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Il manoscritto 33.3.1 della biblioteca del Conservatorio "S. Pietro a Majella" di Napoli

Studio della cantata "Perché mai sì brune siete": metodologia di comparazione degli incipit testuali e musicali

Consultando il RISM ho rintracciato quattro cantate che presentano delle analogie e similitudini con quella del manoscritto di S. Pietro a Majella, tali da meritare una più attenta analisi per stabilire se esistessero dei nessi rilevanti che potessero consentire l’attribuzione della cantata anonima. Prima di procedere alla presentazione dei risultati dello studio, tuttavia, intendo specificare la metodologia che ho seguito per procedere alla comparazione tra le diverse opere. La ricerca è stata sviluppata mediante un confronto su due livelli: sono stati comparati, infatti, gli incipit testuali e musicali delle singole cantate con la trascrizione di Perché mai sì brune siete del manoscritto 33.3.1.

In questo senso la verifica del contenuto testuale e musicale rappresentano due aspetti distinti ma assolutamente indivisibili: è infatti possibile che alcune cantate pur riportando lo stesso testo, differiscano nella musica impedendo così una più chiara comprensione dell’origine e della paternità dell’opera
Sulla base di tali considerazioni, i dati di maggiore interesse sono emersi in relazione a due copie della cantata Perché mai sì bruna siete di Nicola Porpora; la prima presente nel Castello di Sünching in Germania e l’altra nella Biblioteca del Conservatorio di S. Pietro a Majella. Come analizzerò in seguito, le copie si differenziano unicamente in piccoli particolari, che, a mio parere, non influiscono su una certa attribuzione della cantata trascritta in 33.3.1.

Le altre due cantate su cui ho concentrato l’attenzione sono “Perché mai sì bruna siete” di Gasparini, conservata nella Biblioteca dell’Università di Rostock (dipartimento di musica), e, della cantata con l’incipit di David Heinichen custodita nella Biblioteca universitaria di Dresda. In questo caso, a differenza delle opere di Porpora, sono emerse concordanze incomplete e parziali. Tuttavia ritengo sia utile e costruttivo riportare un’analisi di questi due manoscritti per meglio comprendere la metodologia di ricerca usata in questa tesi ed i risultati raccolti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il manoscritto 33.3.1 della biblioteca del Conservatorio "S. Pietro a Majella" di Napoli

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Informazioni tesi

  Autore: Diana Chiomenti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Teresa Maria Gialdroni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 83

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