazione del credito, in termini di fissazione dei limiti di autonomia decisionale delle unità operative periferiche coinvolte nel processo e di definizione di linee guida più o meno stringenti per il pricing. Tradizionalmente i limiti di autonomia decisionale delle unità più periferiche venivano fissati sulla base dell'esposizione creditizia complessiva nei confronti del debitore; pertanto la definizione di quale organo all'interno della struttura organizzativa avesse l'autonomia decisionale e il potere di deliberare avveniva in funzione dell'ammontare del fido richiesto. In questo modo però crediti di pari importo ma con rischiosità completamente differente vengono trattati nel medesimo modo. Inoltre è possibile che crediti di minore importo ma con rischio di default molto elevato vengano deliberati da un organo di livello inferiore rispetto a crediti di importo più elevato erogati a controparti di maggiore affidabilità. Per superare i limiti di tale sistema si possono definire i limiti di autonomia decisionale delle singole unità in funzione non dell'ammontare di fido richiesto, bensì in funzione della perdita attesa.

Un ulteriore vantaggio che la banca può ricavare dalla riclassificazione dei propri affidati in classi di rating consiste nella possibilità di monitorare l'evoluzione nel tempo della qualità del portafogli in maniera più articolata rispetto a quanto può derivare da una tradizionale analisi sulla dinamica delle sole partite anomale. Il sistema di internal rating infatti permette di controllare l'evoluzione nel tempo della rischiosità di tutte le posizioni creditizie in essere, sia in bonis che non, in modo da individuare prontamente eventuali trend di deterioramento della qualità degli impieghi e attivare di conseguenza processi di revisione o azioni cautelative.
Un'altra applicazione dei sistemi di rating interno riguarda la possibilità di valutare l'integrità dei processi di valutazione del rischio di credito utilizzati dalla banca. Gli output prodotti dal sistema di rating infatti possono essere utilizzati ai fini della verifica dell'adeguatezza dei processi che lo compongono. L'adeguatezza dei processi operativi di concessione e revisione del credito pertanto puà essere verificata in maniera più precisa di quanto non sia possibile fare in assenza di una traduzione delle valutazioni in indicazioni sintetiche contigue e ordinali quali i credit rating.
Nel complesso quindi le potenzialità connesse ai sistemi di rating interno consentono un miglioramento delle modalità attraverso le quali vengono prese le decisioni relative alla concessione e gestione degli affidamenti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Basilea II: i cambiementi nella valutazione del rischio di credito e l'evoluzione del rapporto banca-impresa

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Mereu
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Manageriale
  Relatore: Roberto Malavasi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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