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Società rurale e vita amministrativa nel pontremolese nel secondo ottocento

Lo stato sanitario degli italiani non è prospero

Con queste parole, il 12 marzo 1873, Carlo Maggiorani dava avvio alla discussione in senato sul codice sanitario Lanza, il primo progetto di questo tipo ad arrivare nelle aule parlamentari del Regno. Nella seconda metà dell'Ottocento, come per ciò che riguarda l'agricoltura, era nata nella parte più impegnata della classe medica una consapevolezza nuova, la constatazione di un "radicato e diffuso malessere sanitario" che avrebbe portato a una maggior conoscenza del panorama igienico-sanitario del paese. Non ci si riferisce solo alle indagini e successive inchieste di cui si parlerà in seguito, ma anche alla produzione scientifica di testi riguardanti le malattie "dei poveri", nonché all'inizio di un lungo iter normativo.
Guardando le statistiche sanitarie dell'epoca le parole di Maggiorani sembrano a dir poco un eufemismo. Nel 1870 si erano avuti 29,84 morti per ogni 1.000 abitanti, dei quali il 48,8% erano bambini entro i cinque anni d'età. Terribile la situazione dei trovatelli: nel 1887 su 1.000 neonati ammessi nei brefotrofi, 381 perdevano la vita. Le cause di una tanto grave situazione erano molteplici: pessime condizioni igieniche, carenze dell'apparato assistenziale, ritardo delle scienze mediche, eccessivo lavoro. Da quando, nel 1881, lo stato iniziò la rilevazione statistica delle cause di morte, le malattie più frequenti nelle classi contadine erano tubercolosi, vaiolo, colera, pellagra e in alcune zone la malaria. Meritano una menzione problemi dovuti alle condizioni di vita, come cretinismo, pazzia e alcolismo. Con le prime annessioni fu trasmesso, con pochi mutamenti formali, l'ordinamento sanitario piemontese attraverso la legge n° 3793 del 20/11/1859, che sarà poi estesa a tutto il territorio tramite la prima legge sanitaria del Regno d'Italia, n°2246 del 20 marzo 1865. Con la nuova normativa la tutela della sanità pubblica era affidata al Ministero dell'Interno, mentre venivano istituiti consigli sanitari locali, con il compito di coadiuvare prefetti e sindaci.
Se il successivo codice Lanza del 1873 non si discosta se non per l'obbligatorietà delle spese per medico condotto e levatrice da parte dei Comuni, la riforma crispina del 22 dicembre 1888 porta maggiore chiarezza nella definizione delle responsabilità. Partendo dal progetto di Bertani, "venne in realtà modificato in senso restrittivo dal senato su alcune questioni vitali come le condotte farmaceutiche, la cui obbligatorietà venne respinta dai senatori." Vale la pena approfondire la figura della condotta medica, fondamentale in una analisi su un territorio rurale italiano nell'Ottocento.

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Società rurale e vita amministrativa nel pontremolese nel secondo ottocento

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Bassioni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Parma
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Storia contemporanea
  Relatore: Antonio Parisella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 145

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