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Il turismo sostenibile: l'esperienza del gruppo Hotelplan

Il turismo sostenibile


Il turismo sostenibile è strettamente connesso a tre aspetti che riguardano uno sviluppo sostenibile: tollerabile da un punto di vista ecologico e a lungo termine; fattibile sul piano economico; equo per lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni locali. Il concetto di turismo sostenibile appare per la prima volta sulla scena internazionale nel 1987 e si rifà alla definizione di sviluppo sostenibile data dalla World Commision on Environment and Development (WCED) nel rapporto Brundtland: "lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri". Nel 1988, invece, il World Tourism Organizzation (WTO) ne ha definito i principi: "le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un'area turistica per un tempo limitato, non alterando l'ambiente naturale, sociale ed artistico, e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche".
Un'ultima definizione di turismo sostenibile è stata data nel 1996 dal World Travel and Tourism Council:
"il turismo sostenibile è un turismo che, ora e nel futuro, opera entro le capacità naturali per la rigenerazione e la produttività futura delle risorse naturali; riconosce il contributo all'esperienza turistica di comunità, popolazioni, stili di vita e costumi; la sua azione è guidata dalle popolazioni locali ospitanti". Le principali caratteristiche del turismo sostenibile sono: "durevole" (si basa su sugli effetti a medio-lungo termine del modello turistico adottato); "dimensionato e rispettoso dell'ambiente" (dimensionato nel tempo per ridurre gli effetti causati dalla stagionalità, e nello spazio, per evitare che si superi la capacità di carico del luogo, in modo da garantire la conservazione degli spazi naturali e la qualità della visita); "integrato e diversificato" (il turismo è un elemento che deve integrare il patrimonio artistico e naturale con quello culturale del popolo. Il modello turistico sostenibile include nel progetto non solo la località che ha deciso di percorrere questa nuova via di sviluppo, ma anche le vicine comunità che si trovano a far parte della medesima offerta turistica); "pianificato" (implica un'attenta analisi delle condizioni presenti e delle prospettive future, oltre alle variabili che intervengono nel processo turistico); "economicamente vitale" (è un modello che non pone come priorità la crescita reddituale nel breve periodo, ma un miglioramento della situazione economica e sociale della comunità coinvolta nel lungo periodo); "partecipato" (tutti gli attori locali sono coinvolti nei processi decisionali che riguardano lo sviluppo del territorio). In questi ultimi anni diversi tour operator si sono specializzati in viaggi responsabili e sostenibili. Questi t.o. distribuiscono ai clienti, prima della partenza, schede informative sul posto che si andrà a visitare e organizzano, al contempo, incontri per dare maggiori informazioni ai parteciparti circa l'esperienza che potrebbero vivere e le problematiche del paese che si visiterà.
Inoltre, i tour operator che operano in questo segmento del settore turistico privilegiano i servizi locali di accoglienza, usufruiscono di quei servizi presenti in loco purchè siano rispettosi dei diritti umani e dei lavoratori, si appoggiano ad una guida turistica locale e verificano i risultati del viaggio, organizzando con i partecipanti un incontro alla fine dello stesso. Questa nuova forma di turismo sta notevolmente crescendo in Italia, dove voglia di esplorazione e di conoscere altre culture e uscire dai soliti circuiti turistici, spinge i turisti a prenotare vacanze responsabili.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il turismo sostenibile: l'esperienza del gruppo Hotelplan

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Incoronato
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi della Calabria
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze del turismo
  Relatore: Antonella Silvestri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 50

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