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Il ruolo delle cooperative nell'economia e il problema dell'accesso al credito

Com'è visto il mondo cooperativo?

La cooperativa unisce in sé due dimensioni: quella economica e quella sociale, di ente che persegue fini meta economici e che genera esternalità positive a vantaggio di altri soggetti.
Per la teoria economica tradizionale, la cooperativa non potrebbe funzionare bene e a lungo, perché gli obiettivi meta economici ostacolerebbero il raggiungimento di quelli economici. Si sostiene, però, che, se riesce a durare nel tempo, è perché intervengono fattori esogeni di compensazione.
Le cooperative sono tra quelle realtà produttive e finanziarie che hanno saputo misurarsi con la concorrenza internazionale ed hanno dimostrato capacità di crescita. Da un lato le cooperative hanno favorito l’aumento di efficienza dell’intero sistema economico; dall’altro lato un ruolo determinante è svolto dall’aspetto della mutualità, un concetto che sfugge a definizioni rigide: infatti la legge lascia la sua determinazione in ultima istanza alla libera volontà dei soci.

L’impresa cooperativa inoltre non produce solo una particolare soddisfazione per chi in essa lavora, bensì anche importanti economie esterne, vantaggi per chi non collabora alla produzione dell’impresa, perché la democrazia economica è un bene meritorio.
Il primo costo della democrazia è relativo alla difficoltà di prendere decisioni collettive, vi sono innanzitutto difficoltà a nascere: per far nascere una nuova impresa cooperativa bisogna mettere d’accordo un gruppo di individui con un contratto, per il quale tutti convengono su tutti gli
aspetti principali. Un secondo costo è dovuto al fatto che nelle imprese cooperative i lavoratori hanno la voce.
L’impresa cooperativa ha rivendicato a lungo con orgoglio una sua diversità rispetto al resto
del tessuto economico e produttivo:
- la cooperazione ha un surplus di socialità rispetto all’impresa capitalista;
- è più competitiva sul piano dei costi;
- è più flessibile e innovativa;
- è più affidabile.

Da un’impresa che dichiara di ispirare la propria azione a principi come la solidarietà, la mutualità, la responsabilità sociale è naturale attendersi qualcosa di diverso rispetto ad imprese che perseguono come fine unico il profitto. Da una società di capitali si pretende il rispetto della legge; nel caso di una cooperativa quello non basta: al principio di mutualità si deve associare un comportamento etico che si sostanzia nella coerenza tra teoria ed azione.
Il movimento cooperativo nasce segnato da un dilemma di fondo: in quanto organizzazione economica improntata ai principi di solidarietà, mutualità e aiuto reciproco, le cooperative si differenziano dalle normali imprese di capitali. La loro natura altruistica confligge con la pretesa di rappresentare una parte significativa del sistema economico.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il ruolo delle cooperative nell'economia e il problema dell'accesso al credito

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Reolon
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze economiche
  Relatore: Francesco Zen
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 53

FAQ

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