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La consulenza in materia d'investimenti alla luce della direttiva 2004/39/CE (MIFID)

La disciplina sull’attività di Consulenza finanziaria alla luce della Direttiva MIFID

Piena consapevolezza aveva il legislatore comunitario, ai primi anni del Duemila, dell’eterogeneità della regolazione dei mercati e degli intermediari finanziari che, tra i paesi dell’Unione, si era andata producendo a seguito delle diverse produzioni legislative nazionali.

Al fine di approdare ad un “unicum” europeo in materia, scelta obbligata era “a lui” posta in relazione a due alternative: aspettare una graduale convergenza della normativa interna dei paesi spinta dalla globalizzazione dei mercati e dalla concorrenza sempre più spinta tra gli operatori delle diverse nazionalità, oppure operare un proprio intervento decisorio che omologhi standard comuni d’azione in tutti i paesi dell’Unione attraverso lo strumento della Direttiva.

La risoluzione per la seconda opzione disponibile ha portato alla Direttiva di primo livello 2004/39/CEE (Mifid), alla quale, in raccordo alla procedura Lamfalussy, hanno fatto seguito la Direttiva di secondo livello 2006/73/CEE, chiarificatrice degli obiettivi generali della prima e relativa ai requisiti di organizzazione delle imprese d’investimento e alle modalità di svolgimento dei servizi e delle attività d’investimento, l’intervento del CESR, posto al terzo livello, contenente raccomandazioni per l’applicazione interna della normativa negli Stati dell’Unione, e, infine, l’intervento della Commissione Europea, posto al quarto livello, riguardante la previsione di consultazioni pubbliche volte a verificare la corretta applicazione negli Stati membri del complesso delle direttive.

Considerazione doverosa è quella riguardante il meccanismo di formazione di tale impianto: esso viene costituito al di fuori degli schemi del parlamentarismo dei singoli Stati, necessitando la fonte normativa, ossia la Direttiva d’origine comunitaria, esclusivamente di un recepimento nell’ordinamento interno dei paesi dell’Unione, assunto con decreto, che transita, dunque, per apparati esecutivo-amministrativi e non parlamentari.

In Italia, il “timbro” di recepimento si è avuto con il d. lgs. n. 164 del 2007, che ha introdotto le norme comunitarie nel nostro ordinamento. Il percorso normativo è andato poi avanti con l’intervento delle autorità di vigilanza, la Consob e la Banca d’Italia, alle quali è stato demandato il compito di predisporre la normativa secondaria, emanata nel 2007 con il Regolamento Intermediari n. 16190/2007, e quella di terzo livello recante specificazioni sulle modalità interpretative del Regolamento Intermediari, posta in consultazione con il mercato nel maggio del 2008 e terminata nel marzo del 2009 con la comunicazione n. 9019104, intitolata “dovere dell’intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi”.

Risulta, quindi, evidente anche per quanto riguarda la normativa nazionale che lo schema disciplinare previsto è regolamentato, in ultima analisi, dalle autorità di vigilanza, alle quali è demandato il potere di stabilire norme ad hoc che interessano da un lato l’attività degli intermediari finanziari e da un altro lato il funzionamento stesso del mercato. Il complesso legislativo che ne deriva è poi completato dall’attività di decretazione ministeriale del Ministro dell’Economia, ancora una volta fuori dall’attività del Parlamento. Infine, nel corso della trattazione di questo capitolo alcune norme specifiche riguardante le informazioni e le raccomandazioni generali emesse sul mercato sono desunte dalla  Legge 18 aprile 2005, n. 62.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La consulenza in materia d'investimenti alla luce della direttiva 2004/39/CE (MIFID)

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Informazioni tesi

  Autore: Mario Cortese
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2008-09
  Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Direzione delle imprese
  Relatore: Francesco Capriglione
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 163

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Parole chiave

direttiva 2004/39
mifid unione europea
ntermediazione finanziaria

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