Discoteche e tempo libero: connubio ancora vincente?

Quello del tempo libero è un concetto relativamente recente, che nasce con la modernità; un invenzione sociale affermatasi all'incirca alla metà/fine dell'ottocento. Con la nascita della civiltà industriale si distingue tra tempi quantitativi (quelli collettivi della fabbrica) e qualitativi (liberati dal lavoro, individuali). In epoca pre-industriale la situazione era nettamente diversa, solo dal 1750 al 1950 avvengono cambiamenti importanti come per esempio la riduzione dell'orario lavorativo dalle 12/15 ore alle 8, e i giorni lavorativi della settimana da 6 a 5. Infatti fino al 1850 non fu possibile godere di vacanze retribuite, venivano pagate solo le ore effettivamente lavorate e furono cancellate anche molte festività del calendario.
Dalla meta/fine dell'ottocento le condizioni iniziarono a migliorare, gli orari di lavoro si ridussero e di conseguenza il lavoratore aveva più ore libere da dedicare al nascente loisir, quest'ultimo indirizzato dai datori di lavoro che incoraggiavano i dipendenti a praticare passatempi ricreativi edificanti e non violenti come accadeva spesso.
Parigi tra il XIX e il XX secolo viene considerata la capitale del loisir, etichettata come "esposizione universale perenne di loisir". La richiesta di loisir arriva sopratutto dal nuovo ceto medio-borghese sviluppatosi in quel periodo nella capitale.
Si diffonde in quel periodo la concezione del leisure time come tempo da monetizzare, a tal punto che viene generata una vera e propria industria dove i fruitori non saranno esclusivamente i borghesi o gli aristocratici ma anche gli operai i quali hanno ora più tempo a disposizione da dedicare allo svago.
In epoca post-industriale è soprattutto l'innovazione tecnologica e organizzativa del lavoro a favorire l'espansione del tempo per sé a disposizione dell'individuo: è evidente il contributo delle nuove tecnologie "time and labor saving" che riducono il tempo di lavoro. Oltre a questi aspetti tecnici e scientifici si assistono a mutamenti socio-economici, demografici e anche culturali, tutto ciò estende il tempo libero e lo istituzionalizza come componente fondamentale delle società avanzate. Questi mutamenti di cui parlavo possono essere sintetizzati in:
● Il diffondersi di forme lavorative e occupazionali più flessibili (lavoro part-time, temporaneo, etc)
● Cambiamenti a livello demografico e familiare (Riduzione del nucleo familiare, aumento dei single, allungamento della vita media)
● La crescita dei livelli di reddito e di istruzione
● L'aumento quantitativo e qualitativo dell'offerta di beni e servizi per il tempo libero
● Affermazione di valori e stili di vita innovativi [...]