Management dei Mega Eventi nei paesi in via di sviluppo: come reagisce il Brasile

Sponsoring

Curiosa è stata la "guerra" tra Adidas e Nike, i due maggiori rivali nel settore dell’abbigliamento sportivo; Adidas fu Partner Ufficiale, quindi oltre a essere sponsor di 12 squadre, vestì gli arbitri, i giudici e i volontari nei campi, collocando il logo su attrezzature e sui palloni utilizzati durante le partite, mentre Nike non facendo parte ne dei Partner ne degli Sponsor decise di cambiare tattica.
Con la collaborazione di Google creò il primo social network per gli appassionati di calcio, Joga.com; la pagina Facebook Nike accolse molti nuovi fan grazie alla pubblicazione di un video "Write the future", in cui si mostra ciò che accadrebbe ad alcuni famosi giocatori, tutti sponsorizzati, se giocassero bene o male durante la partita. Fece una campagna, "Write the headline", in cui chiunque potesse scrivere una frase sul futuro di un giocatore e le più famose sarebbero apparse sul più grande palazzo di Johannesburg.
Le strategie ebbero successo, Nike colse l’importanza della rete e dei social network; la Niensel con un sondaggio, affermò che la Nike ebbe più successo su internet e sui giornali rispetto all’Adidas, in riferimento al periodo dei mondiale: 30,2% di buzz rispetto al 14,4%.

Licensing

Sono stati scelti i grandi magazzini Edgars Store, del gruppo Edcon, come ufficiali operatori per ospitare in maniera temporanea gli Official 2010 FIFA World Cup Stores. I negozi aperti furono 160 in tutto il Sud Africa, anche a Edgars Store fu permesso di produrre gadget e souvenir ufficiali.
Ci sono state delle polemiche riguardo alla Mascotte Zakumi, un leopardo giallo dai capelli verdi; è stata fermata per un periodo la produzione delle mascotte in quanto fu scoperto che nella fabbrica cinese in cui venivano prodotte sussistevano condizioni di sfruttamento": lavoro minorile, orari di lavoro insostenibili e luoghi non a norma. La fabbrica era di proprietà di un membro dell’ANC, partito politico sudafricano. I sindacati sudafricani si arrabbiarono inoltre perché si era deciso di far produrre le mascotte al di fuori del paese, non aiutando il settore manifatturiero.

Branding

È stata ritratta l’Africa a forma di un ragazzo, con i colori della bandiera sudafricana; evidenzia l’orgoglio del popolo africano che ottiene per un mese un’attenzione mondiale ospitando per la prima i Mondiali di Calcio.
Il ragazzo che guarda in alto, contemplando il pallone è l’aspirazione a emergere attraverso un evento mediatico di questa portata.