Devianza minorile e famiglia - Prevenzione e supporto alla genitorialità nel Comune di Fabriano

I genitori nel momento in cui si relazionano con il proprio figlio adottano, in modo consapevole o inconsapevolmente, uno stile educativo. Lo stile educativo è, infatti, la modalità applicata dal genitore, o di chi ne fa le veci, nella relazione con il bambino. Abbiamo visto che la prima causa della devianza risiede proprio nella famiglia, perciò nel “malfunzionamento” delle relazioni all’interno di essa. Quindi lo stile educativo che i genitori scelgono di adottare e il tipo di relazione che questi istaurano con i loro figli, se “sbagliati” o meglio non adatti allo sviluppo del minore, possono avere effetti molto negativi. Il disagio che un bambino può provare durante la sua infanzia per una “cattiva” relazione con il genitore o i genitori, può sfociare crescendo in devianza.
Attraverso l’elaborazione della coesione e dell’adattabilità e facendo riferimento agli stili familiari estremi, si può definire un quadro riferimento riguardante gli stili educativi estremi. La coesione mette in risalto i vincoli emozionali e il livello di autonomia personale nella famiglia: i confini interni, quindi le alleanza, le coalizioni, l’usi del tempo e dello spazio, le prese di decisione di ciascun membro familiare; i confini esterni, cioè le amicizie, gli interessi e il tempo libero. L’adattabilità prende, invece, in considerazione i valori, le aspettative, gli investimenti, i significati che sottintendono e condizionano il modo di adattarsi agli eventi.

Gli stili familiari denominati come estremi sono caratteristici di un organizzazione familiare invischiata e caotica o disimpegnata e strutturata.
Nelle famiglie rigidamente invischiate e caotiche i legami emotivi si fondono sulla vicinanza: il coinvolgimento è enfatizzato e le interazioni affettive sono incoraggiate;tra genitori e figli mancano i confini generazionali; nei confini interni si denota l’assenza di isolamento personale: si permettono piccoli spazi privati ma le decisioni personali sono soggette a desideri di gruppo; i confini esterni sono principalmente centrati sulla famiglia: gli amici personali sono pochi, gli interessi sono comuni, gli svaghi principalmente condivisi. Nelle famiglie rigidamente disimpegnate e strutturate, al contrario, la distanza emotiva è considerevole; il coinvolgimento tra i membri familiari è scarso e le coalizioni sono pressoché assenti; esiste una predominanza dell’isolamento interpersonale e il bisogno e la preferenza di spazi separati; le prese decisionali sono indipendenti; i confini esterni principalmente basati sull’ambiente e gli amici personali sono incontrati individualmente, gli interessi sono spesso divergenti e gli svaghi principalmente autonomi.