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La biblioteca scolastica: promozione della lettura e cultura del libro

Che cosa è una biblioteca

La valenza sociale, culturale, politica della biblioteca sta cambiando perché tutto quello che c’è intorno ad essa cambia e in fretta: dall’introduzione di Internet alle nuove strategie di mercato, dalla nuova utenza ai diversi bisogni di questa, dalle nuove metodologie di gestione alla nuova figura del bibliotecario, dagli strumenti per il reperimento delle notizie bibliografiche al testo stesso e così via. Infatti le biblioteche hanno assunto forme nuove: in letteratura è stata definita “digitale” la biblioteca che contiene testi digitali (sia quelli nati sotto questa forma che quelli “digitalizzati” da forme analogiche), “virtuale” la biblioteca esistente in rete, “ibrida” quella che opera una “contaminazione” tra media tradizionali e contemporanei, “in rete” la biblioteca collegata ad Internet.

Risulta difficile dare una definizione completa di biblioteca. Una biblioteca è principalmente una raccolta organizzata di materiale informativo fisico (libri, riviste ecc.) e/o virtuale (ad esempio le riviste elettroniche), che può essere privata, quindi destinata ad un uso personale, o pubblica, col fine di soddisfare le richieste di lettura e ricerca dell’utenza; sicuramente intesa come spazio e luogo di aggregazione e confronto tra soggetti. La natura e la finalità di una biblioteca è quella di trasmissione del sapere nel tempo attraverso la circolazione delle diverse informazioni su supporti di natura differente.

Giovanni Solimine definisce la biblioteca come:

«Un sistema di raccolta, organizzazione, trattamento, mediazione ed utilizzo delle informazioni e dei documenti, costituito da varie componenti, interagenti tra loro e complessivamente dirette allo scopo del sistema stesso; tale sistema è espressione di un contesto, di un ambiente culturale, di un sistema di circolazione delle conoscenze; la sua azione è volta all’interazione con una determinata utenza e con i suoi bisogni; le informazioni sul funzionamento del sistema che la biblioteca recepisce mediante i circuiti retroattivi la mettono in condizione di verificare l’efficacia della propria azione e di conoscere le modificazioni intervenute nell’ambiente».

Le biblioteche vengono considerate uno dei luoghi di sviluppo culturale e sociale della comunità, infatti nel Manifesto UNESCO sulle biblioteche pubbliche è scritto che “la biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l’apprendimento permanente, l’indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali”. In tale Manifesto si afferma che

«La biblioteca pubblica è il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione. I servizi della biblioteca pubblica sono forniti sulla base dell'uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale. Servizi e materiali specifici devono essere forniti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate in ospedale, detenute nelle carceri.

Ogni fascia d'età deve trovare materiale rispondente ai propri bisogni. Le raccolte e i servizi devono comprendere tutti i generi appropriati di mezzi e nuove tecnologie, così come i materiali tradizionali. L'alta qualità e la rispondenza ai bisogni e alle condizioni locali sono fonda. mentali. I materiali devono riflettere gli orientamenti attuali e l'evoluzione della società, cosi come la memoria dell'immaginazione e degli sforzi dell'uomo.
Le raccolte e i servizi non devono essere soggetti ad alcun tipo di censura ideologica, politica o religiosa, né a pressioni commerciali».


Il Manifesto elenca alcuni compiti chiave che riguardano l'alfabetizzazione, l'istruzione e la cultura, e che dovrebbero essere al centro dei servizi della biblioteca pubblica:

1. creare e rafforzare nei ragazzi l’abitudine alla lettura fin dalla tenera età;
2. sostenere sia l’educazione individuale e l’autoistruzione, sia l’istruzione formale a tutti i livelli;
3. offrire opportunità per lo sviluppo creativo della persona;
4. stimolare l’immaginazione e la creatività di ragazzi e giovani;
5. promuovere la consapevolezza dell’eredità culturale, l’apprezzamento delle arti, la comprensione delle scoperte e innovazioni scientifiche;
6. dare accesso alle espressioni culturali di tutte le arti rappresentabili;
7. incoraggiare il dialogo interculturale e proteggere la diversità culturale;
8. sostenere la tradizione orale;
9. garantire l’accesso ai cittadini a ogni tipo di informazione di comunità;
10. fornire servizi d’informazione adeguati alle imprese, alle associazioni e ai gruppi di interesse locali;
11. agevolare lo sviluppo delle capacità di uso dell’informazione e del calcolatore;
12. sostenere le attività e i programmi di alfabetizzazione rivolti a tutte le fasce d’età, parteciparvi e, se necessario, avviarli.

In particolare, per quanto riguarda le sue attività e funzioni, la biblioteca: predispone sistemi informatizzati d’archiviazione e di reperimento delle informazioni; gestisce le raccolte documentarie; si occupa di nuove accessioni mediante acquisto, scambio, dono, deposito; cura lo sviluppo delle raccolte (scarto, analisi e controllo bibliografico del posseduto); assolve servizi al pubblico (catalogazione, sviluppo delle raccolte e reference); effettua manutenzione, conservazione e restauro delle raccolte; esegue misurazione del controllo di qualità dei servizi.

È possibile distinguere cinque principali tipologie di biblioteche: nazionali; di pubblica lettura e degli enti locali; scolastiche; universitarie; specializzate. In questa sede si tratterà esclusivamente delle biblioteche scolastiche.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La biblioteca scolastica: promozione della lettura e cultura del libro

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Informazioni tesi

  Autore: Arianna Costantini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi dell'Aquila
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze della Formazione Primaria
  Relatore: Antonella Nuzzaci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 145

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