I laser a coloranti: fondamenti e stato dell'arte

I laser vengono utilizzati per una grande varietà di applicazioni mediche. La più nota è forse la cura di difetti nella retina: il raggio laser viene focalizzato su di essa e grazie alla sua alta densità di potenza è in grado di fotocoagulare alcuni dei tessuti della retina, sigillando o riattaccando perciò l'area difettiva. Il raggio laser può tagliare, sigillare o vaporizzare tessuti epidermici e vasi sanguigni. L'importanza che il laser assume in chirurgia è dovuta alla sua abilità unica di riprodurre uno specifico colore (frequenza del raggio laser) che può essere variato nella sua intensità e nella durata del suo impulso. Sono poi la frequenza e la potenza in uscita di un particolare laser a determinare le sue possibili applicazioni mediche. Il principio su cui si basa l'utilizzo di un laser in dermochirurgia è che quando il raggio laser viene diretto verso i tessuti epidermici, la sua energia luminosa viene assorbita dall'acqua, che si trova in grandi quantità in tutte le cellule, o dai pigmenti che si trovano nei vasi sanguigni, come l'emoglobina, o nella pelle, come la melanina.

La chirurgia laser presenta diversi benefici per il paziente e notevoli vantaggi per il dermochirurgo:

-migliori risultati terapeutici;
-riduzione dei rischi d'infezione;
-chirurgia "senza sangue" con la maggior parte dei laser;
-un'alternativa alla tradizionale chirurgia di bisturi,
in alcuni casi; -minor numero di cicatrici nella maggior parte dei casi;
-chirurgia precisamente controllata che limita i danni alla pelle sana;
-sicurezza ed efficacia nella chirurgia nel trattamento di diverse condizioni epidermiche.

I laser a coloranti, dato che tecnologicamente sono costruiti in modo da essere in grado di produrre un raggio da cui si può facilmente selezionare una frequenza (colore) attraverso l'utilizzo di un elemento dispersivo, e quindi dar vita ad un raggio estremamente preciso, risultano essere molto utili ed efficaci per applicazioni di tipo chirurgico. Ad esempio, l'emoglobina assorbe principalmente nella zona del giallo dello spettro elettromagnetico; attraverso l'uso di un opportuno colorante, vengono prodotti da un laser piccoli impulsi di luce gialla, che risultano essere efficaci nel trattamento di disturbi nei vasi sanguigni. Sfruttando invece un laser a coloranti che produca luce nella zona del verde, questa viene usata per il trattamento di lesioni benigne pigmentate di marrone, ad esempio le macchie marroni che si formano tipicamente durante la vecchiaia sul dorso delle mani, o per lentiggini ed efelidi. La luce verde viene anche usata per il trattamento di problemi in piccoli vasi sanguigni di volto e gambe.

I laser a coloranti vengono anche utilizzati nella cura di emangiomi, i quali sono un tipo di tumore benigno e tra le più comuni anormalità cutanee congenite di tipo vascolare. La loro cura diviene spesso indispensabile, in quanto il loro rapido proliferare può portare a diversi problemi, come l'oscuramento della visuale con sviluppo di ambliopia (diminuzione dell'acutezza visiva con mantenimento del bulbo oculare sano) o di altri problemi di carattere visivo come lo strabismo. Si utilizza allora un laser a coloranti ad impulsi selezionando la lunghezza d'onda del raggio uscente a 585 nm, lunghezza d'onda di assorbimento dell'emoglobina. Il cambiamento termico che si viene a generare in conseguenza dell'assorbimento di energia porta ad una distruzione delle cellule malate e dei vasi sanguigni circostanti, senza danni significativi alla pelle che ricopre la zona. In questo modo, nel giro di alcuni trattamenti, l'emangioma arretra sempre più fino alla sua totale scomparsa. Sfortunatamente, però, la profondità di penetrazione è molto bassa, rendendo il trattamento di lesioni più profonde molto più difficile.