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La Blockchain per salvare l'informazione di qualità: i casi del New York Times, del Guardian e dell'Associated Press

Come sta cambiando la comunicazione?

Quando parole e frasi come "clickjacking" e "spyware", "cavallo di Troia" e "software invasivo della privacy", "backdoor" e "rootkit", "man-in-the-middle attacks" e "computer zombie" sono utilizzati così spesso tanto da diventare parte del linguaggio quotidiano, gli esperti del business iniziano a concentrarsi sull'ideazione di nuovi modi per rendere più sicura la nostra comunicazione online.

La comunicazione elettronica, tecnicamente parlando, è una sorta di transazione.
Un'e-mail con un allegato ha generalmente un mittente, uno o più destinatari, e contiene qualcosa di valore per almeno uno dei destinatari (ad esempio, un rapporto mensile o un foglio di calcolo aggiornato). Anche una rapida teleconferenza comporta lo scambio di qualcosa di valore tra le parti coinvolte. Potrebbe essere l'informazione che viene trasmessa o, in sua assenza, il tempo stesso trascorso durante la chiamata.

Ma cosa succede se un destinatario cancella semplicemente un'e-mail e nega di averla ricevuta per incolpare qualcun altro del suo errore? E se anche il mittente ha cancellato la mail per errore? C'è sempre la possibilità che l'e-mail possa essere recuperata se non è già stata sovrascritta più volte sul disco rigido utilizzato per memorizzarla.

Ebbene, se il servizio di posta elettronica è legato a un'applicazione blockchain, il personale informatico potrebbe essere in grado di risolvere il problema in modo semplice: in questo caso, non avrà bisogno di fare altro che trovare semplicemente il record dell'e-mail in questione.

La tecnologia blockchain è già utilizzata da alcuni servizi di chat come NXT, cioè un servizio criptato che può essere utilizzato per inviare messaggi anonimi e persino per effettuare telefonate gratuite tramite una connessione Wi-Fi sicura. È possibile cancellare un messaggio se lo si desidera, ma la blockchain includerebbe comunque una registrazione di quel messaggio inviato.

Lo scopo principale della tecnologia blockchain utilizzata in questo caso è quello di registrare i dettagli della "transazione"/comunicazione in modo simile al modo in cui le compagnie telefoniche tengono i registri che contengono informazioni su chi chiama chi. La differenza è che con le blockchain, i record rimangono anche dopo che un’e-mail viene cancellata dalla casella di posta elettronica di qualcuno. Infatti, le blockchain sono sicure per progettazione, quindi non hanno bisogno di alcuna regolamentazione per funzionare: anche se qualcuno tenta di cancellare un record esistente dalla blockchain vera e propria, questo verrà registrato come un tentativo di manomettere la catena di record valida creata usando un hash crittografico, e l'applicazione avviserà automaticamente il personale preposto.

Ora, la dimensione di una blockchain può essere motivo di preoccupazione, ma è possibile evitare qualcosa a cui gli sviluppatori si riferiscono come "blockchain bloat", o il problema della memorizzazione di troppe informazioni sulla stessa catena. Il problema può essere aggirato escludendo dalla blockchain i grandi allegati di posta elettronica. Perché una blockchain ha solo bisogno di sapere se un allegato esiste, e magari includere un "puntatore" alla posizione dell'allegato su un altro server.

Al momento, gli sviluppatori non sembrano essere molto interessati a sviluppare un sistema di questo tipo, in parte a causa delle preoccupazioni sui costi generali di trasmissione di comunicazioni complesse su una rete blockchain.

Solo per fare un confronto: le statistiche mostrano che Twitter gestisce abitualmente fino a 100GB di tweet al giorno, e oltre 6.000 tweet al secondo. Ma com'è possibile che i suoi server non si blocchino? Beh, la verità è che: Twitter non si preoccupa davvero dei vecchi tweet che non interessano a nessun altro. Google e Bing, per esempio, fanno un lavoro migliore nella ricerca attraverso i tweet più vecchi di una settimana su Twitter che Twitter stesso.

Teoricamente, un'applicazione per le e-mail a blockchain dovrebbe essere in grado di fare più o meno la stessa cosa archiviando i vecchi blocchi sulla catena in modo da renderli ricercabili, ma non ostacolare la creazione di nuovi blocchi. La maggior parte dei clienti, infatti, non avrà mai nemmeno bisogno di scaricare l'intera catena: molto probabilmente, dovranno scaricare solo i messaggi inviati direttamente ai loro indirizzi e-mail. Di conseguenza, i client di posta elettronica non dovranno mai avere a che fare con l'equivalente di cercare di tenere il passo con 6.000 tweet al secondo; i nodi della catena di blocchi saranno quelli che si assicureranno che la rete funzioni senza problemi. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Blockchain per salvare l'informazione di qualità: i casi del New York Times, del Guardian e dell'Associated Press

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Informazioni tesi

  Autore: Luana Dragone
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2019-20
  Università: Università Telematica Pegaso
  Facoltà: Pedagogia
  Corso: Scienze pedagogiche
  Relatore: Antonio Martusciello
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 60

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