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Il ruolo dei sondaggi politici nella democrazia: il caso delle elezioni politiche del 2013.

Breve storia dei sondaggi politici in Italia

Il primo, grande, sondaggista italiano fu Pierpaolo Luzzatto Fegiz il quale, nel 1942, fondò la Doxa, uno dei maggiori istituti demoscopici del nostro paese, ed il primo a condurre un sondaggio sulle intenzioni di voto, nel 1946, in occasione del referendum istituzionale. In realtà l’istituto impiegò diversi anni per dimostrare la propria affidabilità e venire apprezzato a livello nazionale: nel 1948, infatti, a seguito della previsione della sconfitta del Fronte Democratico Popolare (che risultò effettivamente battuto dalla Democrazia Cristiana), si inimicò l’intero schieramento politico di socialisti e comunisti.
“L’avversione della sinistra era dovuta ad alcuni aspetti del pensiero marxista-leninista, alla tradizione idealista della cultura social-comunista italiana e alla conseguente avversione alla sociologia empirica”. (Corbetta, P. – Gasperoni, G. 2007).
Inoltre, gli altri partiti e l’opinione pubblica in generale, continuarono a mostrare indifferenza per il lavoro demoscopico, tanto che la Doxa, non riuscendo a farsi commissionare ricerche politiche né sociologiche, si adeguò ad affrire i propri lavori a titolo gratuito.
Gli anni della svolta sono i ‘70, grazie all’introduzione del referendum abrogativo e alla sua conseguente applicazione, nel 1974, in merito alla questione della legalizzazione del divorzio.
In quegli anni videro la luce numerosi altri istituti demoscopici, il più importante dei quali fu senza dubbio Demoskopea, nata nel 1965 dall’iniziativa di Giampaolo Fabris e Carlo Erminero.
Proprio in merito al referendum sul divorzio e alla concorrenza tra questi due grandi istituti di ricerca, è impossibile non ricordare la prima accusa di faziosità rivolta al mondo dei sondaggi politici, il 6 gennaio 1972. L’allora presidente nazionale del partito dei Radicali, Marco Pannella, pubblicando i risultati di un sondaggio Demoskopea in tema di divorzio e referendum, dichiarò:

“L’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera e dalla Demoskopica conferma infine in modo inequivocabile, e clamoroso per chi ha voluto non vedere e non sentire, informazioni, dati, valutazioni che la LID ha ininterrottamente fornito sin dal 1971, o precisato e ribadito costantemente. Conferma anche che la DOXA ha omesso da più di un anno di pubblicare dati relativi a divorzio e referendum al servizio di una operazione politica inqualificabile”.

Dagli anni ’80 gli istituti demoscopici riuscirono finalmente a conquistare maggior visibilità e credibilità grazie alla diffusione delle interviste telefoniche, utilizzando il metodo PATI (paper and telephone interview) fino al 1986, anno in cui il sistema iniziò ad informatizzarsi con la nascita del software CATI (computer assisted telephone interview), che permette all’intervistatore di registrare direttamente le risposte sul pc.
Dal 1994, anno della discesa in politica di Silvio Berlusconi, il ruolo dei sondaggi politici subì una nuova evoluzione, poiché ne venne svelato il potenziale propagandistico e comunicativo. [...]

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Il ruolo dei sondaggi politici nella democrazia: il caso delle elezioni politiche del 2013.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Fortini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Marketing e Comunicazione d'Azienda
  Relatore: Antonio Mussino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 175

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