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Turismo e sviluppo economico: le isole del Mediterraneo

Insularità e turismo

Di dimensioni spesso modeste per estensione e per abitanti, ricche di patrimonio naturale e culturale, distanti e – appunto – isolate: la configurazione tipica delle isole, nota come insularità, influenza sensibilmente le loro capacità attrattive e il loro potenziale economico, tanto da essere ritenuta spesso una vera e propria diseconomia. Nelle isole, infatti, la creazione di un contesto favorevole ad attività industriali e manifatturiere dal valore aggiunto medio-alto può essere ostacolata da una serie di fattori. La scarsa disponibilità di risorse e la lontananza geografica possono condizionare l'approvvigionamento alle importazioni e ai collegamenti con l'esterno, con ovvie ripercussioni sui costi di trasporto e di produzione. La superficie limitata e l'esiguo mercato locale, inoltre, impediscono di generare economie di scala o di sfruttare le esternalità dei distretti. Di conseguenza può svilupparsi una struttura economica diversa, basata su piccole e medie imprese orientate ai bisogni locali e sulla specializzazione in settori a basso valore aggiunto che per loro natura sono legati al territorio e si servono di impiego stagionale e meno qualificato. Tra questi: l'agricoltura, l'allevamento, la pesca ed i servizi locali che vengono forniti e consumati in loco (l'edilizia, il commercio, l'alberghiero e la ristorazione).
Alla fragilità industriale fa invece da contrappeso la forte attrattività paesaggistica, grande vantaggio competitivo che può rendere il turismo il vero settore di punta e il motore essenziale della performance economica territoriale. D'altronde l'isola esercita da sempre un fascino particolare nell'immaginario collettivo, percepita come meta esotica, idilliaca, incontaminata e lontana dalla frenetica vita di tutti i giorni: insomma, un paradiso terreno per i turisti, cui offre riposo, svago ed evasione ma anche contatto diretto con la natura, mistero e avventura.
Negli anni lo sviluppo economico e turistico delle isole ha attirato l'interesse della comunità accademica internazionale, che sul tema ha realizzato ricerche applicate e una vasta letteratura. Uno di questi studi (Lockhart, Schembri, Smith 2002) considera l'intero processo articolato in tre grandi fasi: densità demografica, migrazioni, turismo. Nella prima ha luogo l'antropizzazione iniziale dell'isola, caratterizzata dalla crescita sostenuta della popolazione e dall'utilizzo intensivo delle risorse locali. Segue un periodo di decrescita, in cui la pressione demografica e lo spazio ristretto costringono all'emigrazione. La terza e ultima fase comincia con la scoperta della capacità attrattiva del territorio e prosegue con la costruzione dell'offerta turistica (de la Rosa 2003): stimolo di settori correlati (dalle costruzioni alla ricettività, dall'agroalimentare ai servizi locali); strategie di promozione, in cui la classica rappresentazione idilliaca dell'isola è una componente chiave; sfruttamento dei progressi nell'ambito della mobilità e dei trasporti. Ma non è tutto così semplice e lineare. Il mercato turistico è di per sé estremamente elastico e volatile e deve affrontare nuove sfide come la concorrenza crescente di altre località mondiali e il cambiamento climatico. Inoltre, l'ecosistema delle regioni insulari è più vulnerabile rispetto a quello della terraferma: è più esposto a condizioni meteorologiche difficili, alle pressioni dell'urbanizzazione e dell'edificazione e a minacce quali la siccità, gli incendi, l'erosione del suolo, l'inquinamento delle acque e l'innalzamento del livello del mare. In un contesto simile quel vincolo cruciale di dipendenza tra isola e turismo può rivelarsi fragile e complesso. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Turismo e sviluppo economico: le isole del Mediterraneo

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Informazioni tesi

  Autore: Federica Castellana
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Relazioni internazionali
  Relatore: Gianfranco Viesti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 64

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