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Ripensare la Bildung nel postmoderno: verso una concezione di formazione aperta per l'uomo del XXI secolo

Dalla ''società solida'' alla ''società liquida''

L'individuo moderno per Simmel si è "…progressivamente emancipato dalle cerchie sociali ristrette, che esercitavano su di lui un controllo globale, e che gli imponevano uno sviluppo determinato della propria individualità. Dall'estendersi dei contatti e dei rapporti economici e culturali e dal loro progressivo complicarsi deriva necessariamente la differenziazione soggettiva".

In sostanza: "In questo modo la compattezza della struttura interna della cerchia iniziale viene incrinata su due versanti: la "solidarietà meccanica" che ne univa i membri in un contesto pre-moderno viene a mancare, perché ciascuno ha una funzione differente da quella degli altri, che questi non sono in grado di svolgere in caso di bisogno; la contrapposizione rigida rispetto ad altre cerchie è minato dal riconoscimento di un'affinità culturale e funzionale con i loro membri".

Si tratta del passaggio indicato da Z. Bauman dalla "fase solida" alla "fase liquida" della modernità: vale a dire, a una condizione nella quale le "forme sociali (le strutture che delimitano le scelte individuali, le istituzioni che rendono garanti delle abitudini, i modelli di comportamento accettabili ), non riescono più a conservare a lungo la loro forma, poiché si scompongono e si sciolgono più in fretta del tempo necessario a fargliene assumere una, e una volta assunta, a prendere il posto assegnato".

Ed è innegabile, che la crisi dell'istituzione "Chiesa", abbia avuto ripercussioni di non poco conto anche in campo educativo e pedagogico.
Viene a mancare "l'orizzonte di senso", di cui il cristianesimo era portatore.
"La crisi di una delle due grandi agenzie di offerta di senso, ancora in grado di fare un discorso capace di universalizzazione (la chiesa), vede il paradossale trionfo dell'altra agenzia, rappresentata dal sistema massmediale, multi-mediale." "Si tratta di una rete di agenzie costituenti la ragnatela velocissima della comunicazione economica totale e della perenne trasformazione virtuale di qualsiasi realtà e di qualsiasi sogno".

Quella che emerge dalle parole di Acone è l'esempio calzante del dibattito tra intellettuali cristiani che denunciano la svolta "tecnocratica" della nostra società; in opposizione alla visione laica, che a sua volta vede nelle parole dei primi una sorta di riproposizione tradizionalista della religione, con una conseguente accusa di oscurantismo.

Scrive Rosati: "Oggi sembra essersi diffuso un ritorno ad una profonda soggettivazione delle affermazioni dei valori che si coniuga con la secolarizzazione e mette in secondo piano l'insegnamento morale della chiesa, per fare della morale, come già in Kant e in Hegel un fatto interiore e individuale".

Salvatore Natoli sottolinea, però, come con la soggettivazione siamo passati dalla società dell'obbedienza alla società della responsabilità. Ma "responsabilità" deriva dal verbo latino respondeo cioè "rispondo a un altro". Ecco, allora, come nella costituzione del valore per quanto io lo possa istituire nella parzialità, ho sempre il mio vincolo con un altro, e quindi finitezza e alterità sono gli elementi attraverso cui si possono praticare i valori. Ma finitezza e alterità vogliono dire comunità. In quest'ottica, educare a vivere la comunità vuol dire favorire la cooperazione e non solo la competizione.

Scrive A. Nanni: "è proprio nelle assunzioni delle proprie responsabilità, piccole o grandi, che si manifesta la vera maturità delle persone e giunge a compimento la funzione educativa come strumento di umanizzazione e coscientizzazione."

Questo brano è tratto dalla tesi:

Ripensare la Bildung nel postmoderno: verso una concezione di formazione aperta per l'uomo del XXI secolo

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Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Pollastro
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Fabio D'Andrea
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 77

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Parole chiave

formazione
postmoderno
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