Caratterizzazione geo-ambientale del bacino idrografico del F. Calore nel tratto compreso tra la confluenza con il F. Sabato e quella con il F. Volturno

Il F. Calore è l’affluente principale del Volturno; nasce dal versante settentrionale del massiccio carbonatico del Monte Accellica facente parte dei monti Picentini e confluisce nel F. Volturno presso Amorosi dopo un percorso di circa 100 km., dei quali circa 85 nel Foglio Benevento. Fino a non molti anni fa esso era alimentato principalmente dalle copiose sorgenti di Cassano Irpino (F° 186), le cui acque (2500 l/sec.) sono state recentemente captate per incrementare la portata dell’Acquedotto Pugliese.
Il principale affluente di sinistra del F. Calore è il F. Sabato che nasce dal versante occidentale del massiccio del M. Accellica e che, dopo un percorso di circa 50 km, di cui una ventina nel F° 173, confluisce nel F. Calore all’altezza di Benevento; la maggior parte delle sue acque proveniva dalle sorgenti del Serino (F° 185 Salerno), con portata di oltre 2300 l/sec., da tempo utilizzate per alimentare l’Acquedotto di Napoli.
Il principale affluente di destra è invece il F. Tammaro, che nasce dal versante orientale del Matese, a SO di S. Giuliano del Sannio (F° 162 Campobasso). Il suo carattere prevalentemente torrentizio è da imputare all’impermeabilità delle formazioni geologiche del suo bacino imbrifero, e quindi alla mancanza di sorgenti di portata notevole e costante.
Anche tutti gli altri affluenti del F. Calore hanno carattere esclusivamente torrentizio, sia per la brevità dei loro percorsi, sia per la mancanza di importanti sorgenti perenni; i rispettivi bacini idrici sono infatti compresi in formazioni prevalentemente impermeabili. Tale carattere torrentizio è comune anche agli affluenti che attraversano le formazioni carbonatiche permeabili del Camposauro (G. Bergomi et al., 1975).