Skip to content

Il teatro materiale nella drammaturgia di Samuel Beckett

Beckett e la ''scrittura scenica''

A partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, con le neoavanguardie, "la scrittura scenica", diventa elemento centrale rispetto al ruolo guida del testo letterario che viene considerato estraneo alla consistenza scenica del linguaggio. In questa prospettiva, sottolinea Mango, la "scrittura scenica" viene praticata dai grandi registi e teorici del primo Novecento e dagli uomini di teatro del secondo Novecento i quali, con diverse strategie culturali e in differenti momenti storici, hanno dimostrato di avere la comune volontà di ricercare un nuovo approccio nei confronti degli elementi che compongono lo spettacolo. Nel Dizionario del teatro di Patrice Pavis la scrittura scenica è cosi definita:
<<La scrittura (o arte ) scenica consiste nel modo di utilizzare l'apparato scenico per mettere in scena in immagini concrete – i personaggi, il luogo e l'azione che vi si svolge. Tale “scrittura” non ha nulla in comune con la scrittura del testo: essa indica, metaforicamente, la pratica della messa in scena, che dispone di strumenti materiali e tecniche specifiche per trasmettere un significato allo spettatore>>.
Risulta evidente, dunque, che essa sottende una "intenzione" del linguaggio scenico, un modo di indirizzarlo in una direzione precisa e pensarlo secondo una certa articolazione.
Il termine "scrittura scenica" é stato introdotto nel lessico teatrale da Roger Planchon nel 1961. Il regista francese equipara la scrittura della scena a quella del dramma e addirittura anche a quella del romanzo, sostenendo che la scena è un testo a se stante che presuppone per la sua realizzazione una scrittura con una sua logica interna, una sua grammatica, una sua forma, una sua intenzione.
Per Planchon un movimento, una scenografia, la scelta di un colore, hanno un valore creativo analogo a quello del testo drammatico nel delineare il senso complessivo dell'opera teatrale.
Si può dunque parlare di scrittura scenica quando, nella costruzione del dramma, i codici scenici intervengono in maniera autonoma e in prima persona trasformandosi da elementi illustrativi in elementi costitutivi dello stesso, quando l'azione teatrale si sposta dalla pagina alla scena e ciò che accade materialmente sul palcoscenico non é l'illustrazione di quanto é prescritto nel testo drammatico, ma è azione essa stessa, primaria e autoreferenziale, processo operativo e creativo diretto. Praticare la scrittura scenica vuol dire dare dignità e valore di significato a tutte le componenti dell'evento teatrale quali spazio, suono, parole, musica, gesto, movimento, oggetti, affrancandole dalla funzione di essere semplici illustrazioni o traduzioni di un testo. La scena, così, assume valore di un segno che rimanda a se stesso, cioè non è vincolata da una struttura drammaturgica che la precede e viene rivalutata quale spazio in cui si manifesta la consistenza linguistica dello spettacolo. Da questo punto di vista può essere illuminante il concetto filosofico di 'sostanza" sviluppato da Baruch Spinoza, il quale la definisce come:
<<Ciò che è in sé e per sé si concepisce, vale a dire ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un'altra cosa da cui debba essere formato>>.
Perché, così come per Spinoza la "sostanza" deve avere in sé e non in qualcos'altro il principio della sua intelligibilità, anche il teatro, secondo i principi della scrittura scenica, deve avere come base per la sua comprensione la scena stessa e non il testo. In altre parole la costruzione della forma del dramma non si risolve completamente nel testo letterario, ma per conquistare pienamente l'autenticità del suo corpo necessita della materialità del palcoscenico. Pertanto, insieme al testo scritto o scrittura drammaturgica é nato il testo "scenico" o scrittura scenica, la cui novità, secondo Maurizio Grande, consiste nell'avere istituito un codice autonomo e autosufficiente che non fa riferimento ad un codice altro, di matrice letteraria, esterno a sé, nei cui confronti agire secondo una logica di traduzione.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il teatro materiale nella drammaturgia di Samuel Beckett

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Alessia De Martino
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Gerardo Guccini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 49

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

teatro
beckett
drammaturgia
scrittura scenica

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi