L'importanza della corporate governance nelle decisioni di investimento: analisi del caso cinese

Le pratiche di governo societario plasmano il comportamento di un'azienda. È quindi naturale aspettarsi che queste incidano anche sui rendimenti azionari dell'impresa. Stupisce dunque che, anche se intuitivo, ci sia gran scarsità di prove su questa linea di ragionamento in Cina.

Wang e Xu sono due tra i pochi che, nella Repubblica Popolare Cinese, hanno realmente esaminato la relazione tra corporate governante e rendimento azionario in una visione trasversale. Studiando dati societari relativi al periodo dal 1996 al 2002, Wang e Xu scoprono che le dimensioni, non book-to-market, aiutano a spiegare trasversalmente i rendimenti azionari in Cina.

Loro sostengono che a causa della natura speculativa dei mercati dei capitali cinesi e della bassa qualità delle informazioni contabili, il book-to-market, il valore di mercato, non riflette i fondamentali nel mercato azionario cinese. Wang e Xu suggeriscono che, invece, un buon indicatore della bontà delle pratiche di corporate governance in Cina, che aiuta a prevedere i flussi di cassa attesi da un'impresa, sia rappresentato dal flottante70 dell'impresa stessa.

Essi hanno mostrato che aumentando il proprio flottante, l'impresa aumenta il rendimento atteso calcolato col modello del capital asset pricing71 dal 81% al 90%.
Non è comunque ancora chiaro se il rapporto del flottante sia una variabile sufficiente a spiegare le pratiche di corporate governante adottate dall'impresa. Certo le imprese cinesi quotate hanno solitamente una bassa percentuale di flottante e questo a causa della forte partecipazione dello Stato.

Tale pratica ha portato, infatti, alla coesistenza di diversi tipi di azioni nelle aziende quotate:
- le azioni destinate allo Stato;
- le azioni destinate a persone giuridiche;
- e le azioni destinate al pubblico.

Solo queste ultime sono liberamente commerciabili. Il trasferimento delle azioni destinate allo Stato e di quelle destinate alle persone giuridiche è, infatti, strettamente controllato dal governo. La cosiddetta “quan gu fen zhi” (la presenza di diverse tipologie di azioni, negoziabili, semi negoziabili e non negoziabili, in una stessa società quotata) ha causato molti problemi nel mercato azionario cinese.