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Libia: un paese ostaggio delle milizie alla vigilia delle elezioni

La situazione alla vigilia delle elezioni

Lo scenario della Libia a poco più di un anno dall’inizio delle rivolte non è ancora definito. I primi di marzo 2011 si è costituito il Consiglio Nazionale Transitorio (CNT) che, appoggiato frettolosamente dai paesi intervenuti in aiuto dei ribelli di Bengasi, non è ancora stato in grado di legittimarsi come potere centrale e gestire la sicurezza nazionale, come dimostrano gli scontri ancora presenti tra le milizie armate. La legittimazione esterna dei paesi della Nato, del Qatar e della Turchia in primis, ha inizialmente contribuito a rafforzare la percezione di indispensabilità del CNT come referente politico, ma a questa legittimità esterna non ha fatto poi seguito un’altrettanto forte legittimità interna. Il CNT non è infatti espressione delle varie componenti politiche e territoriali del paese, il Presidente Abdel Jallil è un ex esponente del regime ed il premier Al Keeb un professore universitario vissuto molti anni negli USA, ma la lotta per il potere ha lasciato fuori molte componenti della complessa società libica che ora rivendicano la loro parte per il contributo alla cacciata del Rais. Disarmare, smobilitare e reintegrare le milizie e i lealisti che hanno combattuto è l’unico modo che permetterebbe al CNT di avere quell’autorità di cui necessita. Tutto questo può avvenire solo in un contesto di sforzi significativi per trovare opportunità economiche sia con l’ingresso nelle nascenti forze di sicurezza libiche, sia offrire opportunità di lavoro per avviare attività commerciali, sfruttando il buon livello di istruzione che caratterizza la popolazione libica. Questo processo di disarmo sta avvenendo troppo lentamente e si rischia la guerra civile. Ci sono ancora migliaia di detenuti nelle carceri delle varie milizie che in assenza di un processo vengono torturati e uccisi invece di essere consegnati all’autorità centrale. E’ una lotta per il potere a tutto campo che coinvolge regioni, fazioni locali, milizie armate e governo provvisorio, che sta paralizzando il paese.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Libia: un paese ostaggio delle milizie alla vigilia delle elezioni

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Pitton
  Tipo: Tesi di Master
Master in caos & poteri nel mondo in orbita
Anno: 2012
Docente/Relatore: Margherita Paolini
Istituito da: Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale - Limes
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 21

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