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Circuito di reward – Psicologia Positiva: Interazione tra biologia e pensiero

Approccio alla psicologia positiva e metodologia d'indagine

Il peculiare obiettivo della psicologia positiva è quello di fornire basi empiriche a tematiche relativamente il benessere dell'individuo, il flow dei pensieri individuali, i punti di forza e le peculiarità soggettive annesse a quelle che sono le caratteristiche dei gruppi e delle istituzioni positive e proprio per tale motivazione, il fine comune di tutti gli interventi realizzati dalla psicologia positiva è quello di consentire alle persone di conoscere pienamente se stesse e di esercitare un maggiore controllo rispetto quelle che sono le proprie potenzialità ed ancora, fornire agli stessi occasioni di espressività delle proprie emozioni e sentimenti (Bianchi, 2017). Il merito della psicologia positiva è dunque quello di proporre una visione sistematica ed olistica di quelli che sono i contenuti presentati rispetto altri approcci psicologici e potenziarli al fine di migliorare le prestazioni ed il grado motivazionale degli individui in quanto si tratta di un modello centrato sulla patologia secondo il quale la figura del terapeuta eserciterebbe un peculiare contributo nel processo di cura del paziente che, in questa ottica, viene considerato come portatore di maggiori potenzialità ed espressione emotiva (Bianchi, 2017). L'autore Engel (1977) ha suggerito l'idea secondo cui l'osservazione della patologia evidenzia dei notevoli limiti che si inseriscono all'interno di una concezione meccanicistica e riduzionistica della patologia, sottolineando la necessità di utilizzare un approccio di tipo sistematico-integrato al tema della malattia mentale e proprio per tale motivazione, intorno agli anni Settanta dello scorso secolo si è passati da una visione biomedica della patologia ad un approccio di tipo biosociale che ha apportato delle vere e proprie innovazioni rispetto la percezione della malattia e lo studio del benessere individuale (Bianchi, 2017).

L'approccio biosociale si fonda principalmente sulle concettualizzazioni generali dei sistemi integrati che mirano al superamento del vecchio paradigma psiche-soma a favore di una concezione della malattia percepita come opportunità di crescita per l'individuo ed attraverso quelle che sono le sue dimensioni – psicologia, biologia, sociale – tali approcci contribuiscono singolarmente alla salute individuale in quanto al paziente viene attribuito un ruolo chiave in quanto percepito dal terapeuta come un individuo altamente attivo e pertanto capace non solo partecipare pienamente al processo di cura e di riconoscere quelli che sono comportamenti potenzialmente nocivi ma anche quello di fornire una misura oggettiva di quello che è il proprio stato di salute (Delle Fave & Bassi, 2008). Dunque, grazie al contributo di tale paradigma, la psicologia ha notevolmente iniziato ad occuparsi non solo della patologia mentale ma anche e soprattutto del modo attraverso cui risulta possibile rendere più proattivo, forte e felice l'individuo sano, fornendo ampio respiro all'espressione delle potenzialità umane più sofisticate ed elevate (Bianchi, 2017). Le metodologie impiegate dalla psicologia positiva si propongono dunque di integrare tutto quello che si conosce riguardo la sofferenza, le debolezze ed i disturbi emotivi degli esseri umani soprattutto perchè tale approccio parte dalla considerazione che una scienza completa debba essere fornita di una ricca pratica che consenta non soltanto scambi comunicativi tra terapeuta e paziente ma anche la piena consapevolezza, da parte di quest'ultimo, di quelle che sono le proprie potenzialità fino ad ora tenute "sotterranee" (Seligman et al., 2005). La psicologia positiva inoltre, oltre ad affrontare sistematicamente il disagio relativo alla psicolopatologia, si propone anche di configurarsi come una metodologia supplementare a quelle che sono le terapie farmacologiche in quanto, si ritiene che tale conduzione terapeutica possa rendere le persone più consapevoli di quelle che sono le proprie ansie, paure e preoccupazioni e trasformare questi elementi in condizioni proattive e stimolanti per l'individuo stesso (Seligman et al., 2005). Ancora, l'autrice Singer et al., (2004) ha sostenuto che il concetto di benessere costituisce un valido tentativo di raggiungere la consapevolezza individuale attraverso la realizzazione delle proprie potenzialità fornendo una distinzione tra benessere psicologico (PWB) e benessere soggettivo (SWB) in quanto si tratta di due diversi costrutti multidimensionali che sarebbero capaci di implementare i sistemi fisiologici e psicologici dell'individuo attraverso processi di autoaccettazione, autonomia, crescita ed implementazione di quelli che sono i legami sociali. Secondo l'autrice Fata (2004), le ricerche e le metodologie nel campo della psicologia positiva possono essere così raggruppate:

− Personalità positiva: questa dimensione si concentra principalmente su tre caratteristiche peculiari del soggetto ed ovvero, il senso di padronanza di sè stessi, la capacità di modulare il proprio comportamento e la capacità di adattarsi rispetto un determinato ambiente;

− Esperienze positive: questa dimensione si riferisce alla possibilità, da parte degli individui, di intraprendere delle esperienza di vita che possano condurlo a profonde riflessioni e mentalizzazioni che serviranno rispetto la costruzione di una personalità più positiva e serena;

− Comunità positiva: ci si riferisce a quella dimensione che intende promuovere la socializzazione all'interno dei costrutti sociali attraverso la messa in atto di comportamenti proattivi, motivazionali e naturalmente positivi che gioverebbero non soltanto al benessere psicologico dell'individuo che gli consentirà di interfacciarsi al meglio rispetto alla propria cultura sociale ma sarà anche capace di implementare un senso di riflessione e responsabilità morale all'interno del circuito sociale.

Tenendo a mente queste considerazioni derivanti da un solido background teorico - psicologico che ha voluto offrire la possibilità concettuale di comprendere in modo lineare le argomentazioni trattate da questo elaborato, nel secondo capitolo saranno presentate quattro eminenti letterature scientifiche che in modo peculiare, hanno esaminato gli interventi di psicologia positiva basati su contingenti metodologie di indagine.
[…]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Circuito di reward – Psicologia Positiva: Interazione tra biologia e pensiero

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Informazioni tesi

  Autore: Federica Tognon
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università Telematica "E-Campus"
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Matteo Vagli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 47

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Parole chiave

psicologia
motivazione
salute
sistema immunitario
benessere
psicologia positiva
circuito di reward
sistema dopaminergico
anti-tumor immunity
intervento psicologico

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