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Le economie dell'euro-mediterraneo: tematiche e modelli di sviluppo

Dal MEDA all’ENPI

“Alcuni temi di fondamentale importanza, come la tutela dell'ambiente, la lotta contro l'inquinamento del mare, la lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo, o la tutela dei diritti delle donne, sono questioni trasversali che non hanno confini, e possono essere affrontate soltanto attraverso una cooperazione a livello regionale”.

Questi sono i settori prioritari di cooperazione regionale definiti dalla Commissione europea, nel documento di strategia regionale 2007-2013 e nel programma indicativo regionale 2007-2010 per il partenariato euro-mediterraneo.
Il finanziamento di tali progetti fu realizzato attraverso la creazione dell’ENPI (European Neighbourhood and Partnership Instrument), principale meccanismo finanziario attraverso il quale fu prestata assistenza ai Paesi dell’ENP più la Russia. L’ENPI è lo strumento di cooperazione attraverso il quale le decisioni prese a livello politico possono essere trasformate in reali azioni sul campo.
Il finanziamento complessivo dell’ENPI, gestito da EuropeAid, ammonta a quasi 12 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. Circa il 90% dei fondi ENPI è destinato a finanziare azioni bilaterali e azioni regionali che coinvolgono due o più Paesi partner, mentre il restante 10% è destinato alla cooperazione trans-frontaliera e al cosiddetto NIF (Neighbourhood Investment Facility), cioè al piano di agevolazioni previste a sostegno degli investimenti effettuati dai Paesi del vicinato.

Da quando fu emanato il primo programma MEDA nel 1995, con il fine di fornire assistenza tecnica e finanziaria per l'attuazione degli accordi associativi, e per dare sostegno finanziario alle riforme sociali ed economiche, circa 20 miliardi di euro di finanziamenti comunitari sono stati complessivamente destinati all’implementazione di progetti bilaterali e regionali, con la seguente ripartizione:
• MEDA I (1995-99): 3,4 miliardi di euro;
• MEDA II (2000-06): 5.3 miliardi di euro;
• ENPI (2007-13): 12 miliardi di euro per finanziare la politica europea di vicinato.
La Banca Europea degli Investimenti (BEI) è stata l'altra fonte principale di finanziamento per il partenariato euro-mediterraneo, con i seguenti stanziamenti:
• 4,8 miliardi di euro nel periodo 1995-99;
• 6.4 miliardi di euro per il periodo 2000-07, oltre a 1 milione di euro aggiuntivi destinati a progetti transnazionali.

La creazione nel 2002 del FEMIP (Facility for Euro-Mediterranean Investment and Partnership), cioè del fondo euro-mediterraneo d'investimento e partenariato, contribuì a potenziare le attività della BEI nel Mediterraneo, con una riserva annuale di credito di due miliardi di euro che andasse a sostenere il settore privato.
Il FEMIP affianca la BEI nel fornire l'intera gamma di servizi offerti dalla BEI stessa, con il fine di coadiuvare lo sviluppo economico dei Paesi partner del Mediterraneo.

Operativo dal mese di ottobre 2002, il FEMIP è ora un elemento chiave all’interno del partenariato finanziario tra l'Europa e il Mediterraneo: esso ha favorito investimenti nei Paesi terzi pari a 8,5 miliardi di euro tra l'ottobre del 2002 e il dicembre del 2008.
Nel quadro della politica europea di vicinato e dell'Unione per il Mediterraneo il FEMIP incoraggia la modernizzazione e l'apertura delle economie dei Paesi partner del Mediterraneo, favorendo una serie di attività che si concentrano su due settori prioritari: il sostegno al settore privato e la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le economie dell'euro-mediterraneo: tematiche e modelli di sviluppo

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Informazioni tesi

  Autore: Lorenzo Angiolelli
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Scienze Manageriali
  Corso: Scienze dell'economia
  Relatore: Costantino Felice
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

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