O Delfim: il linguaggio della censura nell'Estado Novo

José Cardoso Pires nasce il 2 ottobre del 1925 in una piccola cittadina di São João do Peso (Algarve). Dopo pochi anni si trasferisce a Lisbona ed è proprio qui che tra il 1943 e il 1946 avviene la sua formazione.
Dopo aver concluso il liceo, frequenta il corso di Matematica presso l’Università di Scienze di Lisbona, senza però portarlo a termine. Nel frattempo, oltre a svolgere piccoli lavoretti, collabora con varie riviste dell’epoca (“O Globo”, “Afinidades”, ecc).
Nel 1946 si arruola nella Marina mercantile, intrapendendo svariati viaggi, soprattutto lungo le coste dell’Africa. Successivamente, costretto ad abbandonare tale attività in seguito a dei provvedimenti disciplinari, si dedica esclusivamente alla letteratura e al giornalismo. Agli inizi degli anni 50 viene arrestato dalla PIDE in seguito al sequestro del suo libro di racconti História de Amor.
Nel 1959 si reca a Milano per uno stage presso il settimanale “Epoca”. Ritornato in patria dirige “Almanaque”, rivista d’avanguardia.
Dopo un breve esilio a Parigi e in Brasile, è di nuovo in Portogallo dove diventa condirettore del “Diário de Lisboa”, redattore della “Gazeta Musical e de Todas as Artes”, critico letterario della rivista “Afinidades”.
Verso la fine degli anni 60 si reca a Londra dove lavora come lettore presso il dipartimento di studi portoghesi e brasiliani del King’s College. È in questo periodo che consegna alla rivista Index l’originale del saggio Técnica do golpe de Censura che sarà pubblicato in Portogallo solo dopo la rivoluzione del 25 Aprile incluso in E agora, José.
Nel 1995, in seguito ad un ictus entra in coma. Ristabilitosi, riprende la sua attività letteraria. Nel 1998 un altro attacco cerebrale lo farà ricadere in coma, dal quale, però, non si risveglierà.