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Comportamenti controproduttivi in ambito lavorativo: contributo empirico.

Comportamenti controproduttivi e tratti di personalità

Nel modello di Spector e Fox anche i tratti di personalità, soprattutto affettivi, vengono considerati importanti, anche se non quanto gli stressor e le emozioni negative. Parte della ricerca riguarda l’utilizzo di test di personalità, generalmente collocati all’interno del modello dei cinque fattori (big five). Le conclusioni basate su delle meta-analisi (ad esempio Salgado, 2002) hanno dimostrato che questi test di personalità possono essere predittori degli atti CWB.
Il miglior predittore tra i cinque fattori è la coscienziosità, che modera la relazione tra la percezione di un ambiente lavorativo stressante e le possibili comportamenti CWB risultanti. Si sono dimostrati importanti anche la gradevolezza (Colbert et al., 2004), che modera la devianza interpersonale, e la stabilità emotiva, che evidentemente influenza la risposta individuale agli stressor e quindi i possibili esiti CWB. Skarlicki et al. (1999) hanno evidenziato che negli individui con personalità antagonista, cioè con bassa gradevolezza, si possono predire elevati livelli di comportamenti di ritorsione, quelli che complessivamente Skarlicki et al. avevano chiamato comportamento ORB (organizational retaliatory behavior) e che oggi rientra nella più vasta definizione dei comportamenti CWB. Altre variabili di personalità connesse con la stabilità emotiva e che si sono dimostrati molto importanti sono la rabbia di tratto (Spielberger et al., 1988), l’ansia di tratto (di queste due abbiamo già accennato ad inizio capitolo per la loro correlazione con gli stressor) ed una variabile più generale rappresentata dalla affettività negativa (negative affectivity, NA, Watson e Clark, 1984).
Come si poteva facilmente supporre in base agli studi sull’aggressione, la rabbia di tratto ha mostrato di avere forti correlazioni coi comportamenti CWB: Douglas e Martinko (2001) hanno trovato una correlazione di ,68 tra una misura della rabbia di tratto e una misura self-report di CWB. Fox e Spector (1999) trovarono correlazioni leggermente inferiori ma pur sempre notevoli: ,57 con il CWB organizzativo e , 50 con il CWB personale. Anche l’ansia di tratto ha dimostrato di essere
correlata agli atti CWB, anche se con correlazioni inferiori a quelle trovate per la rabbia di tratto. Sia nello studio di Fox e Spector (1999) e Fox et al. (2001) si sono trovate correlazioni significative, comprese tra ,20 e ,40, tra ansia di tratto e CWB. Altri studi hanno trovato correlazioni significative tra neuroticismo e CWB, ed altri ancora tra la citata scala NA (affettività negativa) e CWB.
Penney e Spector (2002) hanno trovato una correlazione significativa (,27) anche con il narcisismo: l’idea di fondo, confermata dai risultati, è che gli individui molto sensibili alle minacce che minano un’alta visione di sé conducono più facilmente ad azioni rabbiose esagerate e aggressioni. Infine, del locus of control, che è una variabile di tratto non affettiva ma cognitiva ed è legata al controllo, abbiamo già trattato nel paragrafo precedente.

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Comportamenti controproduttivi in ambito lavorativo: contributo empirico.

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Informazioni tesi

  Autore: Fabrizio Coppola
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Claudio Barbaranelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

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