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Le biblioteche specializzate per ragazzi in provincia di Milano: esperienze a confronto

La biblioteca per ragazzi all’estero

In diversi Paesi stranieri la situazione delle biblioteche specializzate per ragazzi è molto più progredita rispetto alla situazione italiana, soprattutto laddove la biblioteca per ragazzi ha un decorso storico tale da permetterne l’evoluzione nel corso degli anni.
In numerosi Stati, del resto, i servizi bibliotecari per ragazzi vengono considerati alla base del servizio bibliotecario pubblico, in quanto rappresentano un importante segmento della società. Come afferma infatti l’IFLA, “i servizi bibliotecari per ragazzi non sono mai stati così importanti per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie come lo sono oggi. L’accesso alla conoscenza e alle ricchezze multiculturali del mondo, l’alfabetizzazione e la formazione permanente sono diventati la priorità della nostra società”. Alle biblioteche per ragazzi è richiesto di fornire “ai bambini e ai ragazzi le capacità di alfabetizzazione e di apprendimento lungo l’arco dell’intera vita, mettendoli in grado di partecipare e di contribuire alla vita della comunità”. Giovani competenti e consapevoli, in grado di utilizzare i mezzi di comunicazione a stampa ed elettronici e di esercitare il proprio diritto alla libertà d’espressione, si inseriscono con maggiore facilità nella comunità, dimostrando indipendenza nelle decisioni e capacità comunicative, creative e relazionali molto più sviluppate, contribuendo in maniera determinante al benessere della società.
La necessità di fornire ai ragazzi servizi su misura, anche a livello di spazi, è tanto più stringente quanto più si analizzano le spie che, anche all’estero, mostrano più di un elemento negativo nella fruizione dei servizi bibliotecari pubblici per i giovani: calo di prestiti, diminuzione degli utenti attivi, a fronte però di un sempre maggior numero di giovani che riempiono le biblioteche facendone “dei luoghi sempre più multiculturali e di intensi incontri, dove le poltrone sono più richieste delle sedie (c’è bisogno di spazi reali, dopo tanto spazio virtuale), e dove i libri di reference lentamente scompaiono, sostituiti da Internet[…]”. I giovani, e soprattutto il gruppo di utenti fra i 12 e i 18 anni, cercano nelle biblioteche soprattutto proposte d’intrattenimento e per il tempo libero, molteplici ed eterogenee, che siano trendy, al passo con i tempi e prestino attenzione alle loro esigenze.
Le biblioteche straniere hanno sviluppato la capacità di presentare meno libri, ma più accattivanti, scelti con maggior cura, raccontati in maniera diversa. Soprattutto, hanno messo in gioco le strategie più diverse, molte delle quali di alto contenuto tecnologico, in grado di accattivare il pubblico più giovane, spinto a disertare le noiose biblioteche ricolme di troppi libri.
Le biblioteche statunitensi già da tempo usano i videogiochi per far conoscere i servizi della biblioteca: da noi, l’iniziativa è sbarcata solo nel 2011 con il videogioco “Portaletture. Alla ricerca del libro nascosto” a cura della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, presentato per la prima volta durante il convegno “Digital Readers 2” tenutosi il 20 ottobre 2011 presso la Biblioteca dei ragazzi di Rozzano, e non ancora distribuito.
Altro strumento di promozione della biblioteca ormai diffusissimo all’estero e solo in pochi casi in Italia è il blog, che permette una comunicazione diretta con l’utente e consente ai giovani di interagire con la biblioteca, pubblicando i propri commenti, le proprie scelte di lettura e le proprie proposte.
Ma il problema è sempre e ancora quello degli spazi dedicati: la necessità è quella di spazi stimolanti, a volte anche rumorosi, dove i ragazzi possano fare i compiti in piccoli gruppi, socializzare, divertirsi e ovviamente arricchirsi culturalmente.
In Germania, soprattutto nelle grandi città le biblioteche per ragazzi occupano spesso edifici a sé stanti inseriti nella rete bibliotecaria comunale: alcune di esse sono, per il loro status all’avanguardia, veri e propri modelli per i futuri sviluppi in questo ambito, come la Hoeb4U, la biblioteca per ragazzi e adolescenti di Amburgo, la Zentrale Kinderbibliothek delle Bücherhallen Hamburg (Kibi Hamburg), dedicata ai bambini, e la Medien@age di Dresda, per i giovani in età compresa tra i 13 e i 25 anni.
Del resto, le istituzioni tedesche hanno riconosciuto da tempo l’importanza di garantire conoscenze di base, quali lo sviluppo del linguaggio sin dalla primissima età, la lettura e la comprensione dei testi e la capacità di utilizzare le tecnologie della comunicazione, riconoscendo in questo senso la centralità delle attività di promozione della lettura e di information literacy: tutti i Länder federali tedeschi si sono impegnati nel rafforzamento delle biblioteche per ragazzi, che vogliono essere un luogo dedicato all’apprendimento a disposizione dei più giovani. Così, sin dalla metà degli anni Novanta la Germania ha avviato diversi progetti atti a sperimentare nuovi approcci nel lavoro bibliotecario rivolto ai giovani, e una delle prime conseguenze fu proprio la separazione delle biblioteche per bambini e ragazzi. Tali biblioteche mettono a disposizione spazi dedicati in modo mirato ai bambini/ragazzi fino a 12-13 anni oppure agli adolescenti dai 14 anni in su, proponendo libri, riviste, ma anche un elevato numero di documenti non cartacei (circa il 50%) oltre a moderni collegamenti in rete e un ampio patrimonio multimediale. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le biblioteche specializzate per ragazzi in provincia di Milano: esperienze a confronto

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Cantoni
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Fabio Venuda
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 228

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