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Relazioni tra ANR (Autorità Nazionali di Regolamentazione) e Ce nell'ambito dei procedimenti amministrativi di analisi di mercato nel settore delle comunicazioni elettroniche. Genesi ed evoluzione istituzionale e regolatoria

Il quadro normativo delle comunicazioni elettroniche nei mercati convergenti

L'innovazione tecnologica e il conseguente fenomeno della c.d. convergenza tecnologica (che consente l'utilizzazione di uno stesso "mezzo" per diffondere una pluralità di servizi) hanno rotto la corrispondenza tra mezzi e servizi che ha rappresentato fino a qualche anno fa' l'asse portante dell'impianto normativo della materia. Basta richiamare la definizione delle telecomunicazioni (che si rinviene nella Convenzione internazionale di Madrid del 6 dicembre 1932 e in quella di Buenos Aires del 1952), intesa come "ogni emissione,trasmissione o ricezione di segni, segnali, scritti, immagini, suoni e informazioni di qualsiasi natura, per filo, radioelettrica, ottica o a mezzo di altri sistemi elettromagnetici", dove è evidente la distinzione tra i diversi mezzi trasmissivi.
Le legislazioni nazionali, che hanno recepito integralmente tale distinzione, hanno fatto corrispondere discipline giuridiche differenziate.
Questo impianto riflette una situazione nella quale c'è coincidenza tra un determinato mezzo e il servizio che esso consente di trasmettere; coincidenza che sta alla base dello sviluppo di discipline differenziate dei diversi mezzi trasmissivi, ora più attenti ai profili contenutistici dei messaggi trasmessi, ora più centrate sui profili di ordine tecnico.
Ciò vale soprattutto per i due grandi comparti della telefonia e della radiotelevisione, oggetto fino a non molto tempo fa, di mercati rigorosamente distinti: il primo caratterizzato da collegamenti tra punti determinati (da punto a punto) e dalla prevalenza del mezzo rispetto ai contenuti trasmessi; il secondo, viceversa, è caratterizzato dal connotato della "circolarità" (connesso alla capacità dell'etere di diffondere il messaggio trasmesso ad un numero indeterminato di punti riceventi) e dalla particolare attenzione rivolta ai contenuti.
L'innovazione in atto e più in particolare quel fenomeno che abbiamo chiamato di convergenza tecnologica ha mutato completamente lo scenario ora descritto nel suo fondamentale presupposto di base, rappresentato dalla corrispondenza mezzi-servizi, mettendo con ciò in crisi l'intero assetto infrastrutturale tradizionale ed il relativo quadro normativo: da un "diritto dei media", inteso come sommatoria di più discipline di settore, si sta progressivamente passando ad un "diritto della convergenza".
E' necessario, a questo punto, descrivere sinteticamente i principali passaggi che hanno condotto all'attuale sviluppo tecnologico. Tali passaggi sono collegati a quattro fondamentali innovazioni: 1) La telematica, cioè l'applicazione dell'informatica alle telecomunicazioni, con la quale è stato possibile accrescere la capacità trasmissiva delle reti di telecomunicazione, rendendo possibile, oltre la trasmissione di dati e informazioni, la loro elaborazione a distanza da parte dell'utente, traducendosi nell'avvio di un rapporto di interattività tra quest'ultimo e la fonte dell'informazione stessa. 2) L'introduzione di nuovi mezzi di trasmissione dei segnali come il cavo in fibra ottica e il satellite a diffusione diretta. 3) L'introduzione di nuove tecniche di trasmissione dei segnali che consentono di diffondere contemporaneamente segnali di natura diversa, che in passato richiedevano tipi diversi di infrastruttura: il sistema numerico-digitale, tecnica in grado di trasmettere qualunque tipo di informazione (dati, immagini e suoni) riducendola in una serie sequenziale di numeri che danno vita ad una sorta di alfabeto universale e che consente la trasmissione simultanea di segnali di ogni genere. Ciò si accompagna all'introduzione della tecnica di compressione dei segnali, che consente di ampliare considerevolmente la quantità dei segnali trasmessi. 4) L'introduzione di tecniche di codifica dei segnali, che influenzano la ricevibilità del segnale stesso, limitandola all'utilizzo di particolari strumenti o parole chiave (es. la pay-TV o password di sicurezza delle informazioni trasmesse).
Queste innovazioni hanno inciso tanto sui mezzi, quanto sulla loro capacità, velocità e modalità di trasmissione e hanno generato un quadro generale completamente diverso rispetto a quello del passato. Queste innovazioni hanno generato, infatti, il fenomeno della c.d. multimedialità, termine con cui si allude alla possibilità di scambiare contemporaneamente diverse forme di informazioni (voce, immagini fisse o in movimento, testi, grafici, ecc.) combinando insieme più mezzi di comunicazione (telefono, radiotelevisione, computer), nonché quello della convergenza tecnologica, termine con cui si allude al fenomeno in atto di progressiva convergenza delle tecniche e delle infrastrutture di trasmissione e al conseguente superamento della struttura tradizionale delle telecomunicazioni, basata, all'opposto, sull'esistenza di reti distinte per servizi distinti.

Informazioni tesi

  Autore: Antonio Di Nuto
  Tipo: Tesi di Master
Master in Master in Public Affairs, Lobbying e Relazioni Istituzionali.
Anno: 2010
Docente/Relatore: Franco Spicciariello
Istituito da: Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 69

FAQ

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autorità nazionali di regolazione
berec
la convergenza tecnologica
le comunicazioni elettroniche

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