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I beni culturali nell'era dei social media

I musei più cliccati su Facebook

I musei più cliccati su Facebook, non sono purtroppo italiani, anzi, il museo italiano più cliccato sul social network lo troviamo addirittura al 70esimo posto. Al primo posto abbiamo infatti il MoMa (Museum of Modern Art) di NewYork, al secondo abbiamo il Metropolitan e al terzo posto c’è il Louvre.Il social network rappresenta quindi una nuova frontiera per veicolare la cultura e l’arte sul web, quindi gli staff dei musei più popolari scelgono di creare un buon profilo, comprensibile e istantaneo anche su Facebook. In Italia tale attività non sta avendo ottimi risultati, anche il nostro Paese viene generalmente idealizzato come “un museo a cielo aperto”, non viene apprezzato attraverso il mondo web.Giusto per dare un’idea, il MoMa raggiunge sul social network i 900mila fans contro i 30mila del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, a Roma, il primo tra gli italiani nella classifica di apprezzamento sul web (Giuseppe Baselice, 2011). Il sistema utilizzato in internet è molto semplice: creare appuntamenti da trasmettere sulla rete, far sì che l’utente non solo clicchi sulle informazioni che maggiormente trova interessanti, ma fare in modo che quest’ultimo venga attratto dalla piattaforma informativa. Un modo da parte del museo di essere seguito e conosciuto da un pubblico sempre più vasto.In un certo senso viene messo da parte il sito ufficiale, in quanto il contatto via Facebook, l’aggiornamento tramite il social network, consente un contatto più diretto con l’utente(Giuseppe Baselice, 2011). Pagine, gruppi e i cosi detti “eventi”, sembrano essere l’ultima frontiera dei beni culturali. Con quest’ultima scelta, le pagine a cui siamo iscritti, possono invitarci agli eventi da loro organizzati, viene semplicemente chiesto all’utente di rispondere “parteciperò”, “forse parteciperò” oppure “non parteciperò” all’invito, cosicché sia possibile giungere ad un duplice risultato: sapere genericamente quanta gente sarà presente e diffondere la notizia.In un evento così organizzato, ci sono tutte le informazioni che un utente generalmente vuole avere: luogo, orario e informazioni varie sull’evento stesso. Il mono degli operatori culturali può avere l’opportunità di diffondere eventi a un pubblico vasto, in modo capillare, a persone che sono già interessate, avendo deciso, di propria spontanea volontà di ricevere aggiornamenti da tale pagina; e inoltre, la possibilità di invitare i propri amici, e gli amici degli amici all’evento, condividerlo sul proprio profilo e visualizzarlo sulla propria home e quella dei propri contatti può risultare interessante. Insomma, il MoMa (Museum Of Modern Art) rappresenta l’istituzione museale con il maggior numero di fans su Facebook. Parliamo di circa 895.000 fans. La pagina web, e la struttura si pubblicizzano a vicenda per fidelizzarsi il pubblico.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I beni culturali nell'era dei social media

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Informazioni tesi

  Autore: Ciro Antignani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Culture digitali e della comunicazione
  Relatore: Monica Murero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

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