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Modello sperimentale per il riparo di difetti della parete addominale

Le cellule satellite del muscolo scheletrico

Le cellule satellite del muscolo scheletrico – scoperte da Katz e Mauro nel 1961- sono cellule miogeniche, multinucleate e quiescenti, localizzate sulla superficie delle fibre muscolari differenziate in modo terminale, tra il sarcolemma e la membrana basale (Morgan et Partridge, 2002). Tali cellule sono normalmente quiescenti nel muscolo adulto, ma fungono da popolazione cellulare di riserva in grado di proliferare a seguito di eventuali danni, dando così origine alla rigenerazione del muscolo scheletrico e ad altre cellule satellite. La recente scoperta di numerosi marker espressi dalle cellule satellite ha evidenziato come queste cellule, le quali per lungo tempo erano state considerate come una popolazione omogenea di cellule staminali del muscolo, possano non essere equivalenti: vi è la possibilità che una sub - popolazione di cellule satellite possa essere derivata da una cellula staminale ancor più primitiva. Le cellule precursori muscolari derivate da cellule satellite possono essere impiegate per riparare e rigenerare il muscolo scheletrico danneggiato o miopatico, oppure possono essere usate come vettori nella terapia genica. Le cellule satellite compaiono ai margini delle fibre muscolari a circa diciassette giorni e mezzo “postcoitum”, dopo che si sono formate le fibre muscolari primarie. La loro origine non è tuttora conosciuta, ma c’è evidenza che esse derivino dall’aorta dorsale (Seale et Rudnicki, 2000). Fino a poco tempo fa, per identificare le cellule satellite c’era bisogno di un’accuratezza estrema nell’uso della microscopia elettronica; la scoperta di fattori proteici espressi dalle cellule satellite, ma non dai mionuclei nelle fibre muscolari postmitotiche, ha semplificato il loro studio. La M–caderina, una molecola di adesione cellulare calcio – dipendente, la C–met, recettore per il fattore di crescita epatocitico (HGF), il fattore nucleare miocitico (MNF) e la Pax–7, fattore di trascrizione di tipo “paired box”, sono tutti fattori espressi dalle cellule satellite (Hawke et Garry, 2001).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Modello sperimentale per il riparo di difetti della parete addominale

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Informazioni tesi

  Autore: Massimo Giaretta
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Farmacia
  Corso: Chimica e tecnologia farmaceutiche
  Relatore: Maria Teresa Conconi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

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