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Le operazioni di concentrazioni societarie come strumento di crescita dimensionale nel settore delle telecomunicazioni. Il caso Wind e H3G

Caso di fusione orizzontale: WIND H3G

Il 6 agosto 2015, CK Hutchison e VimpelCom (oggi VEON) annunciano di aver raggiunto un accordo per una joint venture per la gestione delle loro attività di telecomunicazioni in Italia.
Attraverso questa integrazione le rispettive controllate 3 ITALIA e WIND, il quarto e il terzo operatore sul mercato italiano per quota di mercato, si uniranno e acquisiranno la dimensione e l‘efficienza necessarie per continuare ad offrire servizi innovativi a prezzi competitivi, oltre che per competere in modo ancora più efficace sul mercato italiano. I motivi che possono apparentemente spingere due società nel settore delle telecomunicazioni possono essere diversi: dall’acquisizione di brevetti, il conseguimento di economie di scala, la riduzione della concorrenza, l’ampliamento della gamma dei prodotti, la riduzione dei costi amministrativi ecc.
In un'analisi di mercato condotta sempre nel 2015 nel settore delle telecomunicazioni, possiamo vedere come nelle vendite sulle sim ricaricabili, Tim e Vodafone siano le compagnie ad avere la fetta più sostanziosa di mercato con il 31,5%, seguite da Wind (al 28,3%) e 3 (appena all'8,7%).
Per quanto riguarda le sim in abbonamento le cose cambiano leggermente; Tim risulta solida al comando con il 44,9% di postpaid (sim in abbonamento) più vendute, seguita da Vodafone al 27,3% e 3 (al 19,1%), chiude Wind (con appena l’8,7%).
Con questi presupposti, i vertici di Wind e di 3 hanno deciso di aiutarsi a vicenda, e l'operazione che stanno portando a termine permetterebbe loro di assicurarsi entrambe le fette di mercato, sia sul venduto delle prepaid che su quello delle postpaid.
L’anno successivo, il primo settembre 2016, la Commissione Europea approva la joint venture.
L’approvazione però, risulta subordinata alla cessione di attività in misura tale da consentire l’ingresso sul mercato di un nuovo operatore (Iliad).
Attraverso degli accordi temporanei con quest’ultimo, Wind Tre ha aperto alla cessione delle frequenze e dei siti per il biennio 2017/2019, permettendo a Iliad di operare sul mercato italiano fino a che non avesse costruito una propria rete. Tra le principali preoccupazioni della Commissione Ue in seguito a questa operazione troviamo innanzitutto la riduzione della concorrenza e della qualità dei servizi, con susseguenti e aumento dei prezzi e riduzione degli investimenti.
In secondo luogo, la joint venture, riducendo il numero di concorrenti e creando tre operatori di simili dimensioni, avrebbe potuto ridurre la pressione concorrenziale ed aumentare la probabilità  di un coordinamento del comportamento degli operatori stessi.
Per finire, la transazione avrebbe ridotto il numero di operatori MNO su cui gli operatori virtuali potevano appoggiarsi, provocando un aumento della forza contrattuale dei primi.
La ragione originaria che spinse le aziende a fondersi, fu quella di unirsi per smettere di farsi concorrenza e alzare sia pur di poco i prezzi minimi offerti ai clienti.
Le notizie sulle loro trattative infatti, furono molto seguite da Tim e Vodafone, poiché l’idea che i due concorrenti con tariffe più economiche, che costringevano a loro volta con la loro aggressività commerciale anche i due big a tenere bassi i prezzi, alzassero i loro, faceva sperare a di poter guadagnare di più a scapito dell’utente finale.
La Commissione Europea alla Concorrenza tuttavia, intercettò subito il piano, imponendo come condizione per l’autorizzazione della fusione che sul mercato entrasse un quarto gestore col diritto di utilizzare la rete dei due promessi sposi, spuntò cosi Iliad.
Il 25 ottobre 2016 il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) approva definitivamente la joint venture paritetica. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le operazioni di concentrazioni societarie come strumento di crescita dimensionale nel settore delle telecomunicazioni. Il caso Wind e H3G

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Informazioni tesi

  Autore: Mirko Chiodi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Management
  Relatore: Luca Ianni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 146

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