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Allenatori di pallacanestro giovanile: quanto conoscono la preparazione fisica?

La capacità di mobilità articolare e flessibilità muscolo-tendinea

[...] La capacità di mobilità articolare (flessibilità) è la capacità di eseguire movimenti con grande ampiezza articolare, ai limiti dell’escursione fisiologica individuale consentita.
È una capacità intermedia tra le capacità condizionali e le capacità coordinative ed è il presupposto per una economica esecuzione dei gesti e dei movimenti.
Una insufficiente educazione e sviluppo della flessibilità incide negativamente sull’apprendimento tecnico dei gesti fondamentali (palleggio, passaggio, tiro, movimenti senza palla in attacco e in difesa) inoltre una buona mobilità articolare, previene il verificarsi di infortuni, aumenta l’ampiezza, la rapidità di esecuzione e la precisione dei movimenti.
Senza esercizio la mobilità articolare non migliora, anzi regredisce con la crescita, stesso discorso per la flessibilità, che è l’unica capacità condizionale che raggiunge il culmine del suo sviluppo nell’età infantile, dopodiché è destinata a peggiorare quando non è sottoposta ad esercitazioni regolari.
Il concetto base da ricordare è quindi che la mobilità articolare è la base per poter sviluppare una buona flessibilità muscolo-tendinea. Se l'articolazione non è abbastanza mobile i muscoli che la riguardano non possono aumentare la proprio flessibilità.
La flessibilità si realizza mediante:
• la mobilità articolare, cioè la capacità di poter utilizzare al massimo l’escursione delle nostre articolazioni. Influenza in modo efficace l’ampiezza dei movimenti ed è condizionata dall’allungamento muscolare. Per migliorare o mantenere la mobilità a buoni livelli, si devono compiere esercizi di slanci, flessioni, molleggi, oscillazioni, circonduzioni
• l’allungamento muscolare, cioè la capacità dei muscoli striati di cambiare forma e ritornare allo stato originario; i muscoli possiedono tre proprietà fondamentali:
1. elasticità, cioè la capacità delle fibre muscolari di aumentare la loro lunghezza
2. contrattilità, cioè la capacità delle fibre muscolari di ridurre la loro lunghezza
3. eccitabilità, cioè la capacità delle fibre muscolari di reagire agli stimoli nervosi.
Per migliorare l’elasticità muscolare si devono eseguire esercizi d’allungamento (stretching) tenuto e mai molleggiato.
Stretching è un termine inglese (che significa allungamento, stiramento) usato nella pratica sportiva.
Gli esercizi di stretching coinvolgono muscoli, tendini, ossa e articolazioni ed in gran parte consistono in movimenti di allungamento muscolare.
Classificazione della mobilità articolare:
• mobilità articolare di tipo passivo: quando viene generata in modo passivo da un partner o da se stessi (per quanto possibile), attraverso tutti i movimenti eseguibili dall'articolazione presa in considerazione
• mobilità articolare di tipo attivo: quando viene generata in modo diretto dalla contrazione dei muscoli circostanti una determinata articolazione, attraverso tutti i movimenti eseguibili dalla medesima. Ad esempio per l'articolazione scapolo omerale (o articolazione della spalla): flessione ed estensione, intra ed extra rotazione, abduzione, adduzione e circonduzione del braccio.
Alcuni esempi di esercizi per la mobilizzazione possono essere, le circonduzioni del capo, delle spalle, dei gomiti, del bacino, delle ginocchia, delle caviglie, oppure gli slanci degli arti superiori e inferiori.
Classificazione della flessibilità muscolo-tendinea:
• flessibilità muscolo-tendinea di tipo passivo: generata in modo passivo da un patner o da se stessi, si realizza quando raggiunta una posizione di elevata escursione articolare con il ventre muscolare in allungamento, tale posizione viene mantenuta per alcuni secondi
• flessibilità muscolo-tendinea di tipo attivo, statica o dinamica: essa viene generata in modo diretto o dal mantenimento di determinate posture in allungamento muscolare o dalla contrazione di masse muscolari che spostano in modo rettilineo o semicircolare, ripetuto e continuo, il segmento interessato portando il ventre muscolare in allungamento.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Allenatori di pallacanestro giovanile: quanto conoscono la preparazione fisica?

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Informazioni tesi

  Autore: Gabriele Valpiani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie
  Corso: Scienze delle attività motorie e sportive
  Relatore: Roberto Marocco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 101

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Parole chiave

sport
basket
pallacanestro
esercizio fisico
allenamento
mobilità articolare
coordinazione
preparazione fisica

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