Oltre gli orizzonti del senso: l'avanguardia Punk nella società degli anni Settanta

Il loro album di debutto è pubblicato il mese successivo, in aprile, e porta lo stesso nome della band: i Clash divengono da subito una delle due bands più rappresentative della rivolta punk inglese. Ma il punk dei Clash è assai differente da quello dei Sex Pistols: si direbbe anzi, che in confronto questo è “costruttivo”. I loro temi sono più “socialmente utili” rispetto a quelli dei Sex Pistols che puntano alla demolizione della cultura: alla sua “desertificazione”.

I Clash, nei loro pur corrosivi assalti alla cultura, promuovono una critica sociale fiduciosa, e un unione solidale tra ci. che è “positivo”: ciò sarà visibile anche nelle loro forme musicali, nella loro ricerca sonora che gi. a partire dall'album successivo mescolerà suoni provenienti da ogni parte del mondo, dando avvio a delle promiscuità in musica che oggi sono inscindibili e talvolta costituiscono generi a sé. L' album d'esordio è un aggressivo rock'n roll sulla scia dei Ramones e dei Sex Pistols, con solo qualche lineamento reggae-afro (che si fa evidente in pezzi come Police and Thieves).

Le loro canzoni sono semplici: non parlano di superuomini o supercose, ma mettono altri ragazzi “solo” dinnanzi alla cruda evidenza. L'odio e la guerra in Hate and War (“[...]the only things we got today”), la mancanza di opportunità lavorative in Carreer Opportunities (“The offered me the office, offered me the shop / They said I'd better take anything they'd got / Do you wanna make tea at the BBC? / Do you wanna be, do you really wanna be a cop?” e ancora “Career opportunities are the ones that never knock / Every job they offer you is to keep you out the dock / Career opportunity, the ones that never knock”), ma soprattutto la crisi d'identit. creata dalle nuove condizioni: È struggente l'urlo rabbioso “what's my naaaaaame” (in What's My Name:) What the hell is wrong with me? / I'm not who I want to be (Ivi)

Essi “istruivano” i ragazzi: parlavano loro di storia, cultura, societ., del mondo circostante, e di loro stessi: ma in maniere assai differenti da quelle scolastiche. “Trasversalmente”. Anche la loro carica politica è assolutamente non convenzionale: non è ideologica. Tutto è molto realistico nella loro musica, e molto incerto.

In canzoni come Remote Control, influenzati dai Sex Pistols – ma con una poetica ben differente, meno sistemica e più ancorata all'evidenza quotidiana – portano a galla il fatto che “qualcuno” (“they”) ha un “controllo remoto” sulla gente e soprattutto sui desideri : Can't make a noise / Can't get no gear / Can't make no money / Can't get out of here They think you're useless / And so you are – punk!

E' chiaro che messaggi del genere riescono a essere estremamente efficaci: era questa la forza dei Clash “loro si ispiravano alla gente della porta accanto, per questo l' effetto era diretto”, dirà l'amico DJ e filmmaker giamaicano Don Letts. Del resto “quello che dovevi fare era darti un occhiata attorno e scrivere: era tutto l. fuori. Il rumore della città sembrava essere la [loro] musica” (Joe Strummer in The Future is Unwritten).

Anche loro son convinti del fatto che l'unica via di salvezza pu. essere fuoriuscire : I don't know what can be done about it /if you play the game you get nothing out of it/ find out for yourself try bein a goody goody” (in Cheat), e che sicuramente la musica può essere un buon catalizzatore di energie giovanili. Solo: ora che anche la radio londinese era sotto stretta imposizione, e poteva trasmettere “only legal music” e “they don't make the city beat, they make all actions stop” (in Capital Radio) è chiaro che i ragazzi dovranno adattarsi, foss'anche nell'oscurità di un garage: There's twenty-two singers!But one microphone / Back in the garage / There's five guitar players! But one guitar / Back in the garage (in Garageland).

L'impeto selvaggio dei Clash, è manifesto, anche a un livello sonoro, in I'm so bored with the USA, che, gi. dal titolo si capisce, è un'attacco agli USA e ai suoi modelli (“Move up Starsky for the C.I.A./ Suck on Kojak / For the U.S.A”) e anche all' “americanizzazione mentale” del Regno Unito. Yankee detectives / Are always on the TV / Because killers in America / Work seven days a week Estremamente coinvolgente quando canta: I'll salute the New Wave / And I hope nobody escapes che esprime anche la completa fiducia di fondo nel futuro. Nel fatto che “il futuro non è scritto”.

Nessun effetto ricercato, ma solo, come dice Lester Bangs, “onestà semplice e diretta. L'insistenza nient'affatto dogmatica sulla verità. Sembra una cosa semplice, ma va contro a tutto ciò su cui si regge l'industria musicale: le montature pubblicitarie, l'adulazione, la cordialità di facciata”. Ed è proprio contro tutto ciò che si rivolge la musica dei Clash. La famigerata London's burning è una celebrazione della “morte”