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Ambiente, eccentricità e nuovi spazi antropologici

Ambiente e comportamento: Uexküll

L'uomo possedendo un corpo è sottoponibile, come ogni altra cosa esistente in natura, a qualsiasi indagine scientifica. È corpo, materia, estensione, ma a differenza degli oggetti inorganici è materia vivente come lo sono le piante e gli animali. Per questo nasce l'interesse di Plessner per la biologia e in particolare per una fondazione di una biologia filosofica che definisca, come abbiamo già detto, le categorie della vita40. Ciò che a noi interessa comprendere è la differenza specifica che intercorre tra questi stessi esseri viventi, cioè le differenze essenziali tra le diverse modalità di organizzazione dell'esistenza vivente, in particolare della pianta, dell'animale e dell'uomo.

La psicologia comparata, in particolare, non forniva nessun ausilio in questo senso e dall'altra parte i biologi evitavano di porsi la questione sulla possibilità di accedere alla vita interiore degli animali e delle piante, perché fondamentalmente diversi dall'uomo per quanto concerne la loro organizzazione. Solo con la fenomenologia di Husserl le cose cambiarono. Il merito di Husserl fu di aver spostato l'attenzione della filosofia agli strati dell'immediatezza, ai fenomeni, senza i quali la scienza non potrebbe determinare un solo concetto, scienze empiriche che più progrediscono e più si allontanano dal puro dato dell'immediatezza41. Per capirci, l'essenza del rosso, non si comprende attraverso lo studio della lunghezza d'onda o fornendo un'analisi del nervo ottico e cosi via. Del fenomenico, ossia il sensibile del fenomeno, non possiamo avere nessuna costruzione concettuale.

La fenomenologia si presentava come lo strumento, o meglio, la via che permetteva di accedere e di ritornare a un contatto diretto e non più pregiudiziale con l'uomo e con la realtà in generale. Essa permetteva di superare il dualismo fra scienza e teoria della conoscenza, insieme alla possibilità di concepire un nuovo metodo d’indagine. Lo scopo della ricerca plessneriana consiste in: una nuova creazione della filosofia sotto forma dell'esperienza vitale nelle scienze della cultura e nella storia del mondo. Le tappe di questo cammino sono: la fondazione delle scienze dello spirito attraverso l'ermeneutica, il costituirsi dell'ermeneutica come antropologia filosofica, l'attuazione dell'antropologia sulla base di una filosofia dell'esistenza del vivente e dei suoi orizzonti naturali.

Il punto di vista da cui parte Plessner nella sua ricerca è l'uomo non più come oggetto di una scienza, né come soggetto della sua coscienza, ma come soggetto e oggetto della vita, inteso nella sua totalità, ovvero, come unità vitale psicofisicamente neutrale. Il conflitto esistenziale tra il piano dell'agire spirituale e il piano del suo esserci corporeo impone alla filosofia un compito, ovvero, quello di comprendere la duplicità di aspetto da una posizione fondamentale. Definire questa posizione è certo un problema piuttosto complesso perché significa non solo conoscere noi stessi nella nostra duplicità di aspetto, ma anche gli altri tipi di organismi. C'è da chiedersi allora se la psicologia è in grado di espletare il compito che Plessner si è prefissato. La risposta è ovviamente negativa perché ci è precluso l'accesso diretto alla vita interiore, delle piante e degli animali, nella forma in cui la comunicazione linguistica lo concede agli uomini.

L'eterogeneità degli organismi rispetto alla nostra specie impedisce l'interpretazione di una psiche di natura estranea. Inoltre gli studiosi, molto spesso, non dimostravano essere all'altezza di prendere le necessarie distanze dalla loro umanità per evitare qualsiasi antropomorfismo. In quale maniera, dunque, si può isolare il mondo individuale dell'animale dal mondo più ampio dell'osservatore? Il lavoro degli studiosi come Beer, Bethe e Uexküll, che hanno evitato il ricorso a concetti psicologici, ha aperto una nuova fase di ricerca obiettiva. Uexküll nel 1899 scriverà un articolo insieme ai due studiosi Beer e Bethe in cui si affermerà che le sensazioni e tutto ciò che su di esse si costruisce, ovvero il “soggettivo”, può essere conosciuto solo in noi stessi. Al di fuori di noi stessi possiamo solo osservare fenomeni di movimento e l'attribuzione di qualità psichiche può considerarsi un procedimento non scientifico. Nei primi anni del secolo scorso, Uexküll, da fisiologo, ha lo scopo di studiare il sistema nervoso dell'animale e per questo compito ha l'esigenza di respingere qualsiasi processo psichico per avviare uno studio rigoroso. Tuttavia, Uexküll non negherà mai la presenza o meno di una psiche animale, il suo interesse sarà piuttosto quello di definire il programma della biologia come scienza autonoma. Se la fisiologia si rivolge allo studio del funzionamento degli organismi viventi attraverso i principi chimico-fisici, la biologia dovrà occuparsi dell'interazione reciproca dei vari organi nella vita dell'organismo con il suo ambiente.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Ambiente, eccentricità e nuovi spazi antropologici

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Informazioni tesi

  Autore: Daniele Varrella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Filosofia
  Corso: Filosofia
  Relatore: marco Russo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 98

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