Coniugati dell'acido linoleico (CLA) e alimentazione animale

L'acido linoleico è presente in natura in numerosi vegetali che crescono spontaneamente nei prati erbosi. Il bestiame al pascolo, nutrendosi di tali erbe, lo assume e, nel suo sistema digerente, lo trasforma in CLA grazie alla presenza della microflora ruminale.
I CLA, quindi, possono essere considerati cataboliti derivanti dell’incompleta bio-idrogenazione degli acidi grassi insaturi. Di conseguenza, anche la carne dei ruminanti, in particolare la carne ricca di grasso, rappresenta un'importante fonte di CLA contribuendo, nella dieta dei paesi Occidentali, per circa il 25-30% dell’ingestione totale, mentre il 70-75% proviene dai prodotti lattiero-caseari. Il contenuto di CLA nel pesce e nei suoi derivati è, invece, trascurabile se confrontato al latte e ai suoi derivati, infatti si aggira intorno a 0,1-0,9 mg/g di grasso.
Negli ultimi trent'anni, l'assunzione di CLA con la dieta è diminuita drasticamente, per due motivazioni: in primo luogo, in seguito all'ondata salutistica che ha coinvolto tutto il mondo occidentale, il consumo di carne e di derivati del latte è diminuito notevolmente. Secondariamente, le tecniche di allevamento hanno gradualmente condotto alla sostituzione del pascolo con mangimi di produzione industriale, non sempre ricchi di acido linoleico naturale. Per questo motivo, attualmente, si cerca di manipolare le diete destinate agli animali aggiungendo capsule di oli arricchiti con CLA.
I CLA sono assenti negli oli vegetali, anche se possono essere prodotti in piccole quantità durante alcuni processi di raffinazione degli oli alimentari.
Tuttavia, studi condotti negli anni '90 hanno riportato che gli acidi grassi alimentari trans degli oli idrogenati possono essere dannosi per la salute umana, comportando, in particolar modo, disturbi coronarici. Per questo motivo, l'industria degli oli alimentari ha messo a punto alcuni processi per eliminare gli isomeri parzialmente idrogenati cosicché attualmente grassi di pasticceria e margarine contengono quantità irrilevanti di acidi trans.
L'ingestione media dei CLA non è indicativa della quantità assoluta disponibile per l'organismo a causa della degradazione endogena dell'acido trans-vaccenico (TV A). I normali livelli di assunzione di CLA con la dieta non sembrano sufficienti per evidenziare gli effetti benefici ad essi associati.