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L'economia Sommersa: uno studio econometrico delle regioni italiane dal 2005 all'Era del Reddito di Cittadinanza

Approfondimento: L'impatto del Covid-19 sull'Economia Sommersa

L'epidemia Covid-19 è un fenomeno che ha portato ad un aggravarsi della crisi l'economia e del benessere della società italiana, con effetti che si propagheranno anche nel lungo termine.

La caduta di reddito su scala mondiale ha portato delle ripercussioni in Italia, in particolare si è assistito ad un calo delle esportazioni, il blocco delle entrate dei flussi turistici, etc.
Le restrizioni adottate per frenare la diffusione dell'epidemia, hanno un impatto negativo sull'economia, ma sono state inevitabili. Durante il lockdown, aziende, utenti, famiglie e mercati finanziari si sono fermati, e da quel momento c'è stata una caduta sia della produzione e sia dei redditi con conseguente diminuzione fisiologica della domanda che a sua volta ha portato ad un aumento della disoccupazione.

La crisi ha portato ad un ampliamento dell'area della povertà, sia una diminuzione di entrate per numerosi settori. Questo ha avuto delle enormi ripercussioni sul mondo del lavoro, in generale sull'economia sommersa e quella criminale.

Infatti, la criminalità ha sfruttato questa tendenza approfittando della crisi, per accaparrarsi il controllo di imprese che si sono trovate in deficit finanziario, ma anche sfruttando il disagio sociale, prendendo il controllo del territorio.

Nel corso del Convegno "Le infiltrazioni mafiose al tempo del Covid-19: i pericoli per le imprese e le risposte necessarie" organizzato da Assolombarda, è stato dichiarato da Giorgio de Rita segretario generale del Censis, che "la Lombardia è al primo posto per quanto riguarda l'economia 'non osservata' che, nel complesso, secondo dati Istat, vale 215 miliardi di euro all'anno, a livello nazionale e il 17 per cento viene generato proprio in Lombardia".

"Dentro questi 215 miliardi ci sono 70 miliardi di evasione fiscale, una componente di lavoro nero, una di cosiddetto 'sommerso' di piccolo cabotaggio, come mance o affitti in nero, e 21 miliardi di economia illegale in senso stretto, una dimensione che vale il 17- 18 per cento del pil dell'economia 'non osservata'".

Viene precisato sempre da De Rita in relazione al Covid-19 che per le imprese il rischio è alto di possibile ricorso all'illegalità: "il rischio è legato alla crisi delle imprese: molte tenteranno di ricorrere ad escamotage per recuperare fette di mercato o per sopperire alle esigenze di liquidità".

Ripercussioni a seguito della pandemia si hanno anche sulla gestione dei rifiuti, attività edili e presenza nel settore dei servizi compresi quelli sanitari, creazione di nuove imprese, scatole vuote che nascono solo per intercettare capitali utili alla riattivazione delle attività economiche, come l'erogazione dei sussidi a fondo perduto attivati dall'Agenzia delle Entrate.
"I clan mafiosi operano anche attraverso "zone grigie" tra soggetti economici, politici e sociali del mondo legale, disponibili ai legami d'affari e di potere", ha spiegato Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda.

In relazione al lavoro nero, secondo la ricerca effettuata dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre una parte dei 3,6 milioni di lavoratori che rischia di perdere l'occupazione si rifugerebbe nel nero: 78 miliardi sconosciuti al fisco dei quali quasi 27 nel Mezzogiorno.

Gli effetti della pandemia sull'economia italiana sono stati pesantissimi. Confrontandoli con quelli dello stesso periodo del 2019, emerge che nei primi sei mesi del 2020 quasi tutti i principali indicatori economici del Paese (Pil, produzione industriale, investimenti, consumi e commercio) sono preceduti dal segno meno. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'economia Sommersa: uno studio econometrico delle regioni italiane dal 2005 all'Era del Reddito di Cittadinanza

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Liso
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2020-21
  Università: Università LUM Giuseppe Degennaro
  Facoltà: Economia e management
  Corso: Economia e management
  Relatore: Alberto Costantiello
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 117

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